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È morto Satoru Iwata, presidente di Nintendo

AGGIORNAMENTO: Shigeru Miyamoto esprime il suo dolore e parla del futuro della compagnia.

AGGIORNAMENTO: Shigeru Miyamoto, creatore di Mario, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Satoru Iwata e parlato dell'immediato futuro della compagnia.

"Sono veramente sorpreso e triste di questa notizia inattesa", ha dichiarato Miyamoto a Eurogamer.net.

"L'intero team Nintendo resterà fedele alla nostra politica di sviluppo, che abbiamo costruito insieme a Mr. Iwata per ottenere i risultati che lui apprezzerebbe".

"The entire development team at Nintendo will remain committed to our development policy which Mr. Iwata and we have been constructing together and to yield the development results which Mr. Iwata would appreciate."

Notizia originale: Satoru Iwata, presidente di Nintendo, è venuto a mancare sabato 11 luglio all'età di 55 anni. Ne ha dato la comunicazione Nintendo of Japan.

Iwata non aveva partecipato allo scorso E3 a causa della malattia che lo aveva colpito al sistema biliare e per la quale era stato sottoposto a intervento chirurgico a giugno dello scorso anno.

Iwata aveva cominciato la sua carriera come programmatore negli HAL Laboratories, partecipando alla realizzazione di titoli come Balloon Fight e supervisionando, tra gli altri, Earthbound e Kirby. Fu Hiroshi Yamauchi, allora presidente di Nintendo, a offrire a Iwata una posizione all'interno dell'azienda nel 2000. Nel 2002, divenne il quarto presidente nella storia di Nintendo e la prima persona non appartenente alla famiglia Yamauchi a ricoprire il ruolo.

Sotto la sua direzione, Nintendo ha goduto del grande successo di Wii e DS, e a causa delle difficoltà di Wii U il dirigente si era dimezzato lo stipendio. Il recente accordo stretto con DeNa per portare le IP Nintendo nel mondo mobile è stata una delle mosse più audaci nella storia della società.

A dispetto della lunga carriera da dirigente, Satoru Iwata ha spesso fatto riferimento all'amore per i videogiochi che lo animava. "Nella mia testa sono uno sviluppatore", aveva dichiarato alla GDC del 2005, "Ma nel mio cuore sarò sempre un videogiocatore". E ancora: "I videogiochi dovrebbero essere soprattutto divertimento. Divertimento per tutti".

Non possiamo che rendere omaggio a questo personaggio che ha tenuto la scena per anni con modi pacati e impeccabili, e unirci al dolore della famiglia che ne piange la scomparsa.