Intervista a Warren Spector

Rispetto moltissimo il lavoro di Miyamoto, la sua capacità di muovere la telecamera, di gestire le reazioni dei personaggi e la giocabilità intrinseca di un titolo è assolutamente magistrale. Abbiamo preso quello che amavamo di più per costruire un gioco che non sarà facilmente riducibile a un unico genere.

È una cosa che non ho mai detto: la voce circola da quando trapelarono delle immagini che si riferivano alle fasi primordiali del progetto. Oggi come oggi il gioco non possiede elementi steampunk al suo interno.

Immagina che solo Junction Point possiede 128 dipendenti e che il gioco ha richiesto collaborazioni con diversi team sparsi ai quattro angoli del globo. In totale hanno lavorato al gioco circa 270 persone.

Grazie al cielo ho avuto la fortuna di lavorare con un team validissimo e sempre in grado di coordinarsi perfettamente. Il rischio maggiore quando lavori con così tanta gente è di finire con 270 giochi diversi invece che con 1 gioco fatto da 270 persone!

Assolutamente si, molti degli artisti che hanno dato vita ad Epic Mickey sono italiani. Ti basti pensare che fra le mie fonti di ispirazione ci sono proprio le versioni italiane di Topolino e Paperinik: negli USA le storie a fumetti non sono molto lunghe e tendono a essere molto semplici. In Italia invece hanno molte più pagine ed è più facile poter gestire trame complesse, il che è esattamente quello che volevo per Epic Mickey.

Lavorare col personaggio più famoso del mondo non è semplice, ci sono moltissime persone che hanno a cuore il futuro di Mickey. Quello che posso dirti è che ho avuto ottimi interlocutori che hanno saputo ascoltare le nostre idee.

Proprio in quel filmato ce n'è una terza di cui non molti sono a conoscenza: tutta la sequenza iniziale, quando Mickey si alza dal letto e attraversa lo specchio, è stata realizzata sovrapponendo, frame by frame, tutti i fotogrammi di un cartone degli anni '30 di Mickey Mouse dal titolo "Trough the mirror".

Credo di essere l'unica persona al mondo a non voler fare il regista. So benissimo cosa so fare e credo ci siano persone molto più brave di me dietro la macchina da presa. Per quanto riguarda il film non posso darti la certezza ma posso dirti che stiamo pensando concretamente a dei fumetti e a dei libri derivanti da Epic Mickey.

La volontà di farne un film è forte ma dobbiamo attendere prima di sapere cosa accadrà, ad oggi abbiamo un "forse" come risposta.