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Virtual Console Roundup

Majora's Mask, Mario Golf e molto altro...

Clayfighter

  • Piattaforma: Megadrive
  • Wii Points: 800
  • In Euro: 8 (circa)

Grazie a Clayfighter, Boogerman e all'indimenticato Earthworm Jim Interplay potrebbe essere ricordato come il publisher più fuori di testa degli anni '90. Come i due esponenti del genere platformico questo assurdo picchiaduro è infatti permeato da un umorismo demenziale e grottesco, con situazioni lontanissime dalla spettacolare violenza di un Mortal Kombat qualsiasi.

In virtù della digitalizzazione di personaggi modellati direttamente con la creta, all'epoca della release il gioco era assolutamente incantevole da guardare: ricordo ancora con affetto il feeling goderecciamente tattile di Blob e soci. Purtroppo però col passare degli anni la situazione non è più così rosea, ed oggi il beat 'em up di Interplay appare goffo e al limite del proponibile.

Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che già allora il gameplay di Clayfighter non brillava certo per qualità (dopotutto l'enfasi era interamente concentrata sulla cretineria del cast e sullo spirito dissacrante...), la situazione si fa onestamente delicata.

Pur essendomi parecchio divertito da piccino con il circo impazzito di Clayfighter, oggi l'incantesimo si è decisamente rotto. Meglio lasciare intatti i ricordi, insomma.

5/10

MERCS: Wolf of the Battlefield

  • Piattaforma: Megadrive
  • Wii Points: 800
  • In Euro: 8 (circa)

Tra il lancio dell'originale Commando e quello di questo sequel un po' in sordina passarono 5 anni. Comunque nulla in confronto al tempo intercorso tra MERCS: Wolf of the Battlefield e Commando 3, arrivato solo lo scorso anno su PSN e Live Arcade.

Pubblicato da Sega su licenza Capcom, questa conversione per Megadrive abbandonava le opzioni multiplayer presenti nel cabinato da sala in favore di un "original mode" contraddistinto da nuovi personaggi e contenuti inediti.

Senza il divertimento coi proiettili in slow motion del primo episodio o gli eccessi del recente sequel, questo porting si rivela un prodotto tristemente privo di attrattive, caratterizzato fra l'altro da una pessima hit detection e da un gameplay irritante (perché i colpi dei nemici vi raggiungeranno sempre e comunque, mentre i vostri mancheranno il bersaglio con una disarmante puntualità).

Se proprio proprio desiderate uno shooter a scorrimento orizzontale... lasciate comunque perdere, e al massimo pregate per la release su VC di Ikari Warriors.

3/10

Wonder Boy III: Monster Lair

  • Piattaforma: Megadrive
  • Wii Points: 800
  • In Euro: 7.70 (circa)

Già disponibile su Virtual Console nella sua incarnazione TurboGrafx 16 (il che rende abbastanza incomprensibile questa doppia uscita...), Monster Lair è a mio avviso il Wonder Boy più debole della serie.

Privo dello stile platformico vagamente mariesco dei predecessori, il gioco si presenta diviso in due componenti a sé stanti: anonime fasi platform a piedi e fasi shooter a scorrimento orizzontale. E se l'idea sulla carta poteva dare varietà e nuova linfa alla formula, l'applicazione pratica si rivela a dir poco indigesta.

Un titolo già datato ai tempi (considerando che nello stesso anno, il 1991, usciva Super Mario Wordl!), oggi assolutamente trascurabile. Ci sono platform -e pure Wonder Boy- decisamente migliori sulla VC, passate pure oltre.

4/10

Wonder Boy in Monster Land

  • Piattaforma: Master System
  • Wii Points: 500
  • In Euro: 4.50 (circa)

A differenza di Wonder Boy III questo Wonder Boy in Monster Land -praticamente Wonder Boy II- è un prodotto ispirato, divertente ed ancora attuale. Certo le meccaniche sono classicissime (ovvero arrivare alla fine del livello uccidendo tutti i nemici durante il cammino), anche se non mancano livelli dal design meno vincolante ed addirittura timidi elementi da RPG, capaci di rendere l'offerta ancora più interessante.

Raccogliendo le monete lasciate dai nemici uccisi potrete accumulare un bel gruzzoletto, da spendere nei negozi per acquistare svariati equipaggiamenti: dagli stivali per correre più rapidamente e saltare più in alto allo scudo utile per respingere i proiettili. Tutto molto elementare, anche se l'illusione di un'avventura fantasy aveva il suo dannato perché.

Le sue radici "da sala" tradiscono però sul più bello Wonder Boy in Monster Land: la sua struttura a tempo, le vite limitate e l'assenza di continue rendono infatti un po' frustrante l'idea di accumulare oggetti per poi ripartire costantemente da zero. Il che è davvero un peccato, perché con un game design di matrice meno arcade (e dunque meno stridente con la componente RPG) il punteggio avrebbe potuto essere di un paio di punti più alto.

6/10