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Pro Evolution Soccer 2011

A viso aperto…

I cambiamenti sono facili da promettere ma molto più difficili da portare a termine. In genere,

Ci vengono mostrati filmati di PES 2010 seguiti da quelli della versione di quest'anno, con l'intento di evidenziare le differenze e i miglioramenti. La difesa, sottolinea Seabass, “è cambiata drasticamente”. L'uso dello scatto, per accorciare le distanze con l'avversario e pressarlo, è stato sostituito da un sistema a tre varianti basato sul tasto X (in Giappone gira tutto su PS3, naturalmente) e sulla direzione premuta.

Tenendo premuto X mentre si muove lo stick verso la propria porta si rimane in attesa, con un'opzione passiva che complica la vita all'attaccante che vuole saltarci. La seconda variante richiede la pressione prolungata del tasto X, senza alcun intervento da parte dello stick. Questo comando farà fermare il proprio giocatore e, se il tempismo è giusto, arresterà l'avanzata dell'avversario col pallone.

Muovendo lo stick in avanti tenendo premuto X, infine, ci si esibisce in uno sforzo più aggressivo per conquistare la palla. Non si tratta di una cosa totalmente estranea a PES ma presenta rischi più concreti, dichiara Seabass. Se l'attaccante anticipa il movimento del difensore, può passare in scioltezza.

La fisicità, inoltre, assume un ruolo ben più importante sul campo, allo scopo di spingere i giocatori a tenere maggiormente in considerazione gli attributi dei calciatori che controllano e a valutare di volta in volta la tattica migliore. L'essenza di PES 2011, per Seabass, si trova in questi duelli uno contro uno. Si tratta della caratteristica che, a suo modo di vedere, distingue l'esperienza da quella del diretto rivale.

“FIFA è probabilmente più semplice perché i programmatori hanno usato un bilanciamento generale del gameplay come facevamo noi in passato, ma le basi del calcio sono i duelli uno contro uno, del portatore di palla contro il difensore”, spiega. “Se si vuole andare davvero in profondità, e noi lo vogliamo, bisogna dare un sapore più realistico basato su questi fondamentali del calcio”.

Tutto questo ha delle ripercussioni anche sull'attacco, con un sistema di finte completamente rivisto. I trick possono essere ancora eseguiti manualmente usando combinazioni di stick e pulsanti, ma c'è anche la nuova possibilità di concatenarli fra loro in varie combo.

“Ho sempre pensato che sia in PES che in FIFA le finte venissero usate solo per esibizionismo”, dice Seabass. “Quello che voglio fare con PES 2011 è rendere questi movimenti utili per il giocatore. Non voglio rendere i controlli super-difficili. In PES 2011 voglio che l'utente sia in grado di eseguire questi movimenti con facilità. Al tempo stesso, l'abuso delle finte comporterà un rischio elevato. Sarà tutto molto più divertente, una volta combinato con la difesa che vi ho descritto poco fa”.

Le finte, quindi, funzionano tenendo premuto L1 e usando lo stick destro, con approcci diversi associati all'alto, al basso, alla destra e alla sinistra. Ad accompagnare il tutto c'è un sistema di animazioni completamente rivisto, comprendente, stando alle parole di Konami, circa 1000 nuovi movimenti (paragonabili a più di 100 ore di motion capture).

In risposta alle critiche relative al “controllo a 360 gradi” dell'ultima edizione, che in realtà non andava oltre le 16 direzioni, Seabass mostra i miglioramenti attraverso un video di Messi nel 2010 confrontato con uno del campione argentino in questa edizione.