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Football Manager 2022 Recensione: Anno nuovo, stessa panchina

L'anno calcistico manageriale per antonomasia è già cominciato.

Per gli irriducibili amanti del calcio, del dettaglio, della ricerca, della simulazione, novembre è un mese soave.

Football Manager è punto di riferimento assoluto per quanto concerne le riproposizioni virtuali del mondo del pallone. Un'epopea quasi ventennale, che certifica un sodalizio romantico fra Sports Interactive ed una community attiva, appassionata e numerosa.

Dalle ceneri della licenza di Championship Manager (in Italia conosciuto con il nome di Scudetto), i fratelli Collyer hanno dato il là ad un franchise che si è reso capace di un'impresa quasi fantascientifica: rompere la barriera tra realtà e finzione. Allenatori virtuali si sono seduti su panchine reali, dando enorme lustro all'enciclopedico lavoro del team inglese e alle potenzialità non squisitamente ricreative del videogioco come medium.

Con Football Manager 2022 la serie mette nel mirino un ulteriore step verso un perfezionamento che diventa sempre più difficile da inquadrare. La mastodontica accuratezza che accompagna l'esperienza ormai da diversi capitoli rende difficile il compito di alzare il livello di anno in anno, con aggiunte sempre graziose e perfezionamenti costanti, ma perlopiù marginali.

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La sensazione di trovarsi di fronte ad un mero upgrade del database si è fatta gradualmente più viva e Football Manager 2022 presenta appena una manciata di novità tangibili rispetto all'edizione precedente, che si accompagnano ad un altro passettino - piccolo, ma piccolo piccolo - verso quell'ammodernamento estetico che rappresenta a conti fatti forse l'unico, vero margine di crescita della produzione.

La prima - e probabilmente più sostanziosa - novità di quest'anno è l'introduzione del Centro Dati. Si tratta di una nuova sezione del menu di gioco che accoglie un restyling e un'implementazione consistente dei prospetti analitici. Da qui avrete accesso agevolmente a numerosi aspetti statistici sulle prestazioni della vostra squadra, delle squadre avversarie e dei singoli calciatori. Potete chiedere agli analisti di fornirvi costantemente un aggiornamento sulla qualità del palleggio, sull'efficacia nei contrasti, negli scontri aerei, sulla precisione offensiva e diversi altri.

I grafici realizzati in supporto sono sfiziosi e discretamente funzionali, così come è discretamente funzionale l'attenzione tutta riposta nella sezione, soprattutto in ottica di verifica della buona applicazione di uno stile tattico e di gioco peculiari. Qualche giorno prima di ogni incontro lo staff vi mostrerà un quadro interessante con le attitudini degli avversari di turno, dal numero di passaggi alla pericolosità offensiva e con tanto di focus sugli interpreti chiave. I rapporti, naturalmente, possono essere personalizzati in funzione degli aspetti che di volta in volta si vogliono mettere in luce, chiedendo ai match analyst di creare delle infografiche personalizzate.

Il Centro Dati fornisce una cospicua rosa di statistiche, utili a monitorare l'applicazione della squadra sotto molteplici punti di vista. Sfiziose le grafiche.

La seconda novità di un certo rilievo è l'introduzione degli staff meeting, ossia delle riunioni programmate con i membri dello staff tecnico che potete decidere di svolgere con una frequenza settimanale, bisettimanale, mensile o nulla. In queste sessioni troviamo una serie di suggerimenti di natura tecnica circa i calciatori del team che ci vengono forniti direttamente dai collaboratori che abbiamo selezionato (o fatto selezionare all'IA).

Suggerimenti sull'allenamento individuale, consigli tattici sullo schieramento in campo, nuovi membri con cui poter migliorare lo staff qualora avessimo dei posti vacanti, e ancora informazioni sul sostegno e sull'atmosfera dello spogliatoio. Anche qui, si tratta indubbiamente di un'aggiunta funzionale e sfiziosa, anche se di nuovo non c'è concretamente molto. È uno strumento in più per il giocatore che vuole essere guidato, e certamente è un'aggiunta utile a snellire la capillarità importante delle singole azioni.

Una rispolverata è stata data, poi, anche al mercato, concentrandosi molto sulla sua finestra di chiusura. C'è ora una deadline temporale meglio scandita, una nuova interfaccia che pone maggiormente all'attenzione i movimenti e le occasioni delle ultime ore, con gli agenti che cercheranno di piazzare i loro assistiti ancora senza contratto da qualche parte, facendosi avanti.

Durante gli staff meetings, i collaboratori tecnici vi forniranno suggerimenti su diversi aspetti di natura tecnica. Al termine della riunione le azioni di follow up programmate verranno raggruppate in una sola email.

Carina la possibilità di sondare il terreno prima di un acquisto facendo una chiacchierata con il procuratore, che vi saprà dare un quadro generale sulle possibilità di concludere un trasferimento con le possibili richieste del club e del suo assistito. Abbiamo riscontrato - e lo segnaliamo con immenso piacere - un'attitudine sempre più verosimile negli avvicendamenti dei giocatori fra i vari team. I trasferimenti ci sono parsi realistici e ponderati, un pelino più che in passato.

Non resta molto da segnalare e le differenze rispetto al capitolo precedente si esauriscono sostanzialmente qui. Possiamo raccontarvi del restyling visivo di qualche sezione come quella destinata ai resoconti degli osservatori, o delle leggere implementazioni in termini di animazioni del match engine. Sì, non dispiace affatto scorgere i movimenti delle braccia dei calciatori o vedere un impatto più rifinito dell'IA sui movimenti di squadra in campo (nelle azioni corali di pressing su tutte).

La sensazione è che sotto questo aspetto, vale a dire quello della resa dei match in 3D, i margini di miglioramento siano ancora sostanziali, e come si diceva restano probabilmente davvero gli unici. Vedremo se prima o poi SEGA e Sports Interactive decideranno di investire con maggior decisione in questo senso, magari con nuovi modelli ed asset, assottigliando la resa stilizzata e portando anche in campo una sensazione di maggior realismo.

La gestione delle ultime ore di mercato è mutata, con una nuova interfaccia che ora aiuta maggiormente ad individuare i possibili colpi e i calciatori in cerca di una nuova maglia.

Football Manager 2022 segue la via maestra del brand, ripescando e ampliando marginalmente l'offerta eccezionale che offre da anni: quella che gli è valsa lo scettro di manageriale calcistico - e non solo - per antonomasia, capace di sbaragliare con la sua immensa portata anche solo l'idea di una concorrenza (pace all'anima di FIFA Manager e di chi lo ricorda).

Si fa altresì sempre più viva di anno in anno la sensazione che presto incomberà il bisogno di novità, di una stoccata di fioretto che possa scacciare l'ombra dello scialbo aggiornamento annuale del database. Lavorare sul match engine in maniera più decisa potrebbe essere l'idea vincente. Vi ricordiamo che Football Manager 2022 arriverà anche sulle console di casa Xbox, e sarà incluso nel catalogo del Game Pass sin dal giorno del lancio, il prossimo 9 novembre.

7 / 10