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Xperia Play

Ne vale davvero la pena?

L'Interfaccia Android

Finora abbiamo parlato quasi esclusivamente degli aspetti ludici dell'Xperia Play, ma come se la cava il PlayStation Phone come dispositivo multimediale e telefono cellulare?.

Grazie al sistema operativo Android 2.3, noto anche come Gingerbread, lo smartphone in questione è uno dei più avanzati in commercio. In maniera simile a quanto fatto da altri produttori come HTC e Samsung, Sony Ericsson ha scelto di "vestire" l'OS con una propria interfaccia e i risultati sono piuttosto positivi.

Come tutti i dispositivi Android, l'Xperia Play è altamente personalizzabile. Si possono impostare tutte e cinque le schermate a propria disposizione disponendo in vari modi le icone, aggiungendo widget di vario tipo e cambiando l'aspetto grafico del tutto. Le oltre 200.000 applicazioni disponibili sull'Android Market offrono, in questo senso, ampie possibilità di scelta.

La crescita del mercato Android è diventata esponenziale in questi ultimi anni e, pur non raggiungendo le dimensioni dell'App Store, offre solide garanzie. Difficilmente, quindi, l'Xperia Play subirà il triste destino toccato prima di lui all'N-Gage di Nokia.

Nonostante tutto però, Android offre il fianco a un paio di critiche. Vista la sua enorme versatilità e apertura agli sviluppatori indipendenti, non è difficile imbattersi in applicazioni non propriamente "funzionanti". Comparato al sistema operativo iPhone, inoltre, ogni tanto appare meno solido e pronto alla risposta ai comandi, ma ciò non gli impedisce comunque di regalare grandi soddisfazioni.

Facilità d'uso

Viste le enormi aspettative che circondavano l'Xperia Play, era quasi inevitabile che alcune delle sue caratteristiche, una volta venute a galla, deludessero parte dei fan e dei curiosi che lo aspettavano al varco. Dal punto di vista ludico i produttori hanno sempre tenuto a specificare che questa non era una PSP2, ma è fuori di dubbio che alcune scelte non sono state le migliori possibili, a partire dal design e dallo schermo decisamente "sotto par".

Come dire, la partenza non è stata niente male, ma c'è spazio per significativi miglioramenti nel caso Sony Ericsson decida di dare seguito all'esperimento. Guardare troppo al futuro però risulterebbe ingeneroso per l'Xperia Play, che pur avendo alcuni difetti strutturali risulta già adesso piacevole e funzionale come dispositivo che fonde in sé le caratteristiche di un telefonino e di una console portatile.

I controlli "fisici" sono assolutamente fantastici, migliori addirittura di quelli della stessa PSP. L'idea di poter giocare, un giorno, a capolavori come Silent Hill e Final Fantasy VII (senza contare tutto il resto della corposa line-up PlayStation) su un dispositivo del genere, è un'attrattiva non indifferente.

Il valore aggiunto è rappresentato proprio dal fatto che oltre a essere una console da gioco dalle potenzialità notevoli, l'Xperia Play offre anche funzionalità da smartphone che, pur non raggiungendo gli standard più elevati del mercato, sono di assoluto livello. Se l'ultimo nato in casa Sony Ericsson avrà successo, questo sarà indubbiamente meritato, alla faccia di chi era già pronto a criticarlo ancora prima della sua uscita.