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ASUS - XTION - review

Anche il PC ha il suo Kinect.

Quello dei sensori di movimento è chiaramente un mercato che già da qualche tempo ha svelato parte del suo potenziale per quanto riguarda le console. Stiamo parlando ovviamente di Kinect, Move e del Wiimote di Nintendo che tra dance game, titoli sportivi, fitness e quant'altro, hanno sicuramente contribuito a portare i videogiochi nelle case di chi non ha mai preso un joypad in mano e dare un'altra dimensione al genere dei party game.

In molti si sono chiesti se questo genere di periferiche avrebbe potuto avere successo anche su PC visto le infinite possibilità d'interazione non solo per quanto riguarda il gioco ma anche le applicazioni di tutti i giorni. I più smanettoni tra voi ricorderanno come, previo adattamento di driver autocompilati, alcuni appassionati fossero riusciti ad adattare il Kinect di Microsoft a un normale PC, dimostrando l'effettiva compatibilità di Windows con questa periferica. I capoccioni di Redmond fecero però orecchie da mercante, ma fortunatamente qualcuno la pensa in modo diverso e vede nel mercato dei sensori di movimento delle prospettive anche per i normali PC casalinghi.

Ecco Xtion in tutto il suo splendore: da dove Asus ha preso l'ispirazione è piuttosto evidente.

Quel qualcuno è Asus: l'azienda taiwanese ha infatti realizzato Xtion, il primo sensore di movimento full-body per PC basato sul rilevamento dei movimenti completamente compatibile con piattaforma Windows. Si tratta di una periferica che, come avrete sicuramente già notato dalle foto, ha molto a che spartire con l'estetica di Kinect e le sue funzionalità. Essendo dotato di due telecamere può percepire i movimenti del corpo umano lungo tutti gli assi, nei gesti delle braccia o anche nell'interezza della figura di gambe e braccia.

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"L'Xtion non è dotato di microfono che gli faccia fare da webcam e soprattutto è statico."

Insomma, si tratta di un clone fatto e finito di Kinect di cui condivide anche le modalità operative: occorre trovarsi tra un minimo di un metro e un massimo di cinque per poterlo sfruttare al meglio. Nonostante le somiglianze, non si tratta però di due prodotti perfettamente identici: l'Xtion non è dotato di microfono che gli faccia fare da webcam e soprattutto è statico, non dispone infatti di un perno motorizzato che segue lo spostamento dell'utente con oscillazioni verticali e orizzontali.

L'installazione è comunque facile e abbastanza veloce: basta collegare il dispositivo tramite una qualsiasi porta USB 2.0, installare i driver e la suite di programmi a corredo e siete pronti ad agitarvi davanti allo schermo. Non appena terminata l'installazione viene infatti proposto all'utente un tutorial esplicativo piuttosto semplice da portare a termine che spiega il funzionamento di base di Xtion con applicazioni e giochi. Per quanto riguarda la interazione con il proprio desktop le funzionalità gestuali implementate sono essenzialmente tre: il tocco per selezionare un elemento, il trascinamento per sfogliare pagine o spostare elementi e la spinta per "entrare" nei menu.

Il bundle degli applicativi permette di pilotare con mano molte applicazioni e siti di uso comune. Il browser integrato funziona piuttosto bene, per quanto serva una certa pratica, soprattutto nella digitazione.
Basta collegare il dispositivo tramite una qualsiasi porta USB 2.0, installare i driver e la suite di programmi a corredo e siete pronti ad agitarvi davanti allo schermo.

Per sperimentarlo abbiamo usato subito alcuni dei software forniti a corredo e in questo senso bisogna dire che ci siamo trovati subito piuttosto bene: nella suite integrata è presente ad esempio un browser appositamente pensato per Xtion con il quale gli utenti possono digitare testi tramite la tastiera virtuale e gestire la navigazione web con la semplice gestualità.

"Bastano pochi minuti per farci la mano e trovarsi a navigare su internet con la stessa disinvoltura con cui Tom Cruise interpretava gli indizi dei precog in Minority Report."

Il primo impatto con queste funzionalità obbliga a un minimo di apprendistato, ma bastano pochi minuti per farci la mano e trovarsi a navigare su internet con la stessa disinvoltura con cui Tom Cruise interpretava gli indizi dei precog in Minority Report. La stessa cosa vale per le altre applicazioni contenute nel bundle, anche se l'utilità varia nettamente a seconda del programma: molto carino è il gestore di foto Flickr e interessante è anche il middleware per navigare su Facebook con l'uso delle man, ma anche Youtube è stato fatto oggetto di un apposito plug-in.

Insomma la prima impressione è stata sicuramente positiva perché finalmente è possibile guardare ai contenuti del proprio PC in un'ottica diversa dal classico utilizzo via mouse: non ci sono tuttavia altrettanti dubbi sul fatto che un buon mouse e un utente allenato rimangano nettamente più precisi e veloci nell'eseguire determinate operazioni, soprattutto quanto riguarda l'operatività prolungata. Muovere le braccia per lunghi periodi, soprattutto d'estate, non è sicuramente il massimo del comfort ed è impensabile pensare di usare il sensore come alternativa permanente a mouse e tastiera per chi vuole interagire con il PC a una certa velocità.

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Insieme a driver e software dedicati è presente anche un bundle di tre giochi che permettono di sperimentare le capacità del sensore in un contesto ludico. Il primo che abbiamo provato è stato DanceWall: si tratta di una variante dei classici dance game in cui occorre toccare oggetti che ci vengono lanciati contro per accumulare punti o evitarne altri come barriere o muri. Classico divertimento da party game insomma, visto che si possono organizzare delle competizioni a punti con gli amici.

"Insieme a driver e software dedicati è presente anche un bundle di tre giochi che permettono di sperimentare le capacità del sensore in un contesto ludico."

Piacevole è anche il gioco di corsa Beatbooster, anch'esso casual: a cavallo di una sorta di razzo, occorre attraversare a tutta velocità scenari multicolorati accelerando, frenando, saltando e sporgendosi a destra e a sinistra come in altri titoli simili su console. Nel trittico non poteva mancare anche MayaFit, classico programma di fitness personalizzato che ben si sposa che le opportunità di movimento offerte da una periferica di questo genere. Per quanto siano discretamente ben fatti, tutti e tre questi titoli non hanno sicuramente la complessità e profondità di altri prodotti commerciali visti negli ultimi due anni su console, ma sicuramente assolvono molto bene al loro compito dimostrativo di Kinect e, ovviamente con le sue funzionalità.

Dance Wall è carino, ma dal punto di vista dei contenuti e della complessità la concorrenza è su un altro livello.
L'elemento naturale di Xtion è sicuramente il salotto: Asus ha realizzato WAVI, una periferica che permette di collegare in wireless il PC alla TV.

Quindi, perché non correre subito ad acquistare Xtion se il funzionamento è garantito e il divertimento anche? Semplicemente perché una periferica così complessa non si collega come un mouse o una tastiera: per farla funzionare con altri titoli occorre un lavoro di adattamento particolare su ogni videogioco già esistente che permetta di renderla fruibile. Ad oggi solo un pugno di giochi già sul mercato la supportano ovvero Virtual Tennis 4, Street Fighter 4, Need for Speed: Hot Pursuit di EA, Angry Birds e Fruit Ninja. Di questa selezione siamo riusciti a provarne un paio con alterne fortune: Fruit Ninja è stato perfetto (e divertentissimo) mentre Need for Speed è stato un vero disastro confermandosi praticamente ingiocabile: Virtual Tennis 4 poi non sempre rilevava i nostri colpi a conferma di come l'adattamento fosse lontano dall'essere perfettamente rifinito.

È quindi chiaro che per supportare correttamente una periferica del genere o il gioco viene sviluppato appositamente per essa o la conversione deve essere fatta con tutti i crismi del caso. Questo sarà il punto cruciale per definire il successo o meno di Xtion. Si tratta di un dispositivo sicuramente valido dal punto di vista tecnico (per quanto non al livello di Kinect) ma con ancora tutto da dimostrare sul fronte della disponibilità software di terze parti: al momento manca un catalogo in grado di giustificarne l'acquisto e per questo motivo il suo futuro è ancora tutto da costruire. A questo proposito Asus ha preparato un apposito store che in futuro dovrà ospitare tutte le applicazioni e i giochi ad esso dedicati ma che per il momento non offre molti spunti d'interesse.

"Per funzionare correttamente, il sensore dev'essere posizionato ad almeno ottanta centimetri (meglio un metro) dall'utente."

A questa considerazione commerciale se ne aggiunge un'altra di natura pratica: per funzionare correttamente, il sensore dev'essere posizionato ad almeno ottanta centimetri (meglio un metro) dall'utente; com'è facile intuire, occorre rimanere a una certa distanza dal proprio computer impedendoci di usare anche mouse e tastiera e questo finisce per confinarne l'uso al salotto, esattamente come le periferiche della concorrenza. Asus è conscia di questo e infatti ha realizzato una periferica perfettamente compatibile con Xtion chiamata WAVI che permette connettere il proprio PC via radio sulla TV in modalità audio/video HDMI di cui potete vedere qui sotto un video dimostrativo.

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Si tratta di un'idea intelligente ma anche costosa visto che il prezzo di listino dello Xtion si aggira su 150 euro che, almeno per ora, non giustificano pienamente l'acquisto. A questi, se non volete o potete portare il PC sotto il televisore, ne dovreste aggiungere almeno altri 170 per WAVI: un doppio acquisto improbabile, soprattutto pensando al fatto che, se avete il pallino per i motion game, per la stessa cifra (anche meno) vi portate a casa console e sensori della concorrenza.

Per questo motivo, non ci resta che rimandare a settembre (del 2013 però) questo Xtion di Asus con un sei politico nell'attesa di rendersi conto se questo genere di periferiche avrà un futuro sui computer casalinghi: le potenzialità sono evidenti tanto quanto le perplessità di natura commerciale e mai come in questo caso un acquisto affrettato potrebbe mettervi nella condizione di comprare un hardware interessante ma senza reali garanzie di un supporto reale negli anni a venire.

6 / 10