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Borderlands: The Handsome Collection - recensione

Bentornati a Pandora... vi era mancata?

La remaster/remake generation colpisce ancora, diranno alcuni di voi guardando il titolo di questa recensione. Vero, la Handsome Collection di Borderlands altro non è che l'ultimo arrivato nella lunga lista di riedizioni dei giochi visti nella precedente generazione di console... ma credetemi se vi dico che poche valgono l'acquisto come questa.

Fino a questo momento la migliore raccolta è stata indubbiamente quella che racchiudeva i due capitoli della serie Metro. Due riedizioni tirate a lucido in maniera splendida, vendute peraltro ad un prezzo estremamente intrigante. Borderlands: The Handsome Collection viene venduta ad un prezzo all'incirca doppio (60 euro), ma la mole di contenuti inclusi nel pacchetto è davvero MOSTRUOSA.

Penso di aver perso il conto delle decine di ore passate su Pandora insieme ai Cacciatori della Cripta, al logorroico Claptrap e a tutti gli altri folli personaggi inventati da Gearbox Software. Ho sempre considerato questa saga come la perfetta versione umoristica di Mad Max, un minestrone di gameplay perfettamente bilanciato, citazioni cinematografiche (e non) e molto, molto altro.

Dopo aver raggiunto recentemente il prestigioso traguardo dei 12 milioni di pezzi venduti, il franchise approda sulle console next-gen fiducioso di poter arrotondare ulteriormente questa cifra. Gli ingredienti per un'offerta a dir poco allettante ci sono tutti: due titoli di successo, un cospicuo numero (all'incirca venti) di espansioni/personaggi/modalità a suo tempo incluse nei Season Pass dei due titoli e la promessa di un comparto grafico tirato a lucido per l'occasione.

Per chi non ha mai avuto occasione di avvicinarsi a questo franchise facciamo un breve ma doveroso riepilogo: trattasi di giochi che accostano le classiche meccaniche da FPS a forti elementi RPG, con migliaia di armi a disposizione (il cui drop è assolutamente casuale ma va di pari passo con il livello raggiunto) e una pletora di personaggi decisamente diversi tra loro.

Potrete scegliere il classico Soldato o il Gunzerker, entrambi armati fino ai denti, o l'amatissimo Zero, caratterizzato da un potere speciale di tendenza stealth. Tra i DLC a disposizione troverete anche degli ibridi, come la Mechromancer affiancata da un robot senziente, o lo Psycho talmente fuori di testa da caricare a testa bassa qualsiasi nemico gli si pari davanti.

A prescindere dalla vostra scelta, entrambi i titoli vi metteranno a disposizione un mondo enorme, liberamente esplorabile e pieno zeppo di missioni. Il Pre-Sequel si fa notare per un'ambientazione piuttosto diversa, lunare oserei dire, che inserisce nel gameplay classico della serie alcuni elementi di rottura come la mancanza di ossigeno o la gravità differente.

Il consiglio che posso darvi è di iniziare proprio da questo capitolo, che narra l'ascesa al potere del nemico numero 1 sulla lista dei cacciatori della cripta, Jack il Bello. Portando a termine questa avventura potrete poi ridiscendere sulla superficie di Pandora per continuare la battaglia nel tentativo di fermare il pazzoide una volta per tutte.

In termini di contenuti e divertimento ricavato, il Pre-Sequel è alcuni gradini sotto il secondo capitolo. L'umorismo a tratti sottile ma molto più spesso irriverente del gioco precedente, subisce una discreta battuta d'arresto nel terzo episodio, che rappresenta comunque una piacevole variazione sul tema.

In entrambi i titoli le location che facevano da teatro ai DLC sono sbloccate fin dall'inizio. Appena venuti a contatto con la prima stazione di spostamento rapido potrete raggiungerle ma ancora una volta il mio consiglio è di godersi in primis la storyline principale per poi dedicarsi a tutto il resto.

Rispetto ai titoli originali è stata aggiunta la possibilità di giocare in co-op locale fino a quattro giocatori. Due coppie di cacciatori della cripta possono ora sedersi sullo stesso divano per condividere avventure e bottino. Tale modalità, tuttavia, riduce il numero di fotogrammi al secondo a 30, rispetto ai 60fps (quasi) stabili del gioco in single player o in due.

Borderlands 2 supporta inoltre il cross-save con la versione PlayStation Vita, mentre entrambi consentono di importare i salvataggi dalle versioni PS3 e Xbox 360 su PS4 e Xbox One. Non è invece possibile portare un save-game da una "vecchia" console Microsoft ad una Sony e viceversa.

Il procedimento per sfruttare questa feature è un po' macchinoso e richiede ai giocatori di possedere ancora le precedenti macchine, una copia del gioco e di collegarsi in rete per scaricare un'apposita patch. Sarebbe stato indubbiamente gradito (oltre che molto più rapido) sfruttare gli account Gearbox che finora ci hanno permesso di riscattare Chiavi d'Oro e sincronizzare i progressi, ma purtroppo non è possibile.

Tanto sbattimento, tuttavia, vedrà ricompensati i giocatori di vecchia data con alcuni bonus, tra cui un bel quantitativo delle suddette chiavi (con le quali riscattare armi di alto livello) e dei Gettoni Duro per potenziare il personaggio.

A livello tecnico il lifting apportato ai due giochi si vede, d'altronde lo stile grafico di entrambi i titoli ben si prestava ad una cura di bellezza. Purtroppo però sono rimasti alcuni dei difetti storici della serie, primo fra tutti il ritardo di caricamento di alcune texture quando ci si avvicina ad un oggetto o quando si entra in un'ambientazione nuova.

Entrambi i giochi continuano a soffrire di sporadici fenomeni di pop-in, difficili però da notare nella concitazione dell'azione, e nelle situazioni più caotiche il conto degli fps scende un po'. I cali di fluidità sono fortunatamente sporadici ma da una riedizione su console nettamente più potenti mi sarei aspettato un gioco che filasse via liscio come l'olio dall'inizio alla fine.

A parte questo, come dicevo all'inizio, la mole di contenuti inclusa nella Handsome Collection di Borderlands è davvero pazzesca e il divertimento offerto ai giocatori è assoluto, oltre che nettamente superiore rispetto ad altri FPS ben più blasonati (ogni riferimento a qualsiasi gioco stiate pensiando è puramente casuale).

I due giochi vi porteranno via tranquillamente un centinaio di ore senza che neanche ve ne accorgiate, che saliranno tranquillamente a 130 e passa se includiamo tutti i DLC inclusi. Ovviamente se avete già spolpato il secondo e terzo capitolo, e le relative espansioni, di motivi per ricominciare su PS4 o Xbox One non ce ne sono molti. Se, al contrario, non siete mai stati su Pandora, il consiglio che posso darvi è di accaparrarvi subito questa collezione.

Vi troverete di fronte ad uno dei migliori sparatutto in soggettiva (con tanto di coop e raid boss) degli ultimi anni, ad un più che degno prequel e a tantissime varianti sul tema che spaziano dalle atmosfere horror a quelle fantasy.

8 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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