Rolando

Oltre al principe, un simpaticone pieno zeppo di risorse, c'è anche il re dormiglione, un rolando grosso il doppio degli altri e che ha bisogno di due rolando per essere portato a spasso: uno che lo spinge e uno che ne ferma il movimento. Il numero di rolando che sono di volta in volta coinvolti (scusate il gioco di parole...) è variabile ma ricordate che sono come i marines: non lasciano indietro proprio nessuno. In qualsiasi momento doveste aver bisogno di qualcuno rimasto in disparte: potrete selezionare l'iconcina che lo identifica e la telecamera si riposizionerà immediatamente permettendovi di spostarlo.

I livelli si fanno rapidamente più elaborati e comprendono anche delle simpatiche bombe, utili per far saltare in aria parti dell'ambientazione che bloccano il passaggio. Le opzioni dipsonibili per superare questi problemi sono però diverse: potrete, ad esempio, far rimbalzare un rolando contro la parete che desiderate abbattere (occhio, però: solo quelle crepate potranno crollare). Ci sono porte che possono essere controllate da interruttori, puleggie e altri accrocchi che potrete comandare con il semplice tocco delle vostre dita, come ponti, catapulte, tappeti elastici, piattaforme, ventilatori e molto altro ancora che faciliterà il passaggio dei rolando.

Non è che si tratti di congegni inediti, ma ciò che rende unico Rolando è la maniera nella quale sono posizionati e composti, per non parlare delle relazioni tra loro. La combinazione di rolando multipli e della familiare architettura platform, sono superbamente completate dalla divertente costruzione dei livelli e HandCircus ha aggiunto molte idee personali e vincenti per cambiare, di tanto in tanto, il ritmo di gioco. I livelli bonus vi consentiranno di ruotare di 360 gradi l'intero ambiente per controllare il solo re attraverso i labirinti, mentre altri livelli vi vedranno alle prese con il principe, il cui cammino dovrà essere indirizzato ponendo ostacoli che ne devino il percorso..

Tristemente, bisogna notare che se nei primi livelli il gameplay si affida a scelte strategiche interessanti, nei livelli più avanzati preme sull'acceleratore in modo esagerato risultando in un level design intricato e compresso, dove il saltare diventa impreciso a causa di un'errata lettura del touchscreen, costringendo a ripetizioni infinite della stessa mossa. La soluzione è quindi una sola e cioè quella di spostare i rolando uno per uno. Giunti alla fine del gioco, inoltre, non c'è molto da riprovare, a meno che non siate tentati dai vari time attack o dalla collezione di gemme. Avendo preso così tanta ispirazione dalla grafica di LocoRoco, HandCircus potrebbe aver destinato un po' del suo tempo allo studio del sistema di ricompense e dei minigiochi che rendono la seconda uscita per PSP un piccolo gioiello.