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F1 2010

Codemasters parte in pole position.

Ciò non significa imparare solo le curve ma anche i dossi, gli avvallamenti, le discese e i falsi piani e tutto quello che il team di sviluppo ha riprodotto con una cura e una perizia davvero invidiabile.

L'ormai famoso EGO Engine ha permesso a Codemasters di regalarci la più incredibile riproduzione grafica di questo sport che mente umana ricordi. Fatevi un favore (io l'ho fatto), e coinvolgete subito qualche amico facendogli fare qualche giro a Montecarlo, Monza, Singapore (in notturna) o qualsiasi altro tracciato di vostro gradimento. Dopo pochi secondi potrete permettervi di smettere di guardare la gara e perdervi nelle eccezionali visuali che questo gioco propone.

Il circuito del Principato in particolare (scusate ma sono proprio fissato) è stato riprodotto in ogni centimetro, con ogni albero e palazzo che trovereste facendo un sopralluogo a Montecarlo. Davvero mozzafiato, soprattutto perché tutta questa magnificenza non compromette assolutamente la qualità finale. Penso di aver visto un paio di rallentamenti solo durante la partenza, con oltre 20 vetture su schermo e pioggia battente sul circuito.

Vogliamo poi parlare dei modelli delle vetture? Praticamente perfetti e i danni che subiscono sono altrettanto realistici, sia nella loro resa estetica che in quella meccanica. Le macchine si deformano, si accartocciano e perdono pezzi in base al tipo di urto che hanno subito.

Ma una delle caratteristiche di questo F1 2010 di cui ero più curioso era il suo sistema meteorologico dinamico, sbandierato da Codemasters fin dal suo primo annuncio. Beh, anche da questo punto di vista... applausi. Per godervelo appieno vi consiglio di affrontare una gara a pieni giri: potrebbe capitarvi di effettuare la partenza con qualche nuvoletta all'orizzonte e di finirla sotto un diluvio universale.

Il Dynamic Weather System non è stato realizzato solo per dare un ulteriore tocco di classe al gioco. Ho provato sulla mia pelle (virtuale) la differenza tra un tracciato riscaldato dal sole durante le prove cronometrate del sabato e lo stesso battuto dalla pioggia nel corso della gara.

La temperatura dell'asfalto gioca un ruolo fondamentale, per non parlare di eventuali pozzanghere in pista. In casi come questi saper scegliere il set-up giusto può fare una garnde differenza. A tal proposito i maniaci del "car setting" possono stare tranquilli: in F1 2010 c'è una grande abbondanza di opzioni in questo senso. Forse non quante ne troveremo in GT5, ma avremo di che divertirci per cercare la messa a punto migliore.

Passando alle modalità di gioco, oltre alle consuete gare singole, time attack e sfide in multiplayer, al momento in cui scrivo ovviamente impossibile da provare per la mancanza di avversari in rete, era ovviamente scontata la presenza della modalità Carriera, che in questa versione 2010 può svilupparsi lungo 3, 5 o 7 anni di gare.

Queste possono essere affrontate per l'intera percorrenza reale o scegliendo una percentuale variabile dei giri, partendo come minimo dal 20%.