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Devil's Third

Itagaki ci presenta il primo gioco dei Valhalla Studios.

EurogamerOkay, sembra tutto molto interessante. A quanto ho capito il nome Devil’s Third è ispirato dal mondo della musica. Potete spiegarci perché avete scelto questo nome e cosa simboleggia nel gioco?
Tomonobu Itagaki

C’è stato un lungo dibattito tra THQ e Valhalla riguardo al nome, alla fine è uscito fuori questo titolo con più livelli di lettura, e questo è il motivo per cui lo abbiamo scelto. Oltre al senso musicale il titolo è legato ad alcuni aspetti della trama, quindi non so se vogliamo...

Danny Bilson

Non ancora.

Tomonobu Itagaki

Quando altri aspetti della trama verranno svelati al pubblico, sono convinto che questi significati diventeranno più chiari. Per adesso diciamo che c’entra la musica... e altri possibili significati che verranno svelati in seguito.

EurogamerOk, va bene. Nel trailer sembra di vedere due personaggi giocabili. Potete confermare la cosa e, eventualmente, dirci qualcosa sulle loro abilità?
Tomonobu Itagaki

Entrambi possono fare tutto ciò che avete visto nel trailer. Questo video non parla della storia ma è solo una raccolta di alcune delle migliori mosse che potrete eseguire nel gioco.

Ci sono un sacco di altre cose, tipo le meccaniche di gioco o veicoli che ovviamente non vedrete nel trailer. Lo abbiamo costruito per darvi un assaggio di ciò che potrete fare, ma ovviamente non svela molte delle cose che vi aspettano.

EurogamerPotete definire a quale tipo di genere Devil’s Third appartiene e quanto è legato ai precedenti lavori di Mr Itagaki?
Tomonobu Itagaki

Volevamo fare un gioco per il grande pubblico che fosse qualcosa che solo i Valhalla erano in grado di fare, e qualcosa che rivoluzionasse il panorama videoludico.

Danny Bilson

Posso darvi un piccolo indizio su ciò che i Valhalla hanno fatto. Tutto ciò che vedete, immaginatelo in un gioco multiplayer e capirete che si tratta di qualcosa di assolutamente innovativo. Personalmente non ho mai giocato a niente di simile, e questo è solo un aspetto di tutto il progetto.

EurogamerInteressante! Dunque, visto che l’avete menzionata, abbiamo dato un’occhiata alla Sindrome di Kessler su Wikipedia...
Danny Bilson

[Risate]

EurogamerE non crediamo di essere ancora riusciti a capire qualcosa di più riguardo al gioco. Volete darci qualche ulteriore indizio?
Danny Bilson

Non adesso. C’è ancora molta strada da fare.

EurogamerOk. Avete detto che vi siete interessati a lavorare con i Valhalla quando avete visto un prototipo multiplayer. Sarebbe possibile parlare un po’ di questo prototipo e di come si è trasformato in un gioco vero e proprio?
Danny Bilson

Sono venuti nei nostri uffici con qualche disegno ed i piani per un gioco epico, e la prima demo che ci presentarono era costruita in multiplayer. Il primo giorno in cui ci siamo incontrati siamo andati nelle nostre sale di prova, abbiamo preso in mano in controller e dopo poco stavamo divertendoci un sacco provando un’esperienza di gioco che non avevamo mai visto prima.

E sto solo parlando della modalità multiplayer. Senza considerare la profonda ed epica trama che fa da sfondo all’esperienza single player.

EurogamerAbbiamo notato che usate frequentemente la parola “epico”, quando molta gente la userebbe solo riferendosi ad un titolo basato su un mondo aperto o non lineare. E’ di questo che stiamo parlando o di un qualcosa di più tradizionale?
Danny Bilson

Non penso di poterlo definire in nessuno dei due modi. Credo che il gioco offra libertà, aspetti di entrambi i generi e strutture prese da altri. Non lo collocherei in una di queste due categorie, almeno non per il momento.

EurogamerNel gioco useremo sia spade che armi da fuoco. C’è qualcosa che volete dirci riguardo al sistema di combattimento scelto e ai controlli?
Tomonobu Itagaki

La serie Ninja Gaiden su cui ho lavorato fino ad oggi era un’esperienza di gioco hack&slash, un combattimento basato su armi bianche. E ci sono giochi come Devil May Cry che mischiano i due aspetti. Per prima cosa vorrei dire che, anche se è possibile vedere elementi simili ad entrambi questi titoli, non voglio che la gente pensi che stiamo facendo un gioco in stile Ninja Gaiden o in stile Devil May Cry.

I giocatori che guarderanno il trailer con attenzione noteranno le sostanziali differenze rispetto a questi due titoli. Immaginate un gioco dove si spara, ma in cui la cura risposta nel combattimento corpo a corpo è a livelli mai visti per uno shooter. Ecco, questo è un buon modo per descrivere Devil’s Third

La ragione che ci ha spinto a fare questo tipo di gioco è stata la voglia di portare ad un livello superiore questo genere di giochi, e credo che in questo senso abbiamo intrapreso la strada giusta.

Inoltre, volevo elementi molto più realistici per quanto riguarda il combattimento militare, e questo è un aspetto su cui io e Danny abbiamo gusti molto simili. Siamo entrambi molto esperti di arsenali militari. E ci piace ucciderci a vicenda [ride]