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SBK09

Tutti in piedi sul divano?

Migliorate rispetto all’anno passato sono invece le animazioni di guida che ora risultano più fluide e naturali mentre ancora troppo rigide sono quelle di caduta. Come la confezione non manca di ricordare, fanno la loro comparsa per la prima volta in un gioco di corse motociclistiche i danni. Se infatti l’anno scorso il tutto si riduceva alla semplice notifica della rottura per mezzo di una scritta, quest’anno le moto ed i piloti mostreranno sui loro corpi le conseguenze delle cadute. Gli effetti di ammaccatura e sfregamento sono bene riprodotti e, pur non arrivando alla perdita di componenti, riescono a tenere conto della dinamica dell’incidente. Convincente l’effetto scia introdotto nei fuori pista e sulle sgommate, che rimangono a terra per tutta la durata della gara.

L’aspetto della passata edizione che attirò le maggiori critiche fu senza dubbio il gameplay. Come facilmente intuibile, in una simulazione di guida questo rappresenta l’ossatura centrale di tutto il gioco. In SBK08, chiunque avesse deciso di cimentarsi in una guida priva di aiuti, doveva fare i conti con un’approssimativa taratura dei grilletti e comportamenti spesso irreali delle moto. Naturale dunque che gran parte delle attese e delle paure degli appassionati si concentrassero proprio su questo elemento.

SBK09, pur rimanendo nel solco tracciato dal predecessore, compie un sostanziale passo avanti: finalmente i problemi di taratura sono stati risolti ed è ora possibile modulare il gas in maniera progressiva. Anche la fisica è stata rivista e risulta ora più credibile, seppur ancora migliorabile. Eliminando tutti gli aiuti alla guida è possibile apprezzare come la moto s’irrigidisca in staccata dando ben poco spazio alle correzioni dell’ultimo minuto. Per affrontare una curva nel migliore dei modi è ora fondamentale impostarne al meglio l’entrata, pena un’escursione sull’erba o un vistoso rallentamento nel tentativo di riparare all’errore.

Questa visuale resta sempre la più gettonata tra gli appassionati di simulazione.

È stata inoltre rivista la potenza frenante dei due impianti: come nella guida reale il posteriore è stato ridimensionato ed è utilizzabile principalmente per le correzioni di traiettoria Almeno nelle prime fasi di gioco, sarà necessaria una certa dose di impegno per familiarizzare con la nuova fisica, ma, una volta entrati in sintonia con le nuove impostazioni, guidare diventerà un vero piacere. Sebbene dunque sia stato raggiunto un buon equilibrio, dobbiamo evidenziare (anche in questo caso) la permanenza di alcuni fastidiosi difetti: primo fra tutti il famigerato “pompaggio”. Questa tecnica, che consiste nella pressione rapida e alternata di freno e acceleratore durante la percorrenza di una curva, è tutt’ora sfruttabile (anche se in misura ridotta). Pur sembrando un inconveniente da poco, questo difetto mina profondamente la correttezza delle sessioni online e fin quando non sarà eliminato del tutto permetterà, a chi lo utilizza, di guadagnare secondi preziosi su chi predilige la correttezza alla vittoria.

Tra le altre mancanze relative alla fisica di guida possiamo poi citare un eccessivo peso delle moto che a volte impedisce la giusta prontezza nei cambi veloci di direzione e un irrealistico scomponimento delle stesse nelle situazioni di perdita e ripresa di aderenza (questo perfettamente riprodotto in SBK2001). Nonostante la persistenza di tali difetti, SBK 09 trova nella giocabilità il suo risultato picco più alto, imponendosi come il simulatore motociclistico più credibile mai apparso su console.