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Dead Rising: Chop Till You Drop

Capcom porta il suo capolavoro su Wii.

Nel processo di conversione, Chop Till You Drop ha subito qualche miglioria qua e là: le minuscole linee di testo dell'originale sono state finalmente rese più leggibili, ed il discusso sistema di save a blocco unico (caratteristica adorata da alcuni e detestata dai più...) è stato rimpiazzato da slot multipli con punti di salvataggio più accessibili e frequenti, in modo da rendere più agevoli le sessioni di gioco. Non del tutto convincenti le nuove tipologie di avversari: certo l'idea di conciare per le feste pappagalli e barboncini è allettante, ma nell'affrontarli a causa delle particolari dimensioni finirete con lo spezzare il vostro ritmo omicida ben carburato da massacri in forma più tradizionalmente umanoide.

Avrete comunque capito che per ogni punto a suo favore Chop Till You Drop nasconde al tempo stesso un difetto più o meno rilevante. Tanto per essere chiari ed espliciti, interpreterete un fotoreporter senza più possibilità di scattare liberamente fotografie, una rinuncia verosimilmente imposta da limitazioni di tipo tecnico, che comunque elimina una delle feature più inutilmente godibili tra quelle viste su X360. Un altro punto assolutamente delicato è rappresentato dalla questione legata alle armi: l'enorme varietà di oggetti contundenti era del resto uno dei focus principali del prodotto, ed è un vero peccato constatare che il numero di armi disponibili su Wii sia stato drasticamente ridotto in favore di un'assoluta enfasi sulle armi da fuoco. Una decisione fra l'altro piuttosto controversa, considerando che il divertimento di Dead Rising non era certo legato all'idea di sparare agli zombie. Se a tutto ciò aggiungiamo tempi di caricamento fastidiosamente lunghi il risultato si fa comprensibilmente discutibile.

Nessuno si aspettava inoltre che un titolo per Wii potesse lottare ad armi pari con uno per 360, eppure è innegabile un certo senso di approssimazione che domina in Chop Till You Drop: e così dinnanzi a texture tremendamente slavate, brutti FMV e compenetrazioni a go go viene più da pensare ad un titolo del 2001 piuttosto che ad uno del 2006.

Per lo meno il colpo di genio del gioco, il body count a schermo, è rimasto lì dov'era.

Ad ogni modo, a dispetto di queste irritanti limitazioni la creatura Capcom riesce a conservare il suo spirito irriverente, la sua provocatoria attitudine confusionaria (resa peraltro ancora più corrosiva e sopra le righe dall'odierna situazione economica mondiale...). Risulta dunque francamente dura prendersela davvero con un videogame che si preoccupa di far scegliere all'utente l'oggetto più delirante possibile da usare in uno scontro contro un pagliaccio armato di doppia motosega.

In virtù di questo suo innato modo di essere, Dead Rising: Chop Till You Drop andrebbe quasi valutato in due maniere diverse. Come gioco a sé stante è un'esperienza tutt'altro che perfetta ma comunque appagante, un cocktail con due parti di cose riuscite ed una di limitazioni difficili da digerire. Se paragonato all'originale è invece difficile non inquadrarlo come un gioco una volta fantastico ingenerosamente preso a colpi di machete, un'apocalisse zombie ridotta a triste compromesso. L'offerta su Wii non riesce insomma ad aggiungere nulla a quanto già visto e sperimentato su Xbox 360, mancando così in modo significativo di valide ragioni d'acquisto. Il che è quantomeno paradossale e disarmante per un gioco con una tale enfasi sullo shopping.

6 / 10