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Il futuro di Kinect secondo Rare

Scott Henson ci parla delle prossime strategie.

Eurogamer All'E3 abbiamo visto il nuovo sistema di riconoscimento vocale tramite la demo di Mass Effect 3. Come sarà sfruttata questa caratteristica nel futuro di Kinect?
Scott Henson

Il vocabolario sarà sempre più ampio e la conversazione con i personaggi su schermo sarà sempre più naturale. Parlare con un videogioco o guidare un'applicazione con la voce sarà la regola e non l'eccezione, grazie anche ad Intelligenze Artificiali sempre più raffinate, a prescindere dalla lingua che si parla.

Pronunciare un vocabolo o un nome, come Harry Potter ad esempio, produrrà una serie di risultati come se si utilizzasse un motore di ricerca, solo che lo si farà sulla propria console in maniera naturale.

Il punto d'arrivo si raggiungerà quando in un gioco di golf, ad esempio, potrete conversare liberamente con il vostro caddie virtuale, chiedendogli le condizioni del vento e del green, o magari quale sia il suo consiglio riguardo la mazza da utilizzare nella buca successiva.

Eurogamer Pensi davvero che arriveremo a questo?
Scott Henson

Certamente, e nel nostro prossimo gioco potrete già farlo, almeno in parte. Potrete decidere quale bastone utilizzare semplicemente pronunciandolo, ma nel futuro andremo ulteriormente avanti e sapete quale sarà la chiave di volta? Ancora una volta... il software. Dal punto di vista dell'hardware abbiamo già tutto quello che ci serve, dobbiamo solo imparare ad utilizzarlo al meglio.

Eurogamer Pensi che le primissime demo Kinect, che includevano un'interazione in stile Minority Report e il famigerato Project Milo, abbiano creato false aspettative su ciò che la tecnologia avrebbe potuto fare fin dal primo giorno?
Scott Henson

Anche quando abbiamo parlato di Xbox Live la prima volta abbiamo menzionato la possibilità di scaricare giochi in qualsiasi momento per giocare in maniera praticamente istantanea, ma quella al tempo era un'ambizione.

Anche all'epoca mi impegnai nel cercare di convincere le persone che i contenuti scaricabili erano una grandissima novità e anche allora quello che raccontavo non veniva creduto appieno, eppure oggi è una realtà. Lo stesso vale per Kinect. Forse alcuni penseranno che dovremmo tenere la bocca chiusa finché le cose a cui aspiriamo non si realizzeranno, ma siamo così eccitati all'idea di quello che potremo fare che non vediamo l'ora di condividerlo con tutti.

Rare farà mai un nuovo gioco hardcore? Henson dice che per ora il focus è Kinect Sports.

Alcuni ci hanno detto che non sfruttiamo Kinect per fare lo scan di oggetti o cose simili, ma ciò non significa che non sia possibile. Il Kinect Fun Labs sta iniziando ad utilizzare parte di queste novità rilevando le forme degli oggetti per trasformarli in oggetti 3D, ma come dicevo prima... siamo appena all'inizio del viaggio. La tecnologia che abbiamo a disposizione sembra non avere limiti e tutto dipende dalla creatività di chi la usa.

Eurogamer E a proposito di quelle "feature" in stile Minority Report? Pensi che diventeranno realtà anche quelle?
Scott Henson

Mi chiedi se penso che siano realizzabili in tempi relativamente brevi? Assolutamente sì. Quanto presentato da Ubisoft, ad esempio, non è molto distante da questo obiettivo. Prima di entrare in Rare lavoravo direttamente nel team che sviluppava questa piattaforma e ciò che ho visto in quel periodo è assolutamente vicino a quel tipo di risultato.

La questione principale in questo caso è: quanto a fondo dovremo andare per raggiungere questo obiettivo senza complicare troppo le cose? Non dobbiamo mai dimenticare che in tutto questo l'utente deve sempre e comunque divertirsi nella maniera più immediata ed efficace possibile.

Quando si costruisce una tecnologia che verrà usata da decine di milioni di persone è sempre difficile mantenere un equilibrio. Con Kinect dobbiamo tenere sempre ben presente fin dove possiamo spingerci ma anche quali siano le esigenze e le richieste degli utenti.