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Resident Evil Village Le Ombre di Rose, la recensione

Capcom chiude un altro capitolo della saga (forse) con la grande espansione dei Winters.

Sono passati ben 16 anni da quando Ethan Winters ha sacrificato tutto, compresa la sua vita, per salvare la vita della sua piccola Rose. L'incubo costruito da Madre Miranda e i suoi scagnozzi ha lasciato degli strascichi terribili nella testa, nel cuore e nel corpo della povera ragazza, che sta vivendo un'adolescenza a dir poco tormentata. Le altre persone la vedono come un mostro e la evitano a causa di quegli strani poteri che di tanto in tanto si manifestano. Rose farebbe qualsiasi cosa pur di liberarsene e iniziare una vita normale.

L'opportunità gli si presenta quando scopre che un pezzo del Megamicete contiene un oggetto capace di purificare il suo essere, ma per riuscire a trovarlo ed usarlo dovrà addentrarsi ancora una volta nell'incubo e scendere sempre più in profondità per sradicarne definitivamente le radici. Rose è pronta al sacrificio e si addentra in questa specie di dimensione pseudo-onirica composta da versioni convulse dei mondi che in passato proprio suo padre aveva visitato.

Il potere di Rose ha un'utilità sia offensiva che difensiva, ma torna utile anche in altre occasioni.

Per questa sua “ultima” fatica Capcom ha deciso di prendere alcuni degli elementi migliori del capitolo Village di Resident Evil, distorcendoli e trasformandoli in qualcosa di leggermente diverso rispetto all'avventura principale. A differenza del gioco base, che proprio grazie a questo aggiornamento guadagna la visuale in terza persona, ne Le Ombre di Rose questa feature non è opzionale. Si gioca da dietro le spalle della protagonista ma il focus dell'azione è stato spostato sui suoi poteri piuttosto che sull'utilizzo di un arsenale bellico.

Per difendersi dagli orrori che la attendono, Rose potrà sì sfruttare una manciata di armi (una pistola, l'immancabile shotgun e delle granate), ma per avere qualche speranza di sopravvivenza dovrà seguire i consigli della misteriosa presenza che la seguirà fin dall'inizio dell'avventura. Comunica con lei attraverso dei messaggi che appaiono un po' ovunque e all'occorrenza le fornisce anche qualche oggetto utile, ma soprattutto le fa capire con determinazione e pazienza la natura delle sue abilità e il modo migliore per sfruttarle.

Sono quattro i livelli di potenza che tali poteri possono raggiungere. Con il primo Rose può far esplodere delle strane gemme luminescenti che una volta “sbocciate” eliminano parte della strana melma violacea da cui è pervaso tutto il primo livello di gioco. È il castello di Lady Dimitrescu, lo riconoscerete subito ma lo esplorerete in modo alternativo e soprattutto avrà in serbo per voi delle “belle sorprese”: mostri fatti di muffa che possono risucchiare il potere di Rose, colossi armati di mazza ferrata che pattugliano i sotterranei, un villain inconsueto e stranissime porte da aprire trovando le classicissime chiavi. Sì, siamo in pieno Resident Evil “old-style” e le influenze dei remake di RE2 e RE3 si sentono più forti che mai.

Lady Dimitrescu, sebbene un po' più bassa del solito, è un personaggio sfizioso e potente da utilizzare nella modalità Mercenari.

I livelli di potere successivi le permetteranno di rallentare le minacce che tenteranno di fermarla e ne avrete bisogno. Passato il cerchio infernale più superficiale, accompagnerete Rose ancora più a fondo e sarete proiettati ancora una volta nella terrificante Casa Beneviento. Siamo certi che ricordate ancora in modo vivo quali orrori si celano nei suoi corridoi e nelle sue stanze buie.

Bene, dimenticateli perché questa volta vi attendono insidie differenti ma altrettanto inquietanti. Non vi diciamo nulla perché al solo pensiero i nostri battiti accelerano ed è giusto che accada anche a voi. Una volta superato anche questo livello arriverete sul fondo dell'incubo e di fronte al compimento del vostro destino.

L'epilogo del primo (e ultimo) DLC di Resident Evil Village arriva all'incirca dopo tre ore di gioco. A dispetto di un incipit narrativo un po' forzato, che ci ricorda come questa espansione non fosse preventivata fin dall'inizio ma messa in cantiere “a grande richiesta del pubblico, lo svolgimento della storia è intrigante e le trovate inserite da Capcom nel gameplay mantengono fresca l'esperienza pur mantenendo intatta la struttura ludica originale.

Il finale della saga dei Winters è dunque soddisfacente? Non del tutto. L'ultima sequenza di gioco è intensa ma abbastanza telefonata e l'idea di mettere come epilogo lo stesso trailer mostrato mesi fa (la visita di Rose alla tomba del padre, l'arrivo degli agenti di Chris e il piccolo spiraglio lasciato proprio nei secondi finali) è discutibile. Ci aspettavamo qualcosa di più netto e soprattutto DAVVERO definitivo.

La visuale in terza persona permette finalmente di vedere il volto di Ethan? No, purtroppo il protagonista continua ad evitare il contatto con la telecamera.

A corredo della mini-avventura di Rose, il DLC “Espansione dei Winters” include la già citata visuale in terza persona che può essere selezionata e modificata in qualsiasi momento dal menù principale. Lungi dal consegnarci “un gioco completamente nuovo” come affermato dagli sviluppatori in una recente intervista, questa opzione in effetti dà al gioco una prospettiva diversa che farà la felicità dei giocatori più nostalgici.

Ci aspettavamo un lavoro non brillantissimo sulle animazioni che inevitabilmente Capcom ha dovuto ricreare da zero per questa modalità e anche qualche problema con le collisioni. In alcuni frangenti chiaramente si vede che Resident Evil Village non è stato pensato come un TPS fin dall'inizio, ma siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla discreta cura con cui tutto è stato realizzato.

Completano la proposta gli “ordini aggiuntivi” della modalità Mercenari, che consistono in due mappe aggiuntive (Fiume Infernale e Villaggio Infernale) e tre nuovi personaggi. Chris Redfield in teoria è il meno potente dei tre, anche se la sua abilità speciale che gli consente di aumentare la potenza di attacco con il procedere delle uccisioni può trasformarlo in un'arma letale.

C'è poi Heisenberg e la sua capacità di dominare i metalli, una sorta di Magneto dei poveri sfizioso da utilizzare ma mai come la Lady per eccellenza, Alcina Dimitrescu. La matrona vampira è quella con gli attacchi più potenti e spettacolari anche se per bilanciare il gioco hanno dovuto ridurne l'altezza. Non appena avrete l'opportunità di usarla gettatevi nella mischia e spazzate via orde di nemici con i suoi artigli, gli sciami di vespe e il suo attacco speciale che evoca una delle adorate figlie.

Capcom sembra avere una fissazione grave per gli enigmi a base di quadri, non siete d'accordo?

Nel complesso l'offerta dell'Espansione dei Winters è abbastanza generosa per i 19.99 Euro richiesti, a patto che siate dei fan della modalità Mercenari. Se al contrario questa opzione di gioco non vi ha mai cambiato la vita e quindi gli innesti fatti dal DLC non li sfiorerete neanche con un dito, l'acquisto va valutato più attentamente.

Passate le tre ore necessarie per completare “Le Ombre di Rose” avrete voglia di rigiocarvi Resident Evil Village in terza persona? La risposta che darete a questa domanda diventerà inevitabilmente anche quella utile a capire se siete pronti all'ulteriore esborso.

7 / 10