Skip to main content

Intervista a Fabrizio Calì

Il CEO di Kalicanthus su Craft of Gods e l'Italia.

Fabrizio Calì

In altri ambiti sempre videoludici, come i social game, questo modello si è decisamente affermato: crediamo però in un cambiamento a breve del modello Free to Play, in quanto finora da noi esso è stato soprattutto importato dai paesi Asiatici e quindi adattato a giocatori diversi da quelli occidentali. È probabile quindi che i publisher occidentali inizieranno a introdurre modelli F2P diversi, costruiti appositamente per il mercato Occidentale.

Eurogamer Kalicanthus opera da diverso tempo nel mondo online; nonostante questo i suoi meriti vengono, nell'Italia stessa, spesso trascurati a favore di realtà mediaticamente più visibili: cosa ne pensate di questa situazione? Credete che la cosa possa cambiare?
Fabrizio Calì

Iniziamo a dubitare che possa cambiare purtroppo. Lavorare in Italia nell'online è estremamente difficile, sia per mancanza di copertura media sul tema (a parte pochi casi fortunati come questo), sia per un atteggiamento culturale di diffidenza su tutto ciò che è italiano.

Abbiamo difficoltà di relazione con i pochi operatori del mercato editoriale che preferiscono dare copertura a titoli esteri anche poco giocati piuttosto che mettere in evidenza realtà nostrane. Non ne capiamo la ragione visto che all'estero (per esempio in Germania) succede esattamente il contrario.

Mancano inoltre realtà finanziarie che possano spingere realtà nel mercato. È sintomatico che l'Italia che sia l'unico paese dei primi 20 al mondo che non abbia ancora sviluppato un MMORPG vero e proprio; questo non per mancanza di competenze (tanto che molti developer italiani lavorano in grosse case all'estero) ma proprio per una carenza di investitori in un settore che, fra l'altro, è uno dei pochi che non ha sentito forte la crisi di questi ultimi due anni.

C'è anche un problema di atteggiamento di molti dei giocatori nostrani che ogni tanto si comportano in maniera contraria alla logica. Ci sono casi di publisher che hanno dovuto cancellare il server italiano perché gli Italiani preferivano giocare su server esteri. O casi in cui su alcuni forum o media qualsiasi cosa noi pubblichiamo veniamo attaccati a priori.

Questo è stato anche uno dei motivi per cui abbiamo deciso di uscire un po' dall'Italia lanciando con Craft of Gods il nostro primo gioco internazionale. Infine i numeri del mercato Italiano, in termini di giocatori, sono ancora molto bassi per vari ostacoli infrastrutturali e culturali, quali il costo dell'ADSL, la percezione di Internet e del videogiochi e così via. Noi ci auguriamo molto che tutto questo cambi ma al momento non vediamo la luce in fondo al tunnel.

Eurogamer Un'ultima domanda sul vostro futuro: quali progetti avete in cantiere nei prossimi mesi?
Fabrizio Calì

A breve uscirà un nuovo browser game di nostra completa produzione e su licenza Editrice Giochi che si chiamerà World of Risiko. E sempre prima della fine dell'anno uscirà un altro titolo sviluppato internamente: si tratta di Metropoli, un board game ispirato al celeberrimo gioco in scatola di Editrice Giochi.

Nel prossimo anno invece lanceremo sia Earth2, il nuovo MMORPG Free to Play ambientato in una Terra lontana nel futuro, e Teknomagic (il titolo è ancora in definizione a dir il vero) un browser game Flash piuttosto innovativo. Infine contiamo nei prossimi mesi di pubblicare su Kalicanthus altri prodotti di cui abbiamo preso i diritti di distribuzione per l'Italia.