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You're In The Movies

Omamma...

L'illuminazione rappresenta un problema particolare, visto che la telecamera richiede che chiunque si trovi nell'inquadratura sia ben illuminato ma senza che vi sia alcun riflesso o che la fonte luminosa appaia nell'inquadratura medesima. Il problema diventa quindi, nella casa del giocatore medio, il posizionamento delle luci perchè proprio l'assenza o l'eccesso di luce possono mandare tutto a pallino. Questo spiega la necessità di spostare mobilio, suppellettili e di portare nel punto dove avete deciso di giocare, il maggior numero di lampade possibile per avere una generale e costante illuminazione. Se per qualche motivo, come è capitato a me, quello che indossate ha un colore simile alle pareti, dovrete cambiarvi d'abito perchè, diversamente, non verrete riconoscuiuti nell'inquadratura. Va anche considerato il posizionamento della teleamera. Potrebbe toccarvi di dover spostare altre cose, organizzare pile di libri o cose di questo tipo, il tutto solo per ottenere un angolazione decente. Fico, eh? Occhio e croce mi sembra che per giocare ci siano già troppe cose da fare...

E dopo aver quasi rivoluzionato casa mia, con grosse ripercussioni sullo stato di salute psichico della mia gatta che ha una certa età, il risultato è stato raggelante. Anche il più piccolo cambiamento nell'inquadratura manda il software alle cozze, che si tratti di una lieve mutazione della luce o di un posizionamento non perfetto del soggetto inquadrato. In questo caso, invece di avere un'immagine chiara sullo schermo, finirete per avere una specie di blob nebuloso, coi bordi in costante cambiamento. Se giocate con meno di quattro persone, poi, il tutto è ancora più evidente. In questo caso, infatti, il titolo sostituisce i giocatori mancanti con "comparse" predisposte, evento che non fa altro che sottolineare la stridente differenza tra le immagini degli attori virtuali (perfettamente limpide) e la vostra, piuttosto deprimente.

A peggiorare le cose giungono anche simpatici momenti nei quali la telcamera comincia a espandere l'area che deve catturare senza nessuna ragione apparente. E' davvero difficile riuscire a credere di essere in un film (e qui il gioco di parole con l'inglese verrebbe facile facile) mentre sullo schermo c'è "qualcosa", un'immagine che ti somiglia ma che ha attaccati, in varie parti del corpo, svariati pezzi del tuo arredamento... Il gioco arriva persino ad avvisare che si tratta di un problema ricorrente e interrompe spesso le riprese per dire che il "take" va ripetuto, non per colpa tua come potrebbe fare un vero regista, ma per colpa sua perchè ha rovinato l'inquadratura! La Live Vision può anche essere ok per una video chat o per mandare foto a sorpresa del vostro sedere alla gente che umiliate in Burnout Paradise, ma è chiaramente incapace di effettuare riprese in HD nel salotto di chiunque e infilarle in una clip.

Vorreste davvero partecipare a questo film?

You're In The Movies dovrebbe essere un gioco per casual gamer, ma non c'è nulla di casuale nell'essere costretti a rifare le stesse sequenze o gli stessi movimenti per un numero infinito di volte. Tutto questo senza contare lo stress di organizzare un "set" decente di casa propria che consenta di ottenere immagini passabili e utilizzabili nel ridicolmente breve filmato che si ottiene al termine di tutti i propri sforzi.

La gente (per lo meno quella che conosco io) non abita all'interno di studi cinematografici. La gente abita in case e appartamenti che sono arredati per fornire confort e non per correre dietro ai requisiti tecnici e di illuminazione di una specie di webcam obsoleta. Se ralmente sentite l'esigenza di finire in televisione, investite i vostri soldi in una telecamera digitale e divertitevi a realizzare i vostri filmini. Oppure rapinate una banca. In televisione ci finite di sicuro, basta che lasciate You're In The Movies dove deve stare: a prendere polvere sugli scaffali

3 / 10