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NBA 2K13 - review

Un gioco senza rivali e senza avversari.

In Italia, vista la morbosa passione per il calcio, siamo portati a pensare che la lotta per miglior sportivo dell'anno sia circoscritta a FIFA o PES, dimenticando la presenza di serie come NHL e Madden, in grado di battagliare ad armi pari con le corazzate di EA e Konami.

NBA 2K, oltretutto, non solo non ha nulla da invidiare ai giochi sopracitati, ma secondo molti appassionati li surclassa sotto praticamente tutti gli aspetti. Non è un caso, infatti, che la serie di 2K Games sia uno dei pochi esempi di prodotti videoludici capaci di rendere inutili le risorse e il know how di Electronic Arts, che da anni cerca invano di riportare in vita NBA Live, senza mai arrivare ad una proposta di gioco che solamente di avvicini a quella del concorrente.

Gran parte del merito è proprio da tributare al prodotto dei Visual Concepts, che in tutti questi anni è stati capaci di perseguire un serrato programma di miglioramenti che non ha accennato a rallentare nemmeno dopo la cancellazione del proprio contendente. Il cuore del gioco è infatti ancora quello delle versioni a 128 bit, ma il lavoro di perfezionamento dietro ad ogni nuovo capitolo rendono la versione 2K13 quasi irriconoscibile.

Saranno diverse le Superstar che quest'anno faranno il loro debutto tra le Leggende.

NBA 2K13, infatti, è diventato negli anni una simulazione praticamente perfetta non solo della pallacanestro a stelle e strisce, ma degli show televisivi che i diversi network americani costruiscono intorno ad ogni incontro.

Tutto, dalle grafiche agli stacchetti di presentazione delle prossime partite, richiama quelli ufficiali NBA, con video musicali, primi piani e replay delle azioni più spettacolari. L'aver avvicinato Jay Z ha consentito agli sviluppatori di usare la sua creatività e le sue conoscenze musicali per costruire una colonna sonora d'eccezione e garantire un taglio molto più artistico alle diverse inquadrature di questi momenti.

"NBA 2K13 è diventato una simulazione perfetta non solo della pallacanestro ma degli show televisivi costruiti intorno ad ogni incontro"

Questi elementi, apparentemente di contorno, rendono l'esperienza 2K davvero memorabile, soprattutto se fa da involucro a una serie di modalità assolutamente riuscite e stimolanti. Il cuore del gioco, anche quest'anno, è rappresentato da Il Mio Giocatore, modalità nella quale potrete creare da zero un prospetto del basket NBA (o la variante nella quale impersonerete un atleta già esistente) ed accompagnarlo lungo la sua carriera verso l'ambitissima Hall of Fame, dove solo i più grandi cestisti di tutti i tempi dimorano.

Questo non vorrà dire solamente controllare il vostro alter ego in tutte le partite della stagione regolare ed eventualmente nei playoff, ma dovrete gestire anche diversi aspetti fuori dal campo, come il rapporto con i fan attraverso dei finti social network od organizzando eventi benefici, quello coi propri compagni giocando in maniera altruistica e rispondendo in maniera corretta alle domande dei giornalisti e quello con la dirigenza, contrattando un nuovo stipendio, litigando per avere più minuti in campo ed eventualmente chiedendo uno scambio.

Sapete da dove deriva l'espressione 'Dream Team'? Da questa squadra!

La differenza principale che rende Il Mio Giocatore un'esperienza superiore a quelle similari proposte dagli altri sportivi, è che tutti questi elementi influiranno in un modo o nell'altro sulla vostra partita, facendovi sentire i veri protagonisti di questa carriera virtuale. Diventare un idolo della vostra città, per esempio, vi consentirà di sentire il pubblico del palazzetto esaltarsi ogni volta che toccherete un pallone, mentre un buon affiatamento con la squadra vi garantirà un numero superiore di palloni da toccare ogni partita.

Parallelamente alla carriera dovrete sviluppare anche le statistiche del vostro cestista, cercando di migliorare i suoi punti di forza, in modo che possa imporsi quale stella della Lega. Ognuno di questi aspetti (e come vedremo, di tutto il gioco) è legato alla Virtual Currency, un unico parametro sotto il quale 2K ha riunito tutte le possibili spese. Volete migliorare il rimbalzo? Sono 40 VC per punto. Volete un nuovo set delle schiacciate? 1000 VC.

Questo spinge i giocatori a spendere con cura i propri denari virtuali, dato che saranno sempre troppo pochi rispetto a tutto ciò che avrete da acquistare. Infatti, sono stati inseriti anche i training camp con le leggende, grazie ai quali ripassare i movimenti base del gioco e accumulare qualche statistica aggiuntiva e le Abilità Speciali, dei tratti di chiara derivazione GDR che indicano in maniera specifica quali sono le mosse più efficaci del vostro campione.

"Parallelamente alla carriera dovrete sviluppare anche le statistiche del vostro cestista"

2K Games ci spiega i controlli per giocare a NBA 2K13.

Per fare un esempio Garnett è 'Creativo dal Post': questo vuol dire che quando è spalle a canestro, KG può passare la palla ad un compagno senza subire penalità, anche se il passaggio è piuttosto rischioso, e oltretutto chi riceve il pallone ha più chance di fare canestro.

Alcune Abilità Speciali hanno solo un livello, altre fino a tre, dal costo decisamente più elevato ma anche con alcuni parametri base da soddisfare per essere equipaggiate. 'Muro di Mattoni' ha bisogno infatti di 80 di Forza, ma una volta impostato i vostri blocchi manderanno letteralmente gambe all'aria i giocatori più fragili. Questa è un'ulteriore spinta a specializzare il proprio cestista e a non disperdere i punti in statistiche più o meno inutili per il tipo di gioco che dovrete portare in campo.

Alonzo Mourning cerca una via verso il canestro.

Tutte queste novità sarebbero inutili se, una volta scesi sul parquet, non avessimo riscontrato dei miglioramenti tali da giustificare il nuovo numero sulla copertina. Da questo punto di vista NBA 2K13 compie un ulteriore passo verso la simulazione, andando a limare quei difetti del motore di gioco che la serie ha da tempo e che impedivano di controllare l'atleta in maniera precisa.

"NBA 2K13 compie un ulteriore passo verso la simulazione andando a limare quei difetti che impedivano di controllare l'atleta in maniera precisa"

Ciò accadeva per via di animazioni che dovevano essere completate prima di poter restituire il controllo in mano ai giocatori, come i classici binari, che in un gioco frenetico e dai tanti contatti come il basket sembravano fastidiosi ma imprescindibili per riuscire a rendere credibile la partita.

In NBA 2K13 è possibile imbattersi ancora in questo tipo di situazioni, con alcuni momenti nei quali il cestista "impazzisce" per qualche frazione di secondo finendo la sua corsa qualche passo oltre la linea dei tre punti, ma nell'economia di un incontro sono momenti decisamente marginali, essendo molto rari.

In più sono state migliorate le animazioni dei contatti e la lettura degli stessi, tanto da rendere finalmente soddisfacente il gioco sotto canestro, dove un fisico stentoreo ha la meglio su di uno gracile. Il compromesso trovato è stato quello di abbassare un po' la velocità della partita, in modo da dare il tempo al motore grafico di unire correttamente le animazioni e al giocatore di eseguire con maggior precisione i propri schemi.

Questa sarà la stagione del riscatto per Derrick Rose: lo aiuterete a vincere l'Anello?

Come al solito, però, basterà agire in maniera corretta sulle slider di gioco per trovare il bilanciamento prediletto e poter godere dell'applicazione delle regole che più si avvicina al vostro gusto.

Questo maggior peso sul controllo della palla e nei contatti, potrebbe essere visto come il motivo per il quale i ragazzi di Visual Concepts hanno deciso, dopo anni, di invertire la funzione principale della leva analogica destra.

Dall'edizione 2013, infatti, essa sarà destinata al controllo diretto del palleggio, mentre per eseguire un tiro manuale dovrete abbinare la pressione del grilletto sinistro. Questo obbligherà i fan della serie ad abituarsi alla nuova configurazione di tasti (o a cambiarla), ma l'impressione è che gli sviluppatori abbiano virato verso un modello semplificato di controlli, basato sui tasti digitali frontali, piuttosto che su quelli analogici.

Un altro spunto da altre serie sportive si può trovare nella modalità La Mia Squadra. Similmente all'Ultimate Team di EA, dovrete costruire il team ideale spendendo Virtual Currency per comprare gli elementi di cui avrete bisogno. Dovrete scegliere non solo i 12 campioni da inserire nel roster, ma anche il palazzetto, l'allenatore, le divise e il playbook con tutti gli schemi da applicare durante la partita. Il valore dei vari elementi dipenderà non solo dalla loro forza e dalle loro ultime prestazioni a stagione iniziata, ma anche dal successo che stanno riscontrando tra i vari giocatori.

"I ragazzi di Visual Concepts hanno deciso, dopo anni, di invertire la funzione principale della leva analogica destra"

Ecco come NBA 2K13 sfrutta il Kinect: fatevi sentire!

Questo perché tutto ciò che coinvolge VC dovrà essere svolto online, anche la modalità My Player. Ciò da una parte consente di acquistare valuta virtuale per velocizzare la carriera ma dall'altra rallenta molto i tempi di caricamento, dovendo verificare e salvare le operazioni in rete. Quella della moneta unica rimane una scelta valida, ma che allo stato attuale crea un collo di bottiglia nella velocità dei caricamenti, oltre che l'impossibilità di proseguire le proprie carriere offline.

A completare le modalità a disposizione vi sono le classiche Stagione e Playoff, oltre che la modalità Associazione (anche nella versione online) e le partite storiche, con le quali sbloccare una trentina di team leggendari, come per esempio il Drem Team del '92. Tutte queste proposte sono estremamente valide ma non hanno subito particolari cambiamenti nella loro struttura.

Ecco com'è la grafica dell'edizione per Wii U di NBA 2K13.

Coloro che hanno prenotato il gioco (gli altri possono comprarlo sotto forma di DLC) avranno a disposizione anche l'All Star Game che, come nella realtà, sarà una tre giorni di feste, sfide di abilità e spettacolo che non sempre c'entrerà col basket.

L'ultima novità dell'edizione 2013 è il supporto a Kinect, perlomeno come sensore di riconoscimento vocale, grazie al quale poter impartire a voce alcuni comandi un po' scomodi, come chiamare uno schema o fare una sostituzione. Un'idea intelligente che non va a rivoluzionare il gameplay ma che lo semplifica rendendo la periferica Microsoft utile, per una volta.

"NBA 2K13 è migliorato notevolmente nel numero e nella verosimiglianza delle varie stelle con la loro controparte reale"

Oltre che sotto il profilo della presentazione, NBA 2K13 è migliorato notevolmente nel numero e nella verosimiglianza delle varie stelle con la loro controparte reale. Non solo James, Durant e Griffin, ma anche diversi loro comprimari (come Bosh) sono facilmente riconoscibili sia nel volto che nei movimenti. Uno dei pochi ancora escluso è il povero Marco Bellinelli, ma speriamo che una sua buona stagione coi Bulls lo aiuti a guadagnare maggior fama.

In tutto questo splendore permangono però ancora alcuni momenti piuttosto deludenti, nei quali i movimenti goffi e la poca espressività dei vari atleti o dello staff di contorno risaltano in negativo, come i dialoghi coi GM o il Draft NBA, momenti decisamente senza il mordente che dovrebbero avere.

Nella modalità My Player dovrete gestire anche gli aspetti manageriali del vostro alter ego.

Dal punto di vista audio NBA 2K13 è forse il miglior sportivo sulla piazza. La telecronaca è sempre puntuale e ispirata, mentre i campionamenti dei palazzetti sono assolutamente fantastici, in grado di modularsi in base all'andamento della partita. Discreto l'adattamento in Italiano, anche se a volte è possibile imbattersi in qualche errore di battitura o in qualche frase non molto comprensibile. Quest'anno la colonna sonora è godibile anche dai non fanatici di R&B, HipHop e simili, e presenta un buon numero di tracce.

Il numero e la qualità delle modalità offline fanno di NBA 2K13 uno dei giochi più completi e longevi in circolazione. Online le modalità a disposizione sono diverse, peccato che Visual Concepts non sia ancora riuscita a creare un netcode sufficientemente performante da garantire un'elevata qualità degli scontri in rete.

La nostra prova ha dato esiti positivi, con un matchmaking piuttosto veloce e una connessione stabile, ma a volte abbiamo risentito di una non perfetta risposta dei comandi che in un gioco che richiede così tanta abilità e precisione è fondamentale. Senza considerare che i server erano semi-vuoti e non possiamo immaginare cosa possa succedere quando NBA 2K13 arriverà nei negozi.

Il Dream Team Trailer secondo NBA 2K13.

L'ennesimo abbandono della serie Live è una delle tante dimostrazioni, se ce ne fosse bisogno, del valore di NBA 2K13. Il prodotto dei Visual Concepts sforna una nuova edizione ricca di miglioramenti, come la modalità la Mia Squadra, il supporto a Kinect, la collaborazione con Jay Z, ma soprattutto un gameplay ancora più solido, che si fonda su di un sistema di collisioni preciso ed affidabile, sicuramente il migliore della serie.

Per gli amanti del basket è una scelta obbligata nonché l'unica, mentre per i cultori dello sport in genere è "solo" uno dei prodotti più completi di sempre.

9 / 10

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NBA 2K13

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A proposito dell'autore
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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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