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Logitech G410 Atlas Spectrum - recensione

Ora anche le tastiere hanno un companion, ed è il vostro cellulare.

Da un po' di tempo non recensivamo tastiere di Logitech ma recentemente l'azienda svizzera ha dato una rinfrescata al suo catalogo anche in ambito gaming. Quest'oggi il sample giunto tra le nostre mani è piuttosto interessante perché si tratta di una tastiera gaming della serie G, la Logitech G-410 Atlas Spectrum, caratterizzata dal controllo Arx.

Ma veniamo alla tastiera in sé: si tratta di una tastiera meccanica dalla forma un po' squadrata ma piacevole, che vede il prolungamento inferiore nella parte bassa a sinistra in funzione di poggiapolso. Il peso è abbastanza contenuto e in effetti non sembra trattarsi del classico carro armato caratterizzato da un telaio super rigido, come sono di solito le tastiere di fascia alta di Logitech.

La leggerezza è ovviamente dovuta al fatto che i layout è tenkeyless, ovvero privo del tastierino numerico, che riduce in modo consistente le dimensioni e quindi il peso. Oltre ai tasti standard non ci sono frizzi o lazzi particolari per quanto riguarda il layout, se non un tasto per attivare o disattivare la retroilluminazione della tastiera stessa e un tasto gaming che permette di alternare i vari profili attivati e disabilitare l'eventuale attivazione del tasto Windows mentre si gioca.

Ecco la G410 Atlas Spectrum in tutto il suo splendore: le opzioni relative alla colorazione sono numerose e non solo legate all'estetica.

Il telaio in plastica di buona qualità è abbastanza robusto, mentre i tasti retroilluminati sono ricoperti da una patina lucida molto gradevole al tatto: il cavo è in plastica normale ed è lungo quasi due metri, più che sufficiente per raggiungere i case più reconditi o eventualmente un hub USB. La piedinatura nella parte inferiore è ottima, con due grossi trapezi in gomma di buona qualità nella parte anteriore e due quadrati nella parte inferiore. Per chi lavora con una certa inclinazione, la stabilità è notevole anche alzando i due piedini posteriori, ma devono essere puliti con una certa frequenza perché già dopo una settimana di utilizzo tendono a fare meno attrito.

Nell'uso spiccano gli switch meccanici Romer-G, che Logitech sta utilizzando per le proprie tastiere meccaniche della nuova serie. Caratterizzati da una corsa molto corta e da un buon tempo di attivazione, sono certificati per oltre settanta milioni di utilizzi, che dovrebbero mettervi al sicuro da eventuali problemi di affidabilità. L'uso è abbastanza piacevole visto che il clic è meno secco delle classiche tastiere Cherry, ma non raggiunge le vette di morbidezza di Topre di cui abbiamo parlato in occasione della Novatouch di Cooler Master.

A non convincere del tutto è il rumore che fanno i tasti in rilascio, perché si sente distintamente l'eco della molla che tintinna nella parte interna: ovviamente durante le sessioni di gaming con cuffie o casse attive non si sente nulla, ma le macchine da guerra della digitazione potrebbero non essere entusiasmati da questo effetto collaterale sonoro. In ogni caso, potrebbe essere anche un risultato della freschezza delle molle e con il passare del tempo potrebbe diventare meno evidente.

La presentazione della G410 Atlas Spectrum in versione italiana.Guarda su YouTube

Abbiamo provato la G-410 nello scrivere varie recensioni e in ambito gaming con Fallout 4, e non abbiamo avuto problemi di sorta: sia il gioco sia la digitazione sono eccellenti e caratterizzati da un'ottima reattività di fondo anche dopo numerose ore di gioco o di lavoro. Il selling point di questa tastiera non è tuttavia nella meccanica, comunque di ottima qualità, ma nelle soluzioni software che fanno da contorno alle sue funzionalità.

La tastiera viene infatti pilotata dal Logitech Gaming Software che dà all'utente numerose possibilità di personalizzazione, con un'ampia gestione del sistema di retroilluminazione con vari effetti colore, e la possibilità di personalizzare tasto per tasto ogni schema colore, anche usando un sensore che registra la frequenza di pressione creando fino a sei profili diversi. La vera novità riguarda tuttavia la possibilità, tramite la rete wi-fi casalinga di effettuare un "accoppiamento" tra la tastiera e il PC o il portatile a cui è connessa con uno smartphone o tablet Android/Apple e usarlo come vera e propria console di controllo e monitoraggio della tastiera stessa per modificare al volo i parametri della digitazione.

Nella parte centrale inferiore del telaio è infatti presente un cassettino a scomparsa che ospita un supporto per smartphone e tablet posizionabile a piacimento sulla scrivania: installando il software Logitech Arx Control e attivando il rilevamento dal menu della tastiera, si può usare lo schermo del telefono come piattaforma di controllo supplementare della tastiera stessa ma anche del proprio PC. Il menu del software permette infatti di vedere sullo smartphone vari parametri di funzionamento relativi a temperatura, occupazione CPU dei vari core e RAM.

I tasti WASD e le frecce direzionali sono leggermente diversi per forma e layout d'illuminazione.

Sono presenti inoltre delle pagine di controllo che permettono di gestire in tempo reale i profili della tastiera in generale ma anche quelli di eventuali titoli supportati; per inciso sono quelli della piattaforma Gampanel, che utilizzavano le tastiere con display a cristalli liquidi della serie precedente, come l'immortale G510. È quindi possibile richiamare al volo delle macro specifiche per ogni gioco, cambiare la colorazione e più in generale effettuare molte delle operazioni che normalmente sarebbero accessibili dal menu di configurazione.

Il tutto senza uscire dal gioco tramite alt-tab con il rischio di mandarlo in crash o di generare instabilità del sistema. Per chi possiede un mouse di ultima generazione di Logitech come il Proteus Core, è possibile richiamare il controllo da tablet/smartphone anche del puntatore, sempre per quanto riguarda la gestione dei profili, dei tasti o dei DPI da gestire al volo.

Il Logitech Arx Control è quindi la vera aggiunta del pacchetto rappresentato dalla G410 Atlas Spectrum, e dal punto di vista del cool factor non ci sono dubbi: la possibilità di avere un monitor dedicato su schermo separato è indubbiamente intrigante per come rende ulteriormente tecnologica la vostra scrivania. A bilanciare questi aspetti positivi troviamo tuttavia alcune mancanze che in una tastiera di questo livello avremmo preferito non vedere. La prima è la necessità di disporre di un wi-fi per connettere il dispositivo alla tastiera: anche se di facile configurazione, lega indissolubilmente il funzionamento di questa caratteristica alla presenza di una rete wireless.

Il Logitech Arx Control in azione: flessibilità e cool factor notevoli.Guarda su YouTube

In casa è lecito non attendersi problemi, ma tutt'altro che scontato è il supporto quando ci si sposta in luoghi diversi: poiché la G410 è una tastiera pensata appositamente per contenere pesi e ingombri in ottica tornei e LAN Party, stupisce l'assenza di un cavo USB o di una connessione dedicata Bluetooth che avrebbero potuto risolvere molti problemi in questo senso. Questo avrebbe reso il pairing tra i due device a prova di bomba durante gli spostamenti, per non parlare della possibilità di avere un caricatore e una prolunga USB sempre a disposizione sulla propria postazione di lavoro.

Tutto questo va poi osservato nell'ottica del prezzo di listino: trattandosi di una tastiera tenkeyless ci aspettavamo fosse piuttosto contenuto e invece le lacrime sono scorse potenti al pensiero di aprire il portafogli per 180 euro di listino ufficiale Logitech, che diventano circa 150 se si controllano attentamente i siti dei maggiori retailer. Un valore non in grado di competere con molte tastiere full-size, anche se prive del controllo Arx.

Il rapporto qualità/prezzo è quindi penalizzante per una tastiera indubbiamente solida, compatta, gradevole da usare e vedere, e caratterizzata da ampie possibilità di personalizzazione, ma anche tenkeyless, priva di layout ITA, con un feedback sonoro non entusiasmante e potenzialmente limitata da una connettività wireless che, per forza di cose, non può essere garantita in tutte le situazioni per cui questa tastiera è stata espressamente realizzata.

7 / 10