Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Il Dottor Lautrec e i Cavalieri Perduti

Layton ha trovato un degno rivale?

Due giorni fa Layton, oggi Lautrec... va bene che sono il vecchietto del gruppo e che devo tenere in allenamento i tre neuroni che mi sono rimasti, ma con tutti questi enigmi non rischiate di farmi fondere? Vabbé, visto che nessuno risponde vado avanti da solo e, se deciderete di proseguire a leggere, sappiate che lo farete a vostro rischio e pericolo.

Qual è nel mondo dei videogiochi una delle mode più in voga fin dai primi albori di questo passatempo? Esatto, copiare le buone idee e cercare di sfruttare le mode che ciclicamente si presentano negli anni. Una di queste è, da qualche tempo, quella delle avventure grafiche a fondo investigativo, con enigmi e puzzle di vario genere.

Lo stile grafico del gioco non è male, ma la classe di Layton è decisamente di un altro pianeta.
Alcuni enigmi non sono affatto male ma alla lunga tendono a ripetersi un po' troppo.

Prima abbiamo avuto la serie Phoenix Wright, che da Perry Mason nel tempo si è trasformata più che altro in C.S.I.. Poi è arrivato un certo Professor Layton, che in pochissimi anni si è guadagnato un folto stuolo di ammiratori, che seguono le sue avventure sia attivamente (tramite i videogiochi) che passivamente (manga, film d'animazione e libri).

Ora, praticamente in contemporanea con la quarta avventura di Layton per Nintendo DS, ecco arrivare Il Dottor Lautrec e i Cavalieri Perduti, una produzione firmata Konami che per il debutto ha scelto direttamente la nuova console Nintendo, il 3DS.

"Le somiglianze con il Professor Layton non si limitano al tipo di gioco ma anche a tanti altri piccoli particolari."

Le somiglianze con il rivale Level-5 non si limitano al tipo di gioco, ma anche a tanti altri piccoli particolari che sono qui a descrivervi. Primo, anche Lautrec ha al suo fianco un (anzi, una) giovane assistente, che in molti casi si rivela sagace quanto, se non di più, del suo mentore. Secondo, le investigazioni del nostro eroe non sono tutte rose e fiori, ma vengono ostacolate dal solito "rompibolle" di turno, che in questo caso è un agente di polizia. Terzo, le scelte di regia e di animazione sono pressoché identiche a quelle di Layton.

Nonostante queste similitudini non da poco, devo ammettere di essere rimasto un po' sorpreso dal gameplay di questo titolo. Piuttosto che scegliere di realizzare un'unica avventura, il team di sviluppo ha optato per una missione principale divisa però in tre parti ben distinte.

La prima assomiglia in qualche modo a una specie di caccia all'indizio che conduce i due protagonisti in un'importante capitale europea (evitiamo gli spoiler, và). Nella seconda ci si trova invece ad esplorare i labirintici sotterranei della città, evitando poliziotti e risolvendo enigmi per sbloccare passaggi segreti... e non. La terza parte, infine, prevede addirittura un "combattimento" che ricorda in qualche modo quelli a turni dei GDR giapponesi.

Ognuna di queste tre parti è caratterizzata da un diverso tipo di gameplay. Molto più "verboso", avventuroso (e noioso) quello iniziale, caratterizzato più da dialoghi e cut-scene piuttosto che da enigmi e gioco vero e proprio. La parte delle esplorazioni del sottosuolo è sicuramente più interessante, anche se gran parte delle sfide ruotano principalmente sulla necessità di evitare guardie, spingere oggetti e poco altro... Passate le prime tutto ciò che segue risulta purtroppo abbastanza ripetitivo, se si eccettuano gli occasionali puzzle necessari per aprire porte altrimenti bloccate, forse gli unici che realmente assomigliano a quelli dell'illustre rivale.

"La quantità di sfide proposte è superiore a quella dei vari Layton ma la loro qualità è nettamente inferiore. "

Alla fine di ogni "dungeon" ci si trova di fronte al suddetto scontro in stile GDR, che prevede l'utilizzo di gemme, oggetti e spiriti, trovati in gran parte durante l'esplorazione precedente. Purtroppo queste risultano poco interessanti a causa di meccaniche di gioco che penalizzano poco i tentativi andati a vuoto. In sostanza si tratta quasi sempre di provare, provare e riprovare finché non si trova la tattica giusta... i rischi sono piuttosto limitati.

La quantità di sfide proposte dal gioco è superiore a quella dei vari Layton, ma purtroppo la loro qualità è nettamente inferiore. Le oltre 20 ore di gioco sbandierate sul packshot sono reali, ma dopo le prime 5 viene da chiedersi se vale la pena andare avanti per esaurirle tutte.

L'idea di differenziare il gameplay contestualizzandolo in stili pre-definiti tutto sommato non era neanche male sulla carta, ma il risultato finale non è purtroppo in grado di elevarsi sopra la sufficienza. Come capitolo iniziale di un'ipotetica serie si poteva fare sicuramente di più e l'uscita a ridosso dell'ultimo Layton per DS non favorisce di certo le possibilità di successo de Il Dottor Lautrec e i Cavalieri Perduti.

6 / 10