Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

FIFA 12

EA Sports vince e convince. Ma...

L'introduzione di due nuove variabili, ovvero morale e stato di forma, rappresenta infatti un'ulteriore passo avanti verso il puro realismo, poiché a differenza degli anni passati non ci si può limitare a costruire una vera e propria corazzata, ma bisogna anche assicurarsi di saperla gestire in maniera adeguata.

Ogni giocatore, in base alle proprie caratteristiche fisiche è ora caratterizzato da tempi di recupero post-partita unici e dunque differenti da quelli dei propri compagni. Ciò vuol dire che mai come oggi sarà necessario fare molta attenzione alla condizione atletica della propria rosa, per evitare che questa possa influenzare il rendimento della squadra.

Cosa ancor più importante, FIFA 12 vede l'implementazioni di variabili psicologiche che, così come nella realtà, determinano la felicità o la tristezza dei propri atleti.

Nel caso in cui possiate contare su un parco attaccanti particolarmente folto, ad esempio, potreste ritrovarvi con un centravanti frustrato e scontento per le troppe esclusioni che, oltre a destabilizzare l'ambiente, potrebbe non essere in grado di assicurare un adeguato contributo nel momento in cui fosse chiamato a scendere in campo.

Com'è facile intuire questo esalta la figura dell'allenatore come mai prima d'ora, traducendosi in un'esperienza più realistica e completa di quelle offerte dai precedenti capitoli del franchise. Per ottenere grandi risultati non dovrete dunque possedere solo grandi abilità tattico-strategiche, ma anche e soprattutto le capacità di tenere unita la squadra in ogni momento a prescindere dalle vostre scelte.

Come prevedibile, ampio spazio è poi dedicato all'online in cui il Football Club di cui vi ho parlato in apertura e la modalità "cooperativa" Pro Club non sono l'unico piatto forte. Le "semplici" sfide classificate online sono state ora impreziosite da un interessante sistema di ranking mondiale, suddiviso per campionati.

Dieci partite costituiscono una stagione ed al loro termine, in base alle proprie prestazioni, si può essere promossi in una lega superiore o retrocessi in una inferiore, avendo anche la possibilità di prendere parte ad apposite competizioni il cui scopo è come sempre uno solo: stimolare la competizione per accrescere ulteriormente il coinvolgimento.

In definitiva l'evoluzione che molti si attendevano c'è stata, anche se il suo esito non è stato forse così perfetto come avremmo sperato. Al di là della sempre più impressionante mole di contenuti offerta, capace di far impallidire qualsiasi concorrenza presente e passata, FIFA 12 si dimostra un titolo complessivamente ottimo, superiore al suo predecessore e capace di elevare il concetto di realismo videoludico-calcistico verso nuovi e migliori standard... e questo anche su PC visto che finalmente tutte e tre le versioni in alta definizione godono del medesimo engine oltre che delle stesse identiche feature e qualità.

Nonostante l'indubbia gioia che il titolo susciterà tanto agli occhi degli possessori di una console quanto a quelli dei fedelissimi del PC, è però impossibile non provare una certa amarezza per innovazioni che, a conti fatti, hanno rovinato quell'armonia e quell'equilibrio che ha caratterizzato le ultime iterazioni del franchise, poiché le nuove meccaniche di difesa rappresentano, almeno secondo chi scrive, un passo indietro a cui gli sviluppatori dovranno necessariamente porre rimedio nella prossima stagione.

Al di là di questo comunque, FIFA 12 è e resta il miglior titolo calcistico presente sul mercato e, purtroppo per Konami, sembra che PES dovrà aspettare ancora prima di rappresentare un vero e proprio ostacolo a quella che sembra l'ormai inarrestabile ascesa di EA Sports.

9 / 10