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LittleBigPlanet 3 - intervista

A tu per tu con Tom O'Connor, Senior Producer del gioco.

Soltanto settimana scorsa ci siamo occupati di riportarvi tutte le novità della beta di LittleBigPlanet 3, e ora abbiamo avuto l'occasione di scoprire nuove informazioni scambiando quattro chiacchiere col team di XDEV, studio con sede a Londra che si sta occupando insieme a Sumo Digital dello sviluppo del gioco.

Questo nuovo capitolo della saga di Sackboy introdurrà ben tre nuovi protagonisti: Oddsock, Toggle e Swoop, ognuno con abilità e caratteristiche diverse che aggiungeranno una maggiore varietà al gameplay, senza però dimenticare le atmosfere spensierate e divertenti che hanno reso celebre il franchise creato da Media Molecule nel 2008.

Il titolo, lo ricordiamo, permetterà di giocare sin dal day-one agli oltre 9 milioni di livelli creati dalla community in questi sei anni, rendendolo già in partenza un prodotto praticamente infinito. Nel corso della presentazione stampa abbiamo appreso nuovi particolari come il nome del cattivone di turno (Newton)e una serie di caratteristiche introdotte per la prima volta.

Innanzitutto in modalità "crea" è possibile costruire da zero i propri tool: uno sviluppatore di Sumo Digital ha mostrato una pistola perforatrice che distrugge grossi massi infuocati, e un'altra che se azionata gonfia un palloncino che permettere di allontanare oggetti e planare mentre si è in caduta libera.

Interessante anche la possibilità di controllare le animazioni dei personaggi e del Boost Boots, un power-up utile per effettuare salti doppi e per volare in maniera simile a come succede con un jet-pack. Il Change Gate, infine, è una gabbia che permette di cambiare al volo il proprio personaggio e di utilizzarne uno completamente differente.

Tom O'Connor, Senior Producer di LittleBigPlanet 3.

Altra novità gradita è la possibilità di creare un trailer per i propri livelli e di metterli a disposizione della community, così da dare un'idea dello stage da scaricare. Questa caratteristica sfortunatamente sarà disponibile soltanto su PlayStation 4 ma i filmati saranno consultabili anche su un nuovo sito internet che aprirà il mese prossimo.

Inoltre, per la prima volta i personaggi dello story mode sono stati doppiati da attori professionisti: dite quindi addio ai versi incomprensibili che caratterizzavano i capitoli precedenti. Ma bando alle ciance ed ecco il resoconto della nostra intervista con Tom O'Connor, Senior Producer di LittleBigPlanet 3:

Eurogamer: Quando è partito lo sviluppo di LittleBigPlanet 3 e quante persone sono coinvolte nel progetto?

Tom O'Connor: lo sviluppo è cominciato non molto tempo dopo l'uscita di LittleBigPlanet 2 e abbiamo subito cominciato a capire cosa stava funzionando e cosa no in quel gioco. Abbiamo poi fatto diversi meeting interni, cercando idee che potessero avere un senso, e abbiamo anche coinvolto alcuni creatori della community. Siamo partiti con un gruppo di circa cinquanta persone fino ad arrivare alle novanta attualmente al lavoro.

Eurogamer: L'idea di inserire nuovi protagonisti giocabili è stata programmata sin dall'inizio oppure è venuta procedendo con lo sviluppo?

Swoop è uno dei dei nuovi protagonisti che faranno il loro debutto in LittleBig Planet 3. Le sue abilità sono quelle di volare e di trasportare i propri compagni d'avventura e altri oggetti leggeri.

Tom O'Connor: L'idea è arrivata durante lo sviluppo. Abbiamo visto le cose che la community è riuscita a fare con LittleBigPlanet 2 e a un certo punto ci siamo chiesti se inserire un nuovo personaggio con abilità diverse da quelle di Sackboy potesse integrarsi a dovere. Siamo partiti con uno, poi due e alla fine siamo giunti col crearne un terzo, Swoop, che ha chiuso il rooster per questo capitolo.

Eurogamer: Giocando alla beta abbiamo trovato molto riuscita l'idea d'insegnare ai giocatori a usare i tool del gioco tramite veri e propri livelli. Pensate che in questo modo anche i meno pazienti dedicheranno più tempo alla creazione di livelli inediti?

Tom O'Connor: Esatto, abbiamo cercato di rendere il gioco più accessibile anche per coloro che non hanno molta voglia o tempo da spendere. Sviluppare un piccola 'story mode' anche per la modalità Crea c'è sembrata la cosa più ragionevole da fare, e la semplificazione dei tool aiuta ancora di più a evitare inutili frustrazioni. I creatori navigati però non devo preoccuparsi, perché avranno di che divertirsi con tutti i nuovi tool e le caratteristiche che il gioco ha da offrire.

Eurogamer: Avete in programma di rilasciare Level Pack in futuro, così come accaduto per i precedenti capitoli della serie?

Tom O'Connor: Assolutamente sì, abbiamo in mente grandi cose sotto questo punto di vista anche se al momento non posso rivelare nulla. Inoltre, tutti i level pack rilasciati in questi anni saranno perfettamente compatibili con LittleBigPlanet 3 e beneficeranno anche di un upgrade grafico se giocati su PlayStation 4.

Sumo Digital e XDEV si sono dati un gran da fare per semplificare i tool del gioco, e ora anche i giocatori meno pazienti potranno creare livelli senza stare a scervellarsi.

Eurogamer: Da quanti livelli è composto e quanto tempo sarà necessario per completare lo Story Mode di LittleBig Planet 3?

Tom O'Connor: Dipende da come si decide di affrontarlo ma in termini di durata siamo intorno allo stesso numero di ore richieste per completare LittleBigPlanet 2. Sarà necessario affrontare la maggior parte dei livelli più e più volte con personaggi diversi per ottenere tutte le bolle premio, e alcune di esse potranno essere scoperte soltanto dopo aver conquistato l'Eliminator, un'arma che permette di trovare passaggi segreti altrimenti impossibili da individuare. Inoltre in questo nuovo capitolo abbiamo anche aggiunto delle side-quest slegate dall'avventura principale che aumenteranno la longevità.

Eurogamer: Sarà possibile giocare coi livelli creati con LittleBigPlanet 3 anche su LittleBigPlanet PlayStation Vita?

Tom O'Connor: Sfortunatamente per motivi tecnici il cross-play tra i due giochi non è stato possibile. I livelli creati con LittleBigPlanet 3 saranno accessibili solamente dalle versioni PlayStation 4 e PlayStation 3 del gioco.

Eurogamer: Parlando di PlayStation Vita, ci sono possibilità di vedere un nuovo capitolo di LittleBigPlanet espressamente pensato per la console portatile di Sony?

Tom O'Connor: Al momento non abbiamo alcun piano per sviluppare un nuovo capitolo per Vita. Il prossimo mese pubblicheremo una re-release del gioco uscito due anni fa su Vita che include anche il Marvel Level Pack, oltre a diverse migliorie apportate al comparto tecnico. Abbiamo una grandissima fetta di community sulla piccola console Sony ma al momento tutte le energie del team sono concentrate su LittleBigPlanet 3.

I livelli creati con LittleBigPlanet 3 non saranno compatibili con le versioni precedenti del gioco. Fortuna che le oltre nove milioni di creazioni presenti nei server Sony potranno essere giocate con questo nuovo capitolo, beneficiando anche di un piccolo upgrade grafico su PlayStation 4.

Eurogamer: Come ci si sente a dover lavorare su un franchise così importante?

Tom O'Connor: Senza dubbio quella di LittleBigPlanet è la serie più importante su cui io e il mio team abbiamo mai lavorato, ma allo stesso tempo è anche la più difficile in termini di sviluppo. Sono giochi complicati che richiedono molte attenzioni per far funzionare il tutto nella maniera corretta, specie per quanto riguarda la fase di studio dei nuovi tool e del loro funzionamento.

Eurogamer: La colonna sonora del gioco sarà composta esclusivamente da composizioni create per l'occasione o vanterà anche brani su licenza come successo in LittleBigPlanet 2?

Tom O'Connor: Nel gioco ci saranno decine di canzoni create appositamente dai nostri musicisti, ma anche anche brani su licenza di però al momento non posso ancora parlarvi.

Il tempo a nostra disposizione finisce qui. Ora non ci resta che aspettare la fine di novembre per mettere le nostre mani sulla versione finale di LittleBigPlanet 3, titolo che già da ora sembra in grado di poter soddisfare gli amanti del franchise e dei platform in generale, e coloro che amano spendere giornate intere a creare livelli da condividere col resto della community.

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Manuel Stanislao

Contributor

Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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