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Valkyria Chronicles

Un esperimento, con stile.

In ogni caso dovremo fare molta attenzione a non consumare tutti i punti in una volta solo. Occhio anche ai Command Points che il gioco mette a disposizione e che servono sia per far compiere la prima mossa al personaggio che sceglieremo (ogni azione iniziata dovrà essere "pagata"), sia per compensare gli Action Points quando saranno ormai tutti “allocati”. I Command Points rimasti inutilizzati dopo ogni turno potranno essere accumulati e utilizzati successivamente.

I personaggi feriti in battaglia dovranno essere posizionati sul campo. Se riusciremo a raggiungerli entro tre turni, un medico arriverà a salvarli, altrimenti essi moriranno nel caso in cui non riuscissimo a raggiungerli entro i tre turni prestabiliti o nel caso in cui siano avvistati prima dai nemici.

I personaggi schierati in battaglia, una volta caduti, moriranno per sempre non riuscendo a portare un medico da loro entro tre turni. Molti di voi si staranno chiedendo quale sia il motivo di questa scelta così drastica da parte di SEGA e soprattutto quale potrebbe essere il deterrente che possa frenarci dal lasciare morire indiscriminatamente i nostri soldati per poi rimpiazzarli comodamente con altri atrettanto validi.

Ebbene, SEGA ha fatto in modo di farci affezionare ai nostri uomini, ben caratterizzati e differenti gli uni dagli altri, con volti, caratteristiche fisiche e voci diverse. Ogni soldato possiede un "potenziale" che lo differenzia da tutti, da sfruttare come meglio si conviene. Un soldato a cui piacciono le donne riceverà un miglioramento del proprio status fisico trovandosi nelle vicinanze di un commilitone dell’altro sesso.

Si può scegliere se controllare il raggio d'azione dei nemici...o seguire i proiettili...

Un soldato allergico al fieno sarà in difficoltà in prossimità di una zona rurale mentre i nati in campagna, invece, faranno fatica a combattere in scenari urbani. Troveremo anche personaggi gay, razzisti e tanto altro. Insomma, un vero meltin pot di elementi, in considerazione dei quali bisogna prestare parecchia attenzione alle situazioni e agli eventi, pena una minor efficacia negli attacchi o in difesa. Questa caratteristica rende il gioco davvero interessante e innovativo e permette di parlare di Valkyria Chronicles come di un titolo diverso dal solito strategico di stampo orientale.

I difetti non mancano, in particolare l'IA dei nemici e delle nostre truppe non ci ha stupito, lasciandoci anzi con l'amaro in bocca in più di una circostanza. E' capitato, per esempio, di osservare un mezzo di fanteria pesante nemico intento ad effettuare manovre inutili, per poi non arrivare, alla fine, ad attaccare le nostre truppe a causa del consumo sregolato di AP, che sarebbero invece da razionalizzare assennatamente.

Anche i nostri soldati ci hanno fatto recriminare, specie dopo averli visti sparare in direzione di un nemico e non cessare il fuoco immediatamente dopo la morte di quest'ultimo, sprecando tempo e risorse. Insomma, si ha la sensazione costante di avere a che fare con degli script piuttosto che con una vera IA e la mancanza totale di modalità multiplayer rende Valkyria Chronicles meno appetibile per gli amanti della strategia “classica”

Un'altra caratteristica che non ci ha esaltato è la poca precisione degli attacchi, soprattutto con le granate. Se lanciate in maniera precisa in direzione del nemico, possono essere devastanti, ma potrebbero rivelarsi inefficaci senza un tiro perfetto e spesso per una manciata di pixel non raggiungeremo il punto utile dovendo ritentare. Le armi a lunga gittata poi, in generale, non convincono.

La grafica davvero bella e i personaggi in stile manga esaltano il gioco, rendendo persino più piacevole la storia.

Poca è l'interazione con l'ambiente circostante. Non potremo nasconderci dietro una roccia, una duna o altro che sia presente nello scenario e che non siano le classiche trincee o i sacchi di sabbia imbottiti. SEGA ha operato una differenziazione tra ciò che è possibile sfruttare come copertura e gli elementi non interattivi delle locazioni che invece, a prima vista, rivelano molti punti strategici per nascondersi, che non possono essere sfruttati.

L'impatto visivo di Valkyria Chronicles è impressionante e il gioco riesce a fare un figurone in alta definizione. Lo stile cartoonesco di altà qualità e la colonna sonora affidata a Hitoshi Sakimoto (Final Fantasy Tactics), riescono a rendere un titolo perfetto dal punto di vista tecnico. La stessa cosa, come avrete potuto capire, non si può affermare per il gameplay, minato dai problemi che abbiamo affrontato. Consigliato a molti, ma non per tutti.

7 / 10