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Risorto dalle ceneri

L’affascinante storia di un sogno firmato Mega Drive.

Cobb venne in possesso di un prototipo in inglese del gioco tramite un amico appassionato di retro-gaming e si stupì di aver ritrovato un prodotto di cui da ragazzino aveva letto sporadicamente qualcosa su alcune riviste. Pensò subito alla possibilità di portare a termine il lavoro iniziato dalla Sage’s e di pubblicarlo il prima possibile.

Il primo ostacolo era rappresentato dall’acquisizione dei diritti, che nel frattempo erano passati alla Starfish-SD. Il problema fu superato facilmente grazie anche all’intervento di Sega Japan, che permise a Cobb e soci di lavorare a patto che non pubblicassero sulla confezione del gioco alcun marchio della compagnia.

Dopo aver superato agilmente questo primo contrattempo, il Super Fighter Team si è trovato davanti a un ostacolo ancora maggiore. La Starfish-SD non aveva mantenuto alcun file funzionante del gioco originale e nemmeno il codice sorgente, il che significava dover riprogrammare tutto praticamente da capo. L’impresa non era da poco, ma questo ha permesso anche al team di apportare alcune modifiche all’originale per renderlo ancora più appetibile.

“Il prototipo inglese di Star Odyssey che avevamo era stato distribuito ad alcuni giornalisti all’inizio degli anni ‘90”, rivela Cobb. “Anche se era una versione molto preliminare del prodotto, alla quale mancavano elementi chiave come le sequenze d’intermezzo, era comunque fantastico”.

Star Odyssey si ispira alla serie Phantasy Star e fonde un'ambientazione futuristica con un gameplay da RPG classico.

“Aveva anche problemi di codice, spesso si bloccava, il lavoro da fare era davvero molto e per completarlo abbiamo dovuto usare come modello l’originale giapponese. Gran parte del codice lo abbiamo comunque riscritto da capo”.

“Abbiamo poi avuto la necessità di tradurre tutti i dialoghi in Inglese. In realtà questa operazione era già stata fatta nel precedente tentativo di pubblicazione ma da impiegati dell’azienda giapponese, i quali avevano una scarsa conoscenza della lingua”, ha spiegato Cobb. “Il risultato era disastroso, al punto che alcune frasi non avevano assolutamente senso”.

Una volta superato anche questo ostacolo, il Super Fighter Team ha dovuto fare gli ultimi passi, ovvero creare la cartuccia “fisica” e la confezione del gioco. Può sembrare una cosa da nulla ma considerate sempre che parliamo di realizzare un prodotto a distanza di molti anni dall’ultimo.

“Dovevamo trovare non solo qualcuno in grado di fare il lavoro come si deve, ma che apprezzasse e capisse anche quello che stavamo tentando di fare”, ha proseguito il boss del SFT. “A volte quando inizi a parlare di copy protection il numero di persone disposte a svolgere questo tipo di lavoro cala drasticamente”.

“In Cina ad esempio amano fare le cose semplici, veloci e sbrigative, e noi non volevamo assolutamente che il nostro progetto fosse così... volevamo assolutamente il meglio”.

Star Odyssey ha già venduto tutte le copie prodotte, ma altre sono attualmente in produzione per soddisfare le richieste.

Quel qualcuno fortunatamente è stato trovato e una prima infornata di copie di Star Odyssey per Mega Drive è stata prodotta. Incredibilmente la notizia si è diffusa presso gli appassionati storici della console Sega, che hanno fatto a gara per aggiudicarsene una copia.

“I feedback che abbiamo ricevuto sono stati più che incoraggianti. I fan hanno apprezzato il lavoro che avevamo svolto e ci hanno incitato a realizzare altre copie del gioco per soddisfare le richieste che, in effetti si sono fatte sorprendentemente abbondanti”.

“Il successo che abbiamo ottenuto, per quanto piccolo nel panorama globale, dimostra che questa industria ha ancora un cuore. Siamo cresciuti molto sia come persone che come professionisti e accoglieremo a braccia aperte tutto quello che arriverà d’ora in poi... ma il nostro obiettivo rimarrà sempre quello di realizzare i nostri sogni”.

La storia che vi abbiamo appena raccontato scalda il cuore in un settore, quello dei videogiochi, che ora pensa solo al profitto e ai grandi numeri. Sarebbe bello se altri seguissero l’esempio di Cobb e del Super Fighter Team: sicuramente renderebbero la nostra passione comune molto meno commerciale e più umana.

Star Odyssey è ordinabile direttamente dal sito del Super Fighter Team.