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Freaky - recensione

Mai fidarsi delle miti biondine...

Freaky comincia come la classica commedia teen/horror, con due coppiette di adolescenti variamente antipatici che obbligatoriamente finiscono vittima di un killer, che li ammazza con metodi di splatter talmente efferati da risultare spassosi.

Anche quando facciamo la conoscenza della protagonista, la 17enne Millie, siamo anche lì nel territorio tipico della commedia adolescenziale: lei, ben più che carina e chissà perché considerata una sfigata, vittima di una situazione famigliare in peggioramento con la mamma sulla strada dell'alcolismo e la sorella poliziotta, a esibire la sua maggiore durezza d'animo.

Come da manuale i suoi migliori amici sono un gay che dovrebbe riuscire simpatico e invece è il solito irritante cliché, e un'amica di colore, più matura e saggia. Nell'area si aggira un maniaco omicida, appena fuggito dal manicomio (ovviamente quello dell'incipit). Quando Millie subisce la sua aggressione viene però ferita con un coltello magico (trafugato a una vittima precedente), che provoca lo scambio dei due corpi.

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Così, il mattino dopo, il killer apre gli occhi nella rosea stanzetta di Millie, amorosamente accudito dalla madre, mentre specularmente Mille si sveglia nel corpo del maniaco, che abita un antro degno del serial killer che è. Il risveglio più spassoso è quello dell'uomo, una biondina che si sveglia dentro un omaccione intimidente.

Il Macellaio cerca di trarre vantaggio dal nuovo aspetto che gli permette di aggirarsi indisturbato in mezzo agli studenti, che così diventano sue facili prede. Intanto Millie cerca disparatamente aiuto ma, chiusa nel corpo del bruto, incontra comprensibili problemi ad essere anche solo ascoltata.

Mentre il killer sotto le sembianze di Millie, con un sacrosanto contrappasso, farà giustizia dei personaggi da cui la ragazza aveva subito soprusi (alla fine a pagare il fio delle proprie colpe saranno quelli che se lo meritano), pure Millie nel corpo di lui si prende le sue soddisfazioni.

Quando una mite ragazza passa dalla felpa al chiodo, c'è da pensarci...

E se è vero, come le dice il suo innamorato, che la forza viene da dentro e non dall'esterno, va detto che talvolta un esterno alto un metro e 96 può aiutare; e allo stesso modo la malvagità dell'assassino, chiusa però nel corpo di una ragazzina poco atletica, incontrerà qualche ostacolo.

La riuscita del film dipende soprattutto da Vince Vaughn, che riesce a fare "la ragazza" senza diventare una parodia gay, giocando spesso proprio con la sua fisicità (da ascoltare in originale perché Vaughn non eccede nemmeno nella recitazione). Kathryn Newton l'abbiamo vista in Halt and Catch Fire, Supernatural e Big Little Lies, e la ritroveremo nel prossimo Ant-Man.

Come produttore, Jason Bloom ha già ampiamente dimostrato di saper giocare con i generi e così infatti fa anche con questa sceneggiatura, scritta dallo stesso regista Christopher Landon (i due film Auguri per la tua morte e il sequel, e già autore di tre Paranormal Activity) insieme a Michael Kennedy.

Una biondina e un omaccione con il coltello, ma sarà come sembra?

La storia ripercorre tutti i passaggi canonici, da Scary Movie in poi, incrementando la carica slasher e andando a pescare nel genere di commedia che vede scambi fra genitori e figli, adulti e ragazzini, maschi e femmine, tantissimi da Big in poi. Pensiamo a What Women Want, Nei panni di una bionda, 30 anni in un secondo, Boygirl, Hotchick e i due Freaky Friday, uno più noto come Quel pazzo venerdì. Non possono mancare passaggi obbligati come il ballo di liceali e il tunnel degli orrori.

Divertente quanto basta, Freaky è un ottimo esempio di come si possano conciliare horror e commedia, senza rinunciare a inorridire con qualche ammazzamento sanguinoso e a ridere di qualche battuta spiritosa, che trascende anche il contesto, e grazie anche alle numerose citazioni di tanti film dei due generi.