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Halo 4 - review

Missione compiuta.

Master Chief è una delle icone più conosciute e riconoscibili dell'industria, uno di quei personaggi, nel bene e nel male, capace di segnare un'intera generazione di videogiocatori. Un personaggio così carismatico che sembra quasi riuscire, con la sua sola presenza, a determinare la qualità dei suoi giochi. È una strana coincidenza ma i capitoli di Halo nei quali lui non è il protagonista non sono riusciti a brillare come i primi episodi.

Ora che la serie è stata abbandonata da Bungie in favore di 343 Industries, Master Chief torna sui nostri schermi con un'avventura inedita, che dovrebbe fare da preludio a una trilogia nuova di zecca che proseguirà sulla prossima generazione di Xbox.

Halo 4 non è un prequel o un reboot, quanto del vero e proprio seguito di Halo 3. È il 2557, sono passati più di quattro anni dall'evento Halo. Lo Spartan è in attesa, sospeso in uno stato di stasi all'interno di una nave della UNSC. Qualcosa è andato storto e per questo Cortana decide di risvegliare il nostro eroe. Presto scopriremo, oltretutto, che sono passati oltre otto anni dalla creazione di questa Intelligenza Artificiale, un tempo decisamente superiore a quanto preventivato dai suoi creatori. La compagna di mille battaglie sta riscontrando diversi problemi di stabilità e la nuova missione di Chief è quella di fare in modo che l'amica possa continuare ad esistere.

Nell'universo di Halo le cose non sono mai semplici, quindi non basterà andare su internet e scaricare il nuovo firmware, ma dovremo cercare la Dottoressa Halsey, l'unica in grado di ripristinare Cortana. Ovviamente presto comparirà un nuovo nemico a frapporsi tra lo Spartan e la dottoressa, ma incroceremo anche nuovi e vecchi amici da affiancare in battaglia.

I 343 Industries hanno lavorato duramente per costruire un universo vasto e complesso, nel quale diversi volti conosciuti torneranno a combattere al vostro fianco.

Quelle che si getteranno, in altre parole, sono le basi di una nuova trilogia con Master Chief protagonista, che si troverà ad affrontare un pericolo ancora più grande di quello rappresentato dai Covenant. Verranno svelati nuovi retroscena dell'invasione aliena e scopriremo come lo Spartan e la sua compagna, ancora una volta saranno l'ago della bilancia che decreterà le sorti di tutto l'universo.

Lo sforzo compiuto dai 343 Industries per creare il più grande e spettacolare Halo di sempre è evidente, non tanto nella trama, sufficientemente interessante negli intermezzi, ma abbastanza debole nel legare le sequenze di battaglia tra di loro, quanto nella creazione di un progetto globale che faccia evolvere la serie in qualcosa di più di un semplice videogioco.

"Lo sforzo compiuto dai 343 Industries per creare il più grande e spettacolare Halo di sempre è evidente"

Per questo vi raccomandiamo di guardare, prima di cominciare la campagna, la bellissima serie Forward Unto Dawn, che vi presenterà alcuni dei personaggi e delle situazioni che incontrerete nel gioco. E per questo motivo sono state create le Spartan Ops, una serie di missioni slegate dalla campagna ma unite tra di loro tramite degli intermezzi narrativi, da giocare in compagnia di tre amici. Le Spartan Ops sono divise in stagioni e accompagneranno i giocatori con nuovi contenuti, acquistabili anche tramite season pass, per i prossimi mesi.

Queste missioni concentreranno tutta l'essenza della serie: livelli ampi, tanti mezzi da usare e decine di agguerriti nemici da sterminare. I vari livelli di difficoltà, più la possibilità di attivare teschi, garantiscono una sfida impegnativa che vi costringerà a provare e riprovare i medesimi incarichi alla ricerca dei punteggi migliori. Le Spartan Ops hanno preso il posto di Sparatoria, modalità misteriosamente sparita nel nulla, ma la struttura più aperta di queste missioni, con mappe più vaste ed articolate di quelle di Firefight, ha consentito agli sviluppatori di proporre un gameplay più vario e articolato della semplice orda.

Il trailer di lancio di Halo 4.

Se confrontata con alcuni concorrenti recenti, la serie ha mantenuto quelle caratteristiche che l'hanno resa famosa: un gameplay ancora dannatamente reattivo e diverte, accompagnato da una grande varietà di mezzi di distruzione con i quali seminare il panico tra decine di nemici ancora piuttosto aggressivi. Una ricetta che è stata ovviamente sfruttata anche per disegnare la campagna, strutturata ancora una volta per consentire a quattro amici di vivere contemporaneamente le gesta di Master Chief e Cortana.

"La campagna di Halo 4 spinge maggiormente sotto il profilo narrativo"

Per differenziare queste due modalità, la campagna di Halo 4 spinge maggiormente sotto il profilo narrativo, cucendo una fase a bordo di un Warthog o un'altra all'interno di una nave spaziale con filmati in computer grafica di splendida fattura, doppiati in maniera magistrale.

La mano dei 343 Industries si nota nella direzione artistica, profondamente fedele all'immaginario creato da Bungie, ma molto personale grazie ad un uso dei colori magistrale, con forti contrasti e tante luci al neon. Per certi versi si tratta di una scelta stilistica che avvicina la serie di Microsoft ai bellissimi Metroid Prime dei Retro Studios, con fitte foreste pluviali, nemici antropomorfi capaci di teletrasportarsi e un visore del casco tangibile, usato come filtro tra il giocatore e il mondo di gioco.

I nuovi nemici, i Promethean (la similitudine nei nomi e nei temi con Mass Effect è un po' inquietante), saranno avversari letali capaci, grazie alla loro tecnologia, di essere una vera e propria spina nel fianco. Vi saranno delle specie di quadrupedi capaci di muoversi anche su pareti verticali, che esploderanno al contatto, o enormi soldati in grado di teletrasportarsi per brevi distanze. Spesso questi ultimi saranno accompagnati da fastidiosi droidi volanti, in grado di riportarli in vita.

Il Mammoth è uno dei nuovi mezzi che imparerete ad amare, per via della sua strabordante potenza!

La varietà delle ambientazione proposte è molto alta e si andrà dall'interno di una base UNSC a una nave Covenant, passando per la superficie di diversi pianeti. A seconda di dove sarete vi saranno richiami a praticamente tutti i capitoli di Halo, dalle praterie del primo episodio da attraversare a bordo dei Warthog alle fasi di volo viste in Reach.

"Il gameplay è quello classico, fatto di veloci sparatorie, balzi e granate"

Il gameplay è quello classico, fatto di veloci sparatorie, balzi e granate. Tornano i potenziamenti dell'armatura, che debuttarono in Reach, variati però rispetto all'ultima fatica Bungie. Questa volta infatti potrete planare, evocare un drone difensivo, estrarre un enorme scudo, creare un ologramma, scandagliare i livelli alla ricerca di nemici e così via. A differenza di Reach ritorna poi la classica gestione dell'energia, basata sulla ricarica degli scudi.

Debuttano diverse nuove armi, basate sugli impulsi, che vanno ad affiancare il classico armamentario di Master Chief e dei Covenant. Queste sono piuttosto originali nel feedback e nell'efficacia dei colpi, e molti giocatori dovranno studiarle a lungo prima di comprendere come utilizzarle al meglio. Come al solito è vasta la dotazione di mezzi da controllare, che andranno dai classici Warthog e Banshee al Mantis, un possente Mech corazzato. Senza dimenticare l'imponente Mammoth, a bordo del quale vivrete una delle missioni più spettacolari del gioco.

Nonostante il confronto con molte giochi concorrenti sia ancora a favore della produzione dei 343 Industries, i cultori di Halo potrebbero scoprire livelli dal respiro meno ampio di quelli a cui si era abituati, con la sensazione, forse accentuata da alcuni collegamenti della storia un po' forzati, di trovarsi di fronte a una struttura più lineare.

Scopriamo le Spartan Ops di di Halo 4 con questo filmato.

Similarmente anche l'intelligenza artificiale avversaria in alcuni momenti è brillante e sarà capace di impegnarvi, ma si ha l'impressione che lo faccia più per la resistenza e la precisione dei nemici, piuttosto che per la loro mobilità e astuzia. Saltuariamente vi capiterà infatti di notare un avversario bloccato in un angolo, inerte, in attesa del vostro colpo di grazia.

"Pur rimanendo su livelli di eccellenza, l'intelligenza artificiale avversaria fa notare l'assenza di Bungie"

In altre parole, pur rimanendo su livelli di eccellenza, in questi dettagli si nota l'assenza di Bungie, uno degli sviluppatori più talentuosi in questo settore per la sua capacità di curare ogni dettaglio. Un altro elemento nel quale i 343 Industries hanno dovuto lavorare molto per poter competere con i creatori della serie è l'online. Anche in questo caso il tentativo è quello di inserire alcune novità all'interno di una struttura consolidata, in modo da non andare a 'turbare' eccessivamente l'esigente fanbase.

In questo caso la struttura proposta ricorda quella di Reach, per via delle tante possibilità di personalizzazione del proprio Spartan e l'utilizzo delle abilità dell'armatura. Ad ogni livello si sbloccheranno infatti nuovi oggetti, alcuni dei quali meramente estetici, coi quali personalizzare l'armatura e il logo; altri invece saranno funzionali e serviranno a configurare i preset coi quali entrare in battaglia.

Questi vi daranno la possibilità di scegliere un'arma primaria, una secondaria, una tipologia di granata e tre potenziamenti: uno per l'armatura, uno tattico e uno di supporto. Le capacità dell'armatura sono quelle che incontreremo nella campagna principale, ovvero il jetpack, l'invisibilità o l'utilissimo Visore Prometico, in grado di scansionare i livelli e mostrarvi le sagome dei nemici e così via.

I 343 Industries hanno lavorato duramente per rendere Halo 4 uno dei giochi più belli di questa generazione.

II pacchetto tattico darà vantaggi alla ricarica degli scudi, alla potenza di fuoco o alla mobilità. Quello di supporto, invece, consentirà di avere il radar attivo anche durante la mira o di ampliare la portata del suo raggio d'azione. Durante le battaglie, i giocatori più forti saranno premiati con armi più potenti, da scegliere tra le tre a disposizione, in una struttura per certi versi simile alle PointStreak di CoD.

"Le tredici mappe multiplayer sono come al solito sviluppate in verticale, per consentire di sfruttare la mobilità degli Spartan"

Le tredici mappe a disposizione sono come al solito sviluppate anche in verticale, per consentire di sfruttare in pieno la mobilità degli Spartan, e saranno disseminate di nuove armi e munizioni, questa volta segnalate a schermo, per una più facile raccolta e reperimento. Alcuni livelli, di dimensioni contenute, si adatteranno meglio a modalità più dinamiche quali Massacro, mentre altri, di ampiezza superiore saranno più adatti a modalità ad obiettivi. Sfortunatamente, al momento, questi sono in numero ridotto e limitano a queste poche occasioni la possibilità di usare i mezzi anche online. Non ci sarebbe dispiaciuto infatti utilizzare sempre Mantis!

Le modalità disponibili inizialmente sono nove e riprendono le varianti classiche della serie, come i deathmatch, cattura la bandiera, re della collina o palla fulminante, più qualche adattamento all'universo di Halo come Flood, che è una variante di Umani contro Zombie.

I tempi di caricamento delle partite sono stati notevolmente accorciati e il netcode sembra sufficientemente stabile e performante da garantire un buon feeling online. Bisognerà però aspettare che migliaia di giocatori contemporaneamente si riversino sui server di Halo 4 e comincino a stressare il gameplay, per comprendere definitivamente la bontà del prodotto 343 Industries, ma al momento, anche sotto questo profilo, il lavoro svolto sembra eccellente.

20 minuti di gameplay della campagna di di Halo 4. Attenzione agli spoiler!

Tornerà ovviamente anche la Fucina. Per chi non lo sapesse si tratta di un potente editor grazie al quale modificare ogni mappa presente nel gioco, da condividere con gli amici per folli match online. Molti probabilmente non lo sanno, ma parte del divertimento risiede anche nella possibilità di lavorare contemporaneamente alle proprie creazioni con gli amici, e sperimentare le esilaranti possibilità messe a disposizione dall'avere praticamente infinite catapulte e salti. Infine non può mancare Cinema, la modalità di gioco dove sarà possibile rivedere le proprie partite e pubblicarle sui vari canali di Halo 4.

"Halo 4 è un gioco convincente sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello artistico"

La serie Halo è sempre stata utilizzata da Microsoft anche come veicolo per mostrare le capacità tecniche delle sue console. Con l'arrivo di Xbox 360, Bungie, per rimanere fedele al suo stile fatto di livelli ampi e tanti oggetti in movimento, aveva dovuto rinunciare ad alcune finezze grafiche pur di avere un prodotto fluido anche in split-screen. Per molti utenti, però, questo fattore poneva gli ultimi episodi di Halo al di sotto degli standard dettati dai vari Gears of War. Con Halo 4, i 343 Industries sembrano voler riprendere il trono che spetta di diritto alla serie, proponendo un gioco convincente sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello artistico.

L'engine, una versione ampiamente rivista di quello utilizzato da Bungie, gira fluidamente a 30 frame per secondo, senza cali di prestazioni o artifici grafici a rovinare l'effetto ottico generale. Sono ancora presenti i microscatti durante i salvataggi, ma sono largamente compensati da una direzione artistica eccellente, che ha disegnato livelli spettacolari, studiati per concentrare l'attenzione dei giocatori su scorci mozzafiato, sia per i colori, sia per l'apparente ampiezza dell'orizzonte.

In Giochi di guerra troverete tutte le classiche modalità che hanno reso la serie amatissima anche su Xbox Live.

L'ottimo utilizzo delle fonti luminose e la nuova palette di colori, più accesa e contrastata, si sposano perfettamente con il nuovo stile dato dagli artisti a Halo, più maturo che in passato. Certo, i Grunt non possono perdere il loro aspetto goffo e il loro ruolo di carne da cannone, ma in questo quarto capitolo appaiono decisamente più massicci che in passato.

"L'ottimo utilizzo delle fonti luminose e la nuova palette di colori, si sposano con il nuovo stile dato dagli artisti a Halo"

Sotto il profilo del sonoro invece dobbiamo a malincuore sottolineare come si senta il passaggio di consegne da Martin O'Donnell e Michael Salvatori a Neil Davidge. Il compositore britannico non è riuscito, a nostro avviso, a creare qualcosa che possa confrontarsi con le produzioni passate. Buona parte della riconoscibilità e fascino di Halo passava, infatti, dalla colonna sonora e in Halo 4, sfortunatamente, il risultato non riesce a raggiungere le vette di eccellenza del passato. Rimane comunque un lavoro di eccellente livello, capace di sposarsi in maniera convincente con l'azione a schermo.

Buono invece il lavoro svolto in fase di doppiaggio. I professionisti italiani coinvolti sono di assoluto spessore, come l'immancabile Pietro Ubaldo/Barbossa, ma anche in questo caso le risorse e i talenti utilizzati per la versione originale sono difficilmente raggiungibili dall'adattamento nostrano.

Concludendo, non era facile ricevere un'eredità di questo tipo. La serie di Halo è una delle più amate dell'industria videoludica e Bungie è uno degli sviluppatori più talentuosi del settore. Nonostante questo, i 343 Industries hanno confezionato un gioco solidissimo, sotto alcuni aspetti come la direzione artistica e la capacità di ampliare a dismisura l'universo di Master Chief, persino superiore ai precedenti episodi.

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Halo 4 però non è perfetto, per via di un'IA meno brillante del solito e di una trama a volte un po' forzata, ma rimane uno dei migliori modi con i quali iniziare la nuova emozionante trilogia di Master Chief.

Se avevate paura per Halo dopo l'abbandono dei Bungie, non disperate: lo Spartan è davvero in buone mani.

9 / 10

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Halo 4

Xbox 360

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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