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Dungeon Siege III

Rich Taylor a ruota libera.

EurogamerSi dice che Dungeon Siege III potrà contare su un equipaggiamento di oltre 15.000 oggetti: è vero?
Rich Taylor

È vero ma la stessa cosa vale per tutti gli action-RPG che hanno un sistema procedurale di generazione. Non c'è una persona che ha progettato a tavolino tutte le 15.000 possibili componenti dell'equipaggiamento. C'è un sistema che genera tutto ciò con una tonnellata di combinazioni e un sacco di variabili per il loot, così che i giocatori possano quasi sempre trovare un oggetto che migliori le statistiche a cui sono più interessati.

Ovviamente, vista la presenza di più personaggi, ci sono equipaggiamenti che possono essere usati solo da una determinata classe, oltre ai classici tier che ne identificano la qualità. Come spesso accade, dopo aver ucciso un mostro potreste essere così fortunati da trovare un oggetto un po' più forte di quelli che trovereste normalmente in quella zona.

Quindi l'equipaggiamento disponibile è un misto di oggetti creati a mano e di altri casuali. I primi sono più belli, più particolari, e sono la ricompensa per l'uccisione di un boss, per aver completato una quest o per aver trovato un forziere segreto, mentre i secondi si trovano nei mostri che eliminate durante le vostre avventure. A volte vi saranno utili, altre li venderete senza pensarci due volte.

EurogamerIl gioco è multipiattaforma: in che modo differirà la versione PC da quelle console?
Rich Taylor

Ci sono alcuni aspetti del gioco che sono distintivi della versione PC. Penso ad esempio al sistema di controllo, che su console è completamente diverso: con uno stick si controlla il giocatore mentre con l'altro si modifica la visuale, come in quasi tutti i titoli per console.

Su PC invece il giocatore si aspetta di muoversi cliccando in giro per la mappa e di attaccare i nemici cliccando su di essi, e sicuramente imposteremo i controlli in questo senso. L'interfaccia sarà più o meno la stessa: ovviamente il PC avrà texture con una risoluzione maggiore e potenzialità grafiche che siamo decisi a sfruttare.

EurogamerPuoi farci un esempio delle strategie che un gruppo di quattro giocatori dovrà adottare per uccidere un nemico particolarmente potente?
Rich Taylor

Questo è un problema dei giocatori e di quanto sono bravi con una determinata classe. Alcuni combattono dalla distanza, altri preferiscono gettarsi nella mischia, quindi, via via che si troveranno faccia a faccia con i vari boss, starà a loro trovare la tattica giusta.

Di solito chi combatte da lontano preferisce stare nelle retrovie ed evitare i proiettili che gli arrivano addosso, mentre i patiti del corpo a corpo si trovano in prima linea e cercano di mantenere l'attenzione dei boss focalizzata su sé stessi mentre lo riempiono di spadate. Starà quindi ai giocatori trovare il bandolo della matassa.

EurogamerIl paragone con Diablo III è inevitabile ma quanto è corretto?
Rich Taylor

La gente scoprirà che sono due giochi completamente diversi. Con Dungeon Siege il feeling sarà quello di un tipico RPG alla Obsidian; incontrerete personaggi che vi daranno quest, avrete dialoghi strutturati e sperimenterete l'influenza che le vostre azioni hanno sul party, così come accadeva già nei nostri titoli precedenti.

Quindi anche se abbiamo alcune meccaniche in comune con Diablo, come la generazione casuale degli oggetti, le somiglianze si fermano qui. A parte il fatto che sono due titoli dove si uccidono mostri e si raccolgono oggetti, non hanno molto in comune, e la gente se ne renderà conto quando il gioco sarà sugli scaffali.

Rich Taylor è il project editor di Dungeon Siege III presso Obsidian.