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Shift 2: Unleashed

Realismo allo stato puro?

Tra questi spiccano senz'altro gli Eventi Derapata, la cui difficoltà, a fronte di una realtà di guida più simulativa di quanto non fosse quella offerta da Shift, è cresciuta sensibilmente rispetto al passato.

Padroneggiare le dinamiche di drifting richiederà infatti un po' più di impegno rispetto al passato, specie nel caso in cui si decida di giocare con il pad della PS3, i cui grilletti complicano non poco le cose e proprio per questo motivo, prima di poter accedere ad una qualsiasi gara di questa tipologia, dovrete necessariamente affrontare tre fasi di allenamento.

Al di là di tutto a non convincere particolarmente (almeno il sottoscritto) è il sistema di danni, eccezion fatta per le gomme che, in molti eventi derapata, potrebbero scoppiarvi proprio sul più bello a causa di un'eccessiva usura. Dopo aver superato abbondantemente le 15 ore di gioco l'impressione è che i danni siano, per la stragrande maggioranza dei casi, troppo precalcolati e che non riescano dunque a rispecchiare l'entità degli incidenti in maniera davvero dinamica e dunque realistica.

Il sistema di personalizzazione non limiterà in alcun modo la vostra fantasia.

Come molti di voi avranno senz'altro intuito sto chiaramente cercando il pelo nell'uovo, ma per un franchise così ambizioso nulla può passare davvero inosservato. Tralasciando i danni più marginali, è tuttavia necessario sottolineare come la prospettiva su questo particolare argomento cambi radicalmente nel caso in cui la propria auto dovesse cappottarsi.

In tali frangenti, esaltati da inquadrature fuori campo volte a rappresentare al meglio la gravità della situazione, la vostra auto si distruggerà in più parti, perdendo addirittura una o più ruote e lasciandovi così di fronte ad una difficile scelta: arrancare fino al traguardo o ricominciare la gara, sperando di avere più fortuna.

Le stesse accuse, se di accuse si vuol parlare, non possono fortunatamente essere mosse al sistema delle collisioni, apparso preciso e soprattutto realistico, anche sotto il profilo del sonoro, per tutto il corso della mia analisi. Proprio come nel mondo reale, impattare contro un'altra auto di proposito potrebbe infatti tradursi non solo in un fuoripista del vostro bersaglio di turno ma, in certe condizioni anche il vostro... insomma, occhio!

Attraverso l'Autolog vi saranno sempre suggerite le gare più adatte alla vostra auto attuale.

Ampio spazio è poi dedicato al multiplayer, con un comparto online di ottima fattura, in grado di estendere ulteriormente la già notevole durata dell'esperienza. Attraverso una lunga serie di modalità, dalle classiche gare alle sfide a tempo, passando per i duelli fra piloti, il titolo è infatti in grado di soddisfare le aspettative e i gusti di qualsiasi videogiocatore, fornendo costanti stimoli anche ai più esperti del genere.

Quest'ultimi, oltre alle modalità sopracitate, avranno infatti l'opportunità di mettersi alla prova affrontando anche il Campionato Duello, una competizione a eliminazione diretta suddivisa in 6 fasi in cui, affrontando avversari del tutto casuali in avvincenti sfide 1 vs. 1, si ha come obiettivo quello di conquistare (e magari vincere) la finale del suddetto campionato.

Lo svolgimento della modalità è a dir poco spietato: ogni vittoria determina un passaggio al round successivo mentre un'eventuale sconfitta riporta al round di qualificazione ma sarà proprio questa sua caratteristica a renderlo un vero must per tutti gli aspiranti piloti di corsa.

Un giro veloce a Laguna Seca nell'abitacolo insieme al guidatore professionista Tommy Milner.