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Dr. Mario: Miracle Cure - recensione

Nintendo Medical Division.

Prima, molto prima che il mondo venisse invaso da gemme scintillanti e caramelle esplosive, esisteva un puzzle game griffato Nintendo che, guarda un po', aveva come protagonista l'onnipresente Mario. In una delle sue tante pause dalla professione di idraulico, il baffuto piccoletto si dilettava nello sterminare germi e virus con pilloline di vario colore. Neanche a dirlo... diventò un classico!

Alla fine del 2013 (inizio 2014 per noi europei) arrivò Dr. Luigi, titolo che ricalcava la formula del predecessore aggiungendo elementi di gameplay che ne esaltarono ulteriormente la giocabilità. Ora, a distanza di 25 anni esatti dal debutto dell'originale, i due luminari della medicina hanno deciso di unire le forze. Lo studio medico riapre e il risultato finale è un titolo che miscela con sapienza il meglio dei due giochi precedenti e alcune interessanti novità.

La “cura miracolosa” a cui si riferisce il titolo è rappresentata da alcuni power-up che si possono attivare riempendo un indicatore su schermo.

Per chi non avesse mai avuto occasione di giocare con uno dei titoli precedenti, Dr. Mario propone una giocabilità che si avvicina a quella di sua maestà Tetris. La baffuta mascotte Nintendo, o il suo simpatico fratellone, getteranno all'interno di una provetta (che funge da campo di gioco) delle pillole di varia forma che il giocatore dovrà sistemare nel modo più appropriato per eliminare i virus che si trovano sullo schermo.

Ogni pillola è formata da due elementi che vanno affiancati alle malefiche infezioni in modo da formare un set di almeno quattro pezzi. Una volta raggiunto questo obiettivo, l'intera linea o colonna verrà eliminata portando con se i relativi virus "incastrati" dalla cura. Il gioco ha termine, come potete facilmente immaginare, quando si arriva alla fine dello schermo.

Come sempre accade in questo genere di giochi, metterci mano in prima persona risulta molto più semplice rispetto al doverne descrivere le meccaniche... e con Dr. Mario Miracle Cure questa regola vale forse anche più che in altri casi. Trattasi infatti di uno di quei giochi capaci di succhiare via ore della vostra vita senza che neanche ve ne accorgiate... per questo vi sconsiglio di giocarci quando avete un appuntamento imminente o, peggio, quando siete seduti in bagno.

Il gioco in questione è diviso in tre modalità distinte, che racchiudono diverse combinazioni del gameplay visto nelle due precedenti uscite. La più semplice è in tutto e per tutto una copia del Dr. Mario originale, con le stesse regole. Le altre due derivano dal secondo capitolo uscito su WiiWare e prevedono che il vostro 3DS venga tenuto in verticale, stile libro.

Mentre nella prima si muovono le pillole con i pulsanti, nella modalità Stermina Virus dovrete usare il touch screen per andare avanti, mentre in quella chiamata Dr. Luigi le stesse avranno una forma diversa (ad L) e scenderanno a coppie.

Ognuna di queste modalità può poi essere affrontata in due versioni: Laboratorio Cure Speciali e Senza Ricetta. Partiamo dalla prima, che è a sua volta suddivisa in tre sezioni: Allievi, Primari e Tirocinio. Ognuna di esse propone una serie di livelli di difficoltà crescente, i primi utili ad apprendere le regole di base, gli altri a mettere alla prova la vostra abilità.

Il multiplayer del gioco supporta anche le classifiche mondiali, che già a poche ore dall'uscita erano piene di dottori virtuali che si davano battaglia a colpi di pillole.

La difficoltà si innalzerà ben presto non solo per l'aumentare progressivo della velocità, ma anche per il posizionamento più ostico dei virus e per l'entrata in gioco di pezzi differenti come le Anticapsule RGB o i blister di colori diversi lanciati da Luigi. La sfida sarà man mano più impegnativa, ma lo stile Nintendo si distingue anche in questo... non si arriva mai alla frustrazione e si ha sempre voglia di un'ultimo tentativo.

Nell'opzione Senza Ricetta è possibile invece scegliere una serie di regole per personalizzare le partite. È possibile scegliere la quantità di virus di partenza o attivare o meno la modalità "Senza Fine" che fa apparire virus senza soluzione di continuità... in pratica una modalità Survival in stile Dr. Mario. È anche possibile sfidare la CPU in una contesa all'ultima capsula, ma fortunatamente questa non è l'unica opzione di sfida offerta dal gioco.

Il multiplayer di Miracle Cure prevede sfide online via Nintendo Network, e posso dirvi che già nei primi giorni di uscita del gioco erano presenti in rete alcuni mostri sacri, quasi inaffrontabili. Nel caso preferiste una sfida "in famiglia", l'opzione Partita Locale consente di combattere contro altri giocatori nei paraggi o allearsi con loro per formare una squadra.

Insomma, di cose da fare ce ne sono e la semplicità storica della formula di gioco potrebbe far sì che Dr. Mario Miracle Cure rimanga a girare nelle vostre console 3DS per mesi. D'altro canto, se non avete mai apprezzato la serie, questa sorta di "best of" non farà molto per convincervi a cambiare idea.

8 / 10