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Faery: Legend of Avalon

Una triste fiaba nel regno della magia.

Come anticipato, il titolo si configura come un RPG a turni basato sui classici Action Points, grazie ai quali gestire ogni mossa del nostro party di tre giocatori. Il Battle System ricalca una struttura collaudata e ben nota, che si snoda tra attacchi e difese, magie, pozioni curative e una pletora di oggetti dalle più disparate proprietà.

Inizialmente il giocatore può sfruttare un solo AP, limitandosi dunque ad una mossa per turno: all'aumentare del livello del nostro personaggio crescono gli AP disponibili fino ad un massimo di 3 e, con essi, le possibili combinazioni in battaglia (tre attacchi base, una magia potente seguita da un attacco base e via dicendo). Il tutto è estremamente intuitivo ed immediato, anche se a gioco inoltrato la gestione dei punti per tre i personaggi rischia di divenire macchinosa.

Ottimo, invece, è l'albero di crescita del protagonista, che a fianco della classica struttura a livelli permette di evolverne l'aspetto fisico grazie ai punti abilità. Raggiunto un nuovo livello, saremo premiati con un quantitativo variabile di punti da utilizzare nell'acquisto di nuove parti del corpo (ali, corni, code) o per modificarne altre in possesso: ciascuna di esse conferisce particolari skill difensive od offensive, a loro volta potenziabili. Potremo decidere di volta in volta quali add-on equipaggiare, semplicemente accedendo all'inventario.

La città costruita sul dorso dello scarabeo è la location più riuscita: parola di questo enorme pennuto dallo sguardo omicida.

Se a questo aggiungiamo un sontuoso parco armature (bracciali, stivali, corone e vesti da battaglia) nascoste nelle più disparate locazioni di Avalon, capirete da soli che le possibilità di diversificazione del personaggio raggiungono un livello encomiabile. L'utilizzo di una specifica armatura o di parte di essa ha effetti su determinate skill magiche del protagonista, aumentandone ulteriormente gli effetti qualora se ne indossi il set completo.

Se ciò offre al giocatore la possibilità di preparare tatticamente ogni singolo incontro, scegliendo con perizia l'equipaggiamento più adatto alla specifica tipologia di nemico, dall'altro lato finisce quasi per piallare la curva di difficoltà del titolo, che si dimostra piuttosto semplice anche in fasi di gioco avanzate: l'elevato numero di pozioni curative e la scelta dei designer di ripristinare i punti salute al termine di uno scontro fanno sì che, in molti frangenti, la battaglia per salvare Avalon sia poco più impegnativa di una scampagnata.

La grafica in cel-shading è realizzata con cura del dettaglio, e regala scorci visivi ispirati e piacevoli.

L'altalena di alti e bassi che caratterizza le meccaniche ludiche non risparmia l'impianto tecnico, dove scelte azzeccate si alternano ad altre che avrebbero certo meritato un ulteriore lavoro di rifinitura: si passa da un level design suggestivo ed evocativo, reso ancor più gradevole dall'utilizzo convincente del cel-shading, a un character design che, esclusion fatta per i sei personaggi arruolabili nel nostro party e i boss finali, soffre di una palese ripetitività dei modelli.

A conti fatti le otto ore di gioco offerte da Faery: Legends of Avalon, destinate ad aumentare qualora vi imbarcaste nelle numerose quest secondarie, scivolano via senza infamia né lode, appesantite da un gameplay poco profondo, da un bilanciamento incapace di offrire un oggettivo livello di sfida e da scelte di design che in più di qualche occasione sembrano fare a cazzotti con i dogmi del gioco di ruolo.

Un vero peccato, considerato l'ottimo sistema di gestione dei punti abilità e una storia che, seppur lineare, cattura il giocatore con le sue atmosfere incantate. In un mercato dalla concorrenza spietata come quello PC, l'RPG di casa Focus Home Interactive rischia di passare inosservato anche dagli amanti irriducibili del genere fantasy: quel che si dice una favola dal finale triste.

6 / 10