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SureFire Bunker SSD - recensione

Gli SSD esterni nuovo standard nel gaming, ma quali scegliere?

Grazie alla repentina diminuzione dei costi degli SSD, ormai averne uno installato sul proprio PC è uno standard. E anche le console di nuova generazione si sono adeguate, introducendo memorie molto più performanti degli ormai vecchi dischi rigidi, relegati il più delle volte a ruoli di archiviazione secondaria soprattutto di grandi volumi di dati.

Dopo aver conquistato quindi i cuori dei nostri hardware, gli SSD stanno sempre più prendendo piede anche come dispositivi di archiviazione esterna: la fusione perfetta tra i capienti hard disk esterni e la comoda velocità delle chiavette, senza il rischio di rovinare facilmente i primi e con capacità e velocità di trasferimento maggiori delle seconde. Insomma, la soluzione ideale.

Ancora più fondamentali per noi videogiocatori, gli SSD esterni sono infatti il mezzo fondamentale per espandere la memoria delle console senza aprirle ed invalidare la garanzia, con la comodità di poter "collezionare" unità di archiviazione esterne, riempirle di giochi e collegarle in un attimo per passare da un gioco all'altro. Sfruttare un SSD esterno per un giocatore su console garantisce inoltre tempi di caricamento delle partite e delle texture ottimali. Se si sta giocando su old gen, inoltre, si possono così avere tempi di caricamento inferiori rispetto a quelli dei giochi installati sull'hard disk interno.

Il design sprizza gaming da ogni millimetro!

Considerando quanto velocemente, con la nuova generazione di console, ci abitueremo a tempi di caricamento fulminei e alla netta riduzione di pop in delle texture in gioco, diventa ancora più evidente l'importanza degli SSD esterni nel prossimo futuro. Un'occasione simile non poteva di certo perdersela Verbatim, la storica azienda giapponese che da decenni produce supporti di archiviazione di ogni genere.

Per presentarsi ad un pubblico di gamer anche Verbatim, come tante altre aziende del settore, aveva però bisogno di una ringiovanita: di un look sufficientemente tamarro da fare breccia nel cuore di noi videogiocatori e quale nome migliore di SureFire per l'occasione? Da non confondere con l'omonima azienda americana che produce accessori per armi.

L'SSD esterno che vi recensiamo oggi è il SureFire Bunker da 512 GB (in realtà di questi sono utilizzabili circa 477 GB) ed è disponibile sul mercato anche la versione da 1 TB. Come abbiamo detto, obiettivo di SureFire è quello di rivolgersi ai gamer con un design immediatamente riconoscibile e sicuramente l'SSD Bunker da questo punto di vista fa il suo dovere.

Con l'adattatore USB Type C incluso nella confezione, potete sfruttare l'SSD anche su dispositivi Apple e sui dispositivi mobile.

Aperta la confezione ci troviamo tra le mani una scatoletta nera, leggerissima (104 grammi) e piuttosto compatta da 12,5 x 8 cm e alta 1,5 cm, quindi leggermente più voluminosa rispetto all'SSD che contiene. Solo un lato del box è "decorato" con una sorta di X lucida incavata rispetto alla texture composta da un mosaico di piccolissimi quadrettini colorati con diverse sfumature di grigio scuro. In altro troviamo invece tre V che si illuminano una volta collegato il dispositivo tramite la presa USB.

Su un lato del box è infatti presente l'attacco USB 3.2 di prima generazione di tipo Micro-B che può essere collegato alle prese USB A dei nostri dispositivi di lettura tramite il cavo in dotazione lungo circa un metro, ovviamente senza alcun bisogno di ulteriore alimentazione esterna. Nella confezione troviamo anche un adattatore da USB A a USB C che consente di collegare con semplicità l'SSD ai dispositivi Apple e a qualunque smartphone dotato di presa Type C.

Tornando alle tre V che si illuminano sulla scocca, queste non hanno solo uno scopo estetico, ma servono per capire quando l'SSD è in fase di scrittura o lettura, lampeggiando velocemente in rosso verde e blu alternativamente. Una volta che la memoria non è in funzione passa invece ad una pulsazione RGB, variando da colore all'altro senza possibilità di scegliere un colore specifico. Ma si sa, senza RGB che accessorio da gaming sarebbe?

Anche se questa è un'immagine pubblicitaria, al momento PS5 non supporta gli SSD esterni. Dovremo aspettare un prossimo aggiornamento, ma difficilmente le periferiche attualmente in commercio potranno competere con la memoria interna della console.

Preinseriti all'interno dell'SSD troviamo il manuale d'istruzioni e due software supportati solo da Windows: Nero Backup Software per aiutarci nel backup dei dati, consentendoci anche di pianificare un backup automatico a una determinata ora e giorno, e un software di formattazione di Verbatim. Attenzione: se pensate che questi software possano esservi utili dovete copiarli subito sul vostro PC perché vengono cancellati con la formattazione.

Parlando di prestazioni, come potete vedere qui sotto dai test che abbiamo effettuato con i programmi AS SSD Benchmark e ATTO Disk Benchmark, questo SSD Bunker da 512 GB di SureFire riesce ad arrivare nella prova pratica ad una velocità massima di circa 400 MB/s in lettura e a poco meno di 270 MB/s in scrittura. Se pensiamo che l'utilizzo ideale di questo dispositivo è attaccato ad una console, il parametro più importante è comunque la velocità di lettura che garantisce buoni tempi di caricamento delle texture e delle partite.

Noi l'abbiamo testato con una PS4 Pro ed effettivamente i tempi di caricamento si riducono notevolmente rispetto allo stesso gioco installato direttamente sull'hard disk interno di fabbrica della console. Considerando invece la velocità di lettura della memoria a stato solido installata su PS5 è probabile che i risultati con una memoria esterna di qualunque tipo attualmente in commercio si dimostrino deludenti. Tra l'altro attualmente PS5 non è compatibile con gli SSD esterni, ma solo con gli hard disk e per questo dovremo attendere un prossimo aggiornamento.

Infine parliamo di prezzo: l'ago della bilancia per qualunque acquisto. Questo SSD Bunker da 512 GB di SureFire si trova in commercio a poco più di €100, ad un prezzo quindi leggermente più alto rispetto ad altri SSD esterni altrettanto funzionali e compatibili con le attuali console sul mercato, che in alcuni casi segnalano anche velocità addirittura più performanti (che sarebbero comunque da verificare con i test). L'unica differenza rispetto a questi altri prodotti sta tutta nel design accattivante, come spesso accade per i prodotti riconfezionati per essere venduti ai videogiocatori.

In conclusione, si tratta di un prodotto pensato principalmente per i videogiocatori console che si ritrovano sempre con l'acqua alla gola con il poco spazio a disposizione e devono ogni volta disinstallare titoli precedenti per giocare a qualcosa di nuovo. Rispetto agli hard disk esterni un SSD come questo ha l'indubbio vantaggio di migliorare notevolmente i tempi di caricamento, a meno che non si stia giocando sulla nuova generazione di console che già offre con la memoria interna velocità di lettura elevatissime. Peccato solo per il prezzo, che può andare bene se proprio si cerca un design diverso dal solito.