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Quattro chiacchiere con Phil Spencer

Il Vice Presidente di Microsoft Game Studios ci parla in esclusiva di Natal e del 2010 di Xbox 360.

EurogamerDi recente abbiamo riportato una notizia riguardante l’eliminazione di un chip da Natal in favore dell’adozione di una soluzione software al fine di contenere i costi della periferica. Questa mossa ha cambiato la natura dei giochi in via di sviluppo?
Phil Spencer

I giochi ai quali stiamo lavorando sono in via di sviluppo da un po’ di tempo. Come per il lancio di una nuova piattaforma, e io considero Natal una nuova piattaforma, la tecnologia si evolve, migliora. È quello che è successo con Natal.

Le funzionalità sono numerose. C’è il riconoscimento del volto e della voce dell’utente, il riconoscimento della struttura del corpo umano; tutti questi aspetti si uniscono in un unico prodotto. Con i nuovi passi compiuti dal team di progettazione i giochi si avvicinano sempre più alla loro forma definitiva.

Tornando ai rischi, ci sono sempre numerosi rischi connessi a questo tipo di progetti ma sono fiducioso nel fatto che i nostri giochi riusciranno ad attirare numerosi consumatori.

EurogamerRispetto a quanto abbiamo visto fino a questo momento, la rimozione del chip ha modificato l’esperienza offerta da Natal?
Phil Spencer

Come puoi immaginare ci sono centinaia di decisioni dietro questa tecnologia. L’obiettivo è sempre quello di migliorare i giochi e l’esperienza che offrono. Non abbiamo dovuto eliminare niente dai giochi in lavorazione. In realtà sono più ricchi oggi di quanto non lo fossero quando abbiamo iniziato un anno fa.

E non si tratta solo di una questione di tempo ma anche del fatto che abbiamo trovato nuovi modi per sfruttare la tecnologia. I progressi fatti con Natal sono decisamente positivi, ne siamo molto soddisfatti.

Milo, presentato allo scorso E3, può alterare la percezione di cosa sia reale e cosa virtuale.
EurogamerLa rimozione del chip è legata al prezzo della periferica? È stato fatto per tenere il prezzo di Natal sotto le 50 sterline?
Phil Spencer

Qualsiasi decisione sulla piattaforma che stiamo costruendo è volta al miglioramento dell’esperienza del consumatore. Per questo abbiamo preso alcune decisioni e continueremo a farlo fino al lancio di Natal. Non si tratta della plastica che venderemo, con tutto il rispetto per i miei amici al team di progettazione hardware. Si tratta dell’esperienza che i consumatori si troveranno davanti.

EurogamerVolete mantenere il prezzo sotto le 50 sterline?
Phil Spencer

Sappiamo bene che il prezzo è un punto importante. Con Xbox 360 abbiamo dimostrato di essere sensibili nei confronti del problema del prezzo e i tagli che abbiamo effettuato sull’hardware hanno avuto un riscontro positivo. Le performance del 2008-2009 sono date dal valore intrinseco della piattaforma e da quello dei suoi contenuti.

Con Natal la filosofia è identica. Vogliamo offrire ai consumatori determinate esperienze a un prezzo accessibile. È un prodotto rivolto a un vasto pubblico, ai milioni di persone che possiedono una Xbox 360 e a quei milioni di persone che la compreranno per Natal. Il successo però è strettamente collegato al prezzo con il quale proporremo la periferica.

EurogamerParliamo di Sony e del motion controller per PlayStation 3; pensi che la tecnologia di Natal offra qualcosa di diverso?
Phil Spencer

Sono tecnologie completamente differenti. Abbiamo approfondito a lungo l’interazione di tipo motion control basata su periferiche. Alla fine abbiamo preso la decisione di intraprendere una nuova strada e di creare qualcosa di sorprendente, piuttosto che seguire quanto già fatto dagli altri. Volevamo un’interazione priva di interfaccia, priva di filtri tra il giocatore e il gioco. È stato questo il nostro obiettivo.

Qualsiasi tipo di controller è l’evoluzione di qualcosa che esiste già. Per noi si tratta di proporre qualcosa di completamente nuovo con Natal. Credo non ci siano analogie con il controller di Sony.