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Indiegamer #65 - articolo

Viaggi onirici, programmazione node-based e un gatto col cappello.

NIKO: Through The Dream (Studio Paint)

NIKO: Through The Dream è un viaggio attraverso alcuni dei momenti più significativi della protagonista, Niko, che li rivivrà come un in sogno. Uno sogno in prima persona dove tali momenti saranno rappresentati da isole differenti, come differenti sono gli stati d'animo che Niko ha provato in quelle situazioni.

Ogni isola si distinguerà per design, musiche e meccaniche di gioco. Si potranno trovare quelle in cui a predominare saranno puzzle ed indovinelli, altre avranno la struttura di un platform, altre ancora, invece, spingeranno il giocatore all'esplorazione e saranno più orientati verso l'avventura. Nelle fasi più avanzate del gioco, inoltre, sarà possibile utilizzare poteri mentali con cui risolvere enigmi basati sulla fisca.

Come accennato poco sopra anche le musiche sottolineeranno queste differenze, puntando soprattutto ad enfatizzare lo stato d'animo che l'episodio rappresentato dall'isola ha provocato in Niko, un elemento non secondario per gli sviluppatori, che intendono trasmettere le emozioni della protagonista al giocatore. La narrazione sarà del tutto priva di voci e testi, e si affiderà unicamente a colori, forme e suoni che sveleranno man mano tutti i misteri del viaggio di Niko.

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Gli Studio Paint si sono affidati al solito Unreal Engine 3 per la realizzazione del gioco e le prime immagini e il trailer dimostrano una forte attenzione al design delle isole, decisamente minimalista, sebbene sembri che finora sia stata mostrata solo una piccola parte di ciò che sarà presente nella versione finale.

L'uscita di NIKO: Through The Dream è prevista nel corso di quest'anno su PC Windows e Mac ma non è escluso che, se ci dovesse essere interesse, possa essere convertito anche per altre piattaforme. Per chi dovesse essere interessato è presente anche su Greenlight, dove cerca di raccogliere i voti necessari ad ottenere la pubblicazione su Steam.

Glitchspace (Space Budgie)

"First person programming game" era una definizione che ancora mancava e rende bene l'idea di ciò a cui stanno lavorando gli Space Budgie. Glitchspace porta infatti il giocatore in uno cyberspazio minimalista e dai colori netti, in cui ogni elemento è programmabile, modificabile tramite un sistema di programmazione visuale chiamato Null.

Un esempio del sistema di programmazione Null con cui modificare gli attributi degli oggetti.

Tale sistema è node-based e permette di accedere alle caratteristiche di ogni oggetto, decrittandolo se necessario in modo da aggiungere, sottrarre o cambiarne le funzionalità o, ancora, collegarle tra loro per creare dei codici di funzionamento fino a trasformare l'oggetto in qualcosa di completamente diverso.

Grazie a Null sarà possibile, ad esempio, applicare della forza ad un elemento per farlo muovere, oppure modificarne le dimensioni per poterci saltare sopra o, ancora, duplicarlo in modo da realizzare una scala, disabilitare le collisioni per passarci attraverso, cambiarne le proprietà fisiche fino ad arrivare addirittura a replicare le funzionalità della Portal Gun e della Gravity Gun.

Una varietà davvero notevole su cui si potranno costruire puzzle di ogni sorta che stuzzicheranno sicuramente la fantasia dei giocatori più smanettoni. Secondo le informazioni disponibili al momento, il gioco completo avrà uno story mode della durata di 2 o 3 ore ma saranno presenti anche numerose aree segrete che potranno allungare i tempi stimati e ogni puzzle sarà risolvibile in in modi diversi.

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Glitchspace è acquistabile in versione alpha dal sito ufficiale per $4,99 e dovrebbe essere completato per il secondo trimestre di quest'anno, con il supporto nativo per Oculus Rift. Chi preferisse averlo su Steam può votare sull'apposita pagina di Greenlight.

Hot Tin Roof (Glass Bottom Games)

Emma Jones è un'investigatrice privata che indaga su una serie di orribili delitti. Armata di revolver e di fedora d'ordinanza, si muove tra vicoli malfamati in compagnia del suo gatto Franky, alla ricerca di indizi per risolvere il mistero.

Hot Tin Roof (che nel titolo cita il famoso dramma Cat on a Hot Tin Roof, tradotto in Italia come La Gatta sul Tetto che Scotta) è gioco dalle forti tinte noir, ma a dispetto di quanto possa sembrare da questa descrizione è tutt'altro che serio.

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Dal punto di vista estetico, come si può notare immediatamente da trailer e immagini, utilizza uno stile molto semplice, con personaggi fatti a cubetti che si muovono saltellando e ricoperti di texture dai colori piatti e definiti.

Il gameplay si ispira dichiaratamente ai Metroid di Nintendo, proponendo un mix di platform 2D ed esplorazione, cui si aggiunge la possibilità di ruotare lo scenario per muoversi al meglio nei quartieri. L'uscita è prevista per la metà del 2014 su Pc, Mac e Linux ma gli autori sono intenzionati a portarlo, se tutto va bene, anche su PS4 e WiiU.