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LittleBigPlanet 2

Corso pratico per game designer.

Superate le aggiunte meno rilevanti, arriva il momento di parlare dei Sackbot, che possono essere controllati e programmati a piacimento dal giocatore per soddisfare qualsiasi esigenza creativa. Le creature animate potevano essere realizzate anche nel capitolo precedente, ma la loro Intelligenza Artificiale non era nulla in confronto a quella che può essere impostata in questo nuovo episodio.

Grazie all'introduzione dei microchip, che possono essere attaccati a qualsiasi cosa e appositamente impostati seguendo dei semplici rudimenti di programmazione (nulla di complicato, credeteci), è possibile creare Intelligenze Artificiali complesse utilizzabili all'interno di qualsiasi modello di gioco.

Volete creare uno sparatutto? Potete realizzare diverse tipologie di nemici che reagiscono agli spostamenti del giocatore, alla direzione dei suoi attacchi e a mille altri fattori. Preferite buttarvi sui giochi di corse? Ogni veicolo può essere controllato da un pilota con il proprio stile di guida e con un approccio alle gare ben definito.

L'editor di Little Big Planet 2 può davvero trasformarsi nel paradiso dei giovani aspiranti game designer.

A ciò si aggiunge l'indispensabile Controlinator, che in sostanza permette di assegnare ai tasti del joypad funzioni di ogni genere, rendendo quindi possibile la creazione, per fare un esempio, di una piccola astronave di carta controllabile attraverso la croce direzionale e in grado di sparare deliziose torte alla crema a seguito della pressione del tasto X.

Se state pensando che tutto questo sia troppo difficile per dei semplici giocatori, sappiate che la combinazione di tutti gli elementi del nuovo editor rende ogni cosa accessibile e intuitiva. L'unico limite, questa volta, è davvero la creatività dei giocatori, visto che con un pizzico di sperimentazione è possibile realizzare progetti fuori di testa.

Sappiate che alcuni dei tester più intraprendenti della beta sono stati in grado di creare cose incredibili, pur potendo contare su uno strumento a mezzo servizio rispetto a quello della versione finale. Per adesso si sono viste quasi solo riproduzioni di concept già esistenti, ma siamo certi che prima o poi salterà fuori qualche idea davvero geniale.

Vi basti pensare che sfruttando il music sequencer si possono creare loop infiniti di suoni o immagini (nei nostri esperimenti lo abbiamo usato per creare il fondale di uno sparatutto a scorrimento orizzontale, andando poi a inserire i punti di attivazione che dettavano l'entrata in scena dei nemici da abbattere), mentre per gli appassionati delle avventure e delle storie ben raccontate, è finalmente possibile creare vere e proprie sequenze recitate, con tanto di regia personalizzata.

Il Grabinator.

Siete grandi fan dei giochi musicali? Anche quelli possono essere realizzati in men che non si dica! Tutto ciò rende Little Big Planet 2 un gioco virtualmente infinito e, soprattutto, impossibile da classificare all'interno di un singolo genere. Ormai avrete capito che definirlo semplicemente un platform sarebbe quanto meno riduttivo.

Media Molecule ha creato dunque il camaleonte dei videogiochi, capace di assumere un aspetto differente a seconda del giocatore che sceglierà di acquistarlo. Come tutti i camaleonti, tuttavia, anche Little Big Planet 2 ha bisogno di molte cure: deve essere nutrito della vostra attenzione e richiede grande costanza. Se lo acquisterete solo per sfizio, trattandolo come un gioco qualunque, lo dimenticherete presto nella vostra libreria. Diversamente, saprà regalarvi ore e ore di divertimento e permetterà di dare sfogo alla vostra creatività come nessun altro.

10 / 10