Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

PES 2012

Konami non aggancia la vetta.

Tralasciando una maggior propensione ad eseguire movimenti senza palla, ciò che stupisce è però il comportamento unico dei calciatori più rappresentativi del panorama calcistico contemporaneo, fedeli alle loro controparti reali tanto nel look quanto nei comportamenti.

Giocando con la Lazio, ad esempio, non ho potuto fare a meno di notare come Zarate tenda a tornare verso il centrocampo per prender palla, indipendentemente da quanto lo si cerchi di spostare in avanti.

Prendendo invece il controllo del Manchester City (opportunamente rinominato Man Blue vista la mancanza, ormai cronica, delle licenze per il campionato inglese eccezion fatta per Manchester United e Tottenham), sono rimasto stupefatto di fronte all'indolenza di Balotelli, compensata però dalla sua letalità sotto porta, e dall'inesauribile energia di Tevez, capace di alternare costantemente le due fasi senza particolari conseguenze sul suo rendimento atletico.

Questi sono solo pochi, banali esempi che testimoniano il buon lavoro svolto dagli sviluppatori per accrescere le variabili di gioco e per aumentare l'importanza e il "peso specifico" di diversi giocatori al fine di rendere la loro presenza in campo ancor più determinante di quanto già non fosse lo scorso anno.

I portieri sono davvero inguardabili: speriamo che la patch possa risolvere la situazione.
I replay offrono spesso momenti spettacolari, come quello evidenziato in questa immagine.

Ma i miglioramenti apportati all'IA di PES 2012 non riguardano chiaramente solo i singoli, bensì gli interi schieramenti che, oltre a risultare più consapevoli delle proprie potenzialità così come dei propri limiti, evidenziano una maggiore compattezza rispetto al passato. Va comunque detto che le difese mantengono una linea davvero troppo alta a cui non sembra possibile porre rimedio.

Squadre come il Barcellona, provviste di un centrocampo stellare, tendono a fare molto più movimento rispetto alle altre in fase di possesso proprio per sfruttare le grandi capacità tecniche dell'organico, mentre team meno titolati, impossibilitati nello schierare giocatori di particolare rilievo, evidenziano una scarsa lucidità sia nelle ripartenze che in fase di non possesso, finendo spesso per affidarsi a lanci lunghi al grido di "evviva il parroco".

Nonostante evidenti pregi, l'IA di PES 2012 è però tutt'altro che perfetta. Come anticipatovi in un mio vecchio hands-on di Luglio, i veri limiti dell'IA riguardano infatti i portieri, che definire "imbarazzanti" sarebbe un complimento. Oltre alla loro sorprendente incapacità di bloccare il pallone anche dopo tiri tutt'altro che velenosi, o quantomeno di respingere il pallone lateralmente e non in bocca all'attaccante avversario di turno, gli estremi difensori evidenziano uno scarsissimo senso della posizione che, in quasi tutte le occasioni, li porta ad adottare comportamenti così inspiegabili, folli e insensati da risultare del tutto inadeguati agli standard contemporanei.

In un particolare caso, ad esempio, mi sono trovato nella condizione di dover appoggiare di testa la palla al portiere per evitare che l'attaccante in pressione potesse rubarla. Beh, pessima idea! Il portiere, come al solito a metà tra i pali e il limite dell'area, si è lanciato, dopo il colpo di testa, esattamente dove la palla sarebbe finita senza il mio intervento, lasciandomi così inerme e costretto ad osservare, mentre quello che era stato pensato come un innocuo passaggio all'indietro finiva in rete.