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Lumines Supernova

Squadra che vince non si cambia.

La presunta novità di rilievo, la skin esclusiva dedicata a LittleBigPlanet, si rivelerà purtroppo come una cosa da poco: qualche Sackboy in fila ed effetti sonori giocattolosi non basteranno infatti per dare carattere al tutto. Sia chiaro, non parliamo di un'inguardabile oscenità, eppure non riesco a non inquadrare il risultato come una ghiotta occasione persa per creare un entusiasmante ibrido tra due diverse (ma ugualmente seducenti) cifre stilistiche.

A dispetto di questa parziale delusione, le nuove soluzioni grafiche introdotte da Supernova si rivelano comunque eccellenti grazie anche e soprattutto ai benefici derivanti dalle accresciute dimensioni dei titoli del PSN. Niente più mezzucci come quelli visti in Lumines Live insomma, con texture non sempre all'altezza e skin un po' sciatte: qui l'alta definizione è al suo massimo assoluto.

Il multiplayer locale ha inspiegabilmente sostituito le sfide online della versione XBLA, e la decisione risulta francamente incomprensibile. A meno che l'opzione non sia stata deliberatamente omessa per poi venderla in futuro in maniera autonoma, con una logica pressoché immorale. Accanto alle consuete modalità Puzzle, Mission, Time Attack e Skin Edit troverete per l'occasione due new entry: Dig Down e Sequencer. Nella prima dovrete cercare di liberarvi la via all'interno di venti livelli già parzialmente riempiti di blocchi: un modo piacevole per passare un'oretta del vostro tempo, anche se manca in maniera significativa quel feeling tipicamente addictive caratteristico di certe meccaniche vincenti. Il tentato connubio tra Lumines e Mr. Driller non funziona insomma in maniera poi così sensazionale.

LittleBigPlanet rimarrà forse l'unico gioco a subire la cura Lumines? Io punto sul no. La accendiamo?

La seconda novità è invece il Sequencer, uno strumento che consente di creare la propria soundtrack personalizzata. E se sulla carta l'idea funziona e risulta pure parecchio interessante, l'esecuzione della stessa non è altrettanto vincente: il processo di arrangiamento appare infatti piuttosto complesso da gestire ed al tempo stesso abbastanza limitato in termini di potenzialità espressive.

Benché le innovazioni esclusive non appaiano dunque come elementi propriamente epocali, se si riesce a perdonare l'assenza delle opzioni online (ed il fatto che non sia su console portatile) Lumines Supernova è forse in assoluto la versione più compiuta del gioco. Il franchise è stato indubbiamente munto in modo evidente, ma se i risultati sono questi è difficile ed ingeneroso lamentarsi: dopotutto c'è qualcosa di immortale e sempre godibile alla base di questo e di tutti i migliori puzzle game, qualcosa che al di là del tempo e delle mode non passa mai.

Nonostante la grande varietà, quel particolare look 'alla Lumines' rimane sempre fortemente distinguibile ed evidente.

Un buon puzzle game è capace di mettere d'accordo praticamente tutti. Lumines è un puzzle game fenomenale, quindi tirate voi le debite conclusioni. Se insomma non vi siete ancora fatti shakerare i sensi dal capolavoro di Mizuguchi questa è l'occasione giusta per farlo, non avete più scuse. Se invece siete già stati sedotti dall'ammaliante fascino di questo puzzle game musicale Supernova è soltanto l'ennesimo (evitabile) aggiornamento di una formula solidissima. Un po'come il greatest hits del vostro gruppo preferito: da avere più per fini meramente collezionistici che per reale, opprimente necessità.

7 / 10