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Tokyo Game Show - parte 1

Le prime impressioni a caldo dalla fiera di Tokyo.

Una situazione anomala, soprattutto per un'azienda che storicamente in Giappone ha una forte base ma che, dopo il mezzo passo falso del 3DS, capisce che le cose stanno cambiando e pare voler correre ai ripari.

È evidente che la press conference sia stata un escamotage per distogliere l'attenzione del pubblico dalla PS Vita, e pare di rivivere la stessa guerra di comunicati a cui assistemmo quindici anni orsono quando si diceva che il Nintendo 64 era più potente di una PlayStation. Il seguito della storia lo conosciamo tutti...

Non si creda però a una 'Grande N' in crisi, anzi. Se si guarda alla storia della casa di Kyoto non si può non pensare che, così come venne scalzata dal mercato degli arcade nel 1983 da Sega e Namco, Nintendo ha sempre saputo reagire investendo con arguzia là dove altri fallivano. Un esempio su tutti fu il suo Famicom, che risollevò da zero l'intero settore delle console nella metà degli anni '80 a seguito del crollo dell'Atari.

Se Sony riuscisse a detronizzare nel 2012 il 3DS, per Nintendo sarebbe certo un duro colpo ma dubito che Iwata & soci non troveranno una nuova strada per avere in futuro lauti guadagni come oggi (anzi, sicuramente ci staranno già pensando).

Basta guardare il fenomeno dei Pokémon e il relativo merchandise, di cui sono proprietari esclusivi, per capire nel dettaglio cosa intendo.

Sempre restando in tema, non si può non menzionare lo stand di Microsoft, quest'anno una vera e propria roccaforte, un bunker inespugnabile lontano dagli altri, dove avere una minima indiscrezione sull'erede della Xbox 360 è veramente impresa ardua (e sia chiaro, non è che avessimo troppe speranze al riguardo).

È lampante che per il giapponese si tratti di un argomento secondario, ma per noi Occidentali il discorso è ben diverso!

Steve Ballmer, lo sappiamo tutti, sta preparando una nuova bestia per non perdere la sua posizione dominante nel mercato, ottenuta in anni di dura lotta con Sony contro la quale ha rivaleggiato con tutti i mezzi, soprattutto l'online, dove è oggettivamente in vantaggio (e gli Anonymous con l' attacco al PSN lo hanno reso ancora più evidente).

Questo lo si capisce girando per lo stand: tutti a bocca cucita, nessuna anticipazione, solo qualche sorriso per ciò che ci attende il prossimo anno. Se quindi c'è un'azienda sulla quale bisogna tenere gli occhi puntati nel 2012, è proprio la casa di Redmond.

Un titolo di gran richiamo del quale non si può non parlare quest'anno è Ninja Gaiden 3. Bello è dir poco e se amate questa serie, e se avete finito il Sigma 2 e raccolto tutti i teschi nei vari livelli, questo è il titolo che fa per voi. Adrenalinico, spettacolare e graficamente all'altezza delle aspettative, il Team Ninja ancora una volta ci sorprende regalandoci un altro bel sequel di una saga che più va avanti e più esalta (un caso più unico che raro). Merito anche dell'introduzione dei nuovi elementi stealth, che non rovineranno l'azione frenetica a cui siamo abituati. In uscita per PS3, nel primo trimestre 2012.

Il trailer di Ninja Gaiden 3.

Come nota di colore, vi segnalo che parlando con un otaku che mi vedeva giocare esaltato, mi è stato fatto presente che in Giappone, Ryu Hayabusa è considerato il solito stereotipo del ninja visto dagli Occidentali, vuoi per i troppi muscoli, vuoi per gli occhi verdi. Insomma, curiosamente un gioco per noi dai forti connotati orientali, in patria è visto come un'americanata.