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OnLive è arrivato... e ora?

Vi raccontiamo come (e se) funziona!

Giocare con OnLive

Ma veniamo al punto cruciale del servizio: i giochi funzionano alla perfezione come promesso? La risposta è sospesa, per ora, a metà tra il "sì" e il "no". Alcuni titoli testati finora girano decisamente bene, ma non tutti purtroppo.

Il pubblico più esigente e purista, inoltre, ha criticato la qualità grafica, non sempre all'altezza della situazione. L'HD non è sempre HD, ma la resa finale alla fine è accettabile vista la giovane età del servizio.

A quanto pare per giocare in maniera adeguata e senza incertezze è richiesta una velocità di connessione minima di 3 MBps, ma quella consigliata è di 5 MBps.

Alcuni utenti hanno lamentato alcuni rallentamenti e scatti anche con velocità superiori (nell'ordine dei 7 MBps), ma il tutto dipende anche dal traffico del momento in cui si è collegati. La latenza del controller non è altissima ma nei momenti più congestionati si fa sentire, così come qualche incertezza nell'audio e nel caricamento delle texture.

Giocando su PC e Mac la qualità del servizio dipende anche dai processi in corso sull'hardware. Se tentate di scrivere su Facebook mentre chattate e spedite una e-mail, non potete poi prendervela con quelli di OnLive se F.E.A.R. 3 scatta.

L'Arena di Onlive: da un gioco all'altro in tempo reale.

La "pesantezza" dei giochi ha anche il suo ruolo. Titoli "leggeri" come ad esempio il divertente platform-puzzle Trine, sicuramente impegnano meno l'hardware rispetto ad un Dirt 3 o a un Homefront. Rammentiamo comunque e sempre che stiamo parlando di titoli NON installati sui nostri PC, ma giocati in streaming.

Quale può essere quindi il verdetto finale dopo questa analisi? Se OnLive fosse attivo da un anno e questi fossero i risultati, sicuramente il giudizio sarebbe abbastanza negativo. Ci troviamo invece di fronte ai suoi primi vagiti e, visto quanto il progetto è ambizioso, non si può non essere ottimisti.

Anche i più pessimisti non possono non ammettere che le sue potenzialità sono estremamente grandi. Se il team che lo cura e lo sviluppa riuscirà a sistemare i problemi attuali e futuri, e a gestire il crescente numero di utenti (nel resto d'Europa il servizio arriverà con il contagocce), il prossimo futuro potrebbe andare ben oltre la "semplice" visione di un Wii U, una PS4 o una Xbox 720 posizionati sotto il televisore.