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Monster Hunter World: Iceborne - recensione

Cronache del ghiaccio e del fuoco.

Monster Hunter World: Iceborne è duro, freddo e inospitale come le Distese Brinose, la nuova regione che dobbiamo esplorare in questa nuova avventura. Iceborne è un'espansione pensata per i veterani della serie, per dare loro modo di mettere nuovamente alla prova le proprie abilità di cacciatori. Una volta avviata l'avventura scopriamo che nuovi mostri e vecchie glorie stanno facendo la fila per testare i loro denti e i loro artigli (e le corna, le code, l'alito infuocato...) sul nostro equipaggiamento nuovo di zecca.

Mettiamoci l'animo in pace: quasi tutto quello che abbiamo accatastato con tanti sacrifici finora, infatti, può essere tranquillamente abbandonato nella Cassa Scorte. In Iceborne debutta un nuovo grado, detto Maestro, che apre nuove esaltanti possibilità in campo bellico. Procedendo con l'avventura abbiamo la possibilità di creare decine di nuove armature dalla resistenza crescente, in grado anche di conferire al nostro guerriero nuove abilità. Grazie ad un sistema di gioielli potenziato, infatti, possiamo decidere di specializzare ancora di più il nostro cacciatore, migliorando i suoi bonus di attacco o la sua resistenza difensiva. O in alternativa di provare a mettere qualche pezza ai nostri punti deboli.

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Questo perché in Iceborne non siamo costretti a fronteggiare "semplicemente" i mostri autoctoni delle Distese Brinose, ma anche una versione piuttosto arrabbiata di quelli che abbiamo affrontato decine di volte in World. Velkhana, il nuovo Anziano che si è risvegliato nelle Distese Brinose, infatti, ha deciso di farsi una scampagnata anche nel Nuovo Mondo e di sconvolgere i delicati equilibri delle terre che oramai potevamo chiamare casa. Ecco, dunque, che dovremo riattraversare la Foresta Antica o le Guglie Selvagge alla ricerca sia delle tracce dell'Anziano sia alla scoperta di nuove varianti dei soliti mostri, come l'Odogaron d'Ebano, o di vecchie conoscenze che tornano a salutarci dai vecchi capitoli della serie, come il Nargacuga.

Con esse debutteranno nuovi materiali, nuovi incarichi speciali legati ai Grimalkyne e nuove sfide. Ovvero tutto quello che i veterani stavano aspettando impazientemente per tornare a cacciare. E i novizi? Per loro non ci notizie particolarmente confortanti. Coloro che vorranno lanciarsi immediatamente tra le sfide di Iceborne dovranno innanzitutto armarsi di pazienza. E solo successivamente potranno pensare al proprio equipaggiamento. Non ci sono, infatti, scorciatoie o salvataggi fittizi che consentano di partire direttamente dall'espansione e di saltare le missioni di World. Da un certo punto di vista potrebbe essere positivo, dato che avremo 40 e più ore per affinare le nostre abilità di caccia, dall'altro potrebbe rappresentare uno scoglio per coloro che volessero immediatamente gettarsi nella mischia assieme agli amici che hanno già finito World.

L'unica concessione che Capcom ha voluto fare per venire incontro a questi gruppi eterogenei di giocatori è limare il funzionamento della difficoltà dinamica all'interno delle missioni. La salute e la forza di un mostro, infatti, scaleranno in modo più efficace a seconda di quanti cacciatori sono presenti. Sia a salire sia a scendere, con in più il debutto di una difficoltà pensata per un duo di giocatori che va ad aggiungersi a qualla per un gruppo di tre o più hunter. In questo modo veterani di buona volontà potranno scortare i novellini per tutto il gioco originale, così da velocizzare le operazioni. Potrebbero approfittarne sia per ottenere ricompense speciali da sfruttare nel grado Maestro, sia per sperimentare tutte i 14 tipi di armi presenti e tutte le novità del gameplay introdotte con Iceborne.

L'avventura è più lunga e complessa di quanto ci aspettavamo.

Capcom, infatti, ha lavorato per rendere più dinamico il sistema di combattimento e per dare maggiore personalità alle varie armi. Il dinamismo è dato dalla possibilità di usare la fionda direttamente con l'arma sguainata e dall'introduzione di un rampino. Entrambe le mosse sono disponibili mirando verso il mostro. Premendo il grilletto destro è possibile sparare immediatamente uno dei proiettili raccolti nella mappa, ognuno dall'effetto differente, ma la vera novità risiede nella possibilità di sganciare un devastante, seppur situazionale, colpo potente in grado di far barcollare i mostri e legare con le combo più complesse ed elaborate dei nostri ferri del mestiere.

Il rampino, è invece mappato sul tasto cerchio (o B), consente di aggrapparsi ai mostri più grandi e di attaccarli da una posizione di vantaggio. È una mossa differente rispetto al cavalcarli, ma è ugualmente utile sia per attaccare parti difficilmente raggiungibili come il volto o la coda, sia per far cambiare loro direzione e farli sbattere contro una parete rocciosa, scaricandogli in faccia tutto il contenuto della fionda. Le armi leggere consentono di ottenere munizioni per la fionda, mentre quelle pesanti sono fondamentali per indebolire una parte specifica del bersaglio. Grazie a queste due mosse anche coloro che utilizzano armi a corto raggio hanno la possibilità di sfidare più facilmente i mostri volanti o quelli che stanno attaccando da lunga distanza: si tratta di nuove opzioni di battaglia pensate per abbassare un'asticella della difficoltà ormai decisamente elevata.

La personalità delle armi è stata invece accentuata ampliando il sistema di combo. In questo modo ogni giocatore dovrà trovare il ritmo corretto per massimizzare i danni oltre che la posizione da tenere sul campo di battaglia per non venire travolto dalla furia dei mostri. Così, ciascuna arma si è arricchita di nuovi devastanti moveset, dall'estrazione rapida della Spada Lunga fino alle nuove combinazioni pensate per premiare la configurazione più lenta della Spadascia, regalando nuove sfaccettature e buff inediti a tutti gli strumenti di caccia.

Per difendersi da freddo bisognerà utilizzare pozioni al Peperoncino o speciali equipaggiamenti.

In questo modo si evidenzia l'ulteriore passo fatto dal publisher giapponese verso il lato action della sua serie. È vero che la preparazione di una caccia, soprattutto contro i mostri più forti, è sempre importante, ma il cuore che batte è sempre più quello della battaglia. Tra combo, voli per la mappa, colpi speciali e altro le missioni sono diventate spettacolari e frenetiche. I nuovi mostri per poter sopravvivere a tutta questa furia sono diventati delle vere e proprie spugne che ad un certo punto sono capaci solo di subire l'iniziativa dei cacciatori. Per alzare il livello di sfida Capcom ha pensato di rendere ancora più devastanti i loro attacchi, attivando una corsa all'armamento. Passare da un grado maestro al successivo implica quasi necessariamente il rivedere le proprie protezioni e le armi prima di lanciarsi in battaglia, tenendo conto dei danni elementali, delle resistenze e soprattutto dei moveset.

Una maggiore varietà nel comportamento dei mostri o un accento maggiore sulla strategia avrebbero a nostro avviso giovato alla varietà di Iceborne. Invece la nuova espansione è una corsa all'equipaggiamento più raro e potente, magari da sfoggiare all'interno della rinnovata sala degli eroi. Non che sia un male, anzi, da un certo punto di vista è anche gratificante sfoggiare le proprie conquiste, ma non avrebbe guastato utilizzare un po' più di materia grigia.

Per il resto Capcom ha fatto quello che ci si attendeva: ha infarcito Iceborne di nuovi mostri, sfide e contenuti, in grado di tenere impegnati i più incalliti cacciatori per altre decine di ore solo per dare la caccia a Velkhana. Dopo di che l'avventura non sarà mica terminata, ma si apriranno decine di nuove possibilità per divertirsi con gli amici o personalizzare il nostro personaggio e i nostri alloggi. E sfidare mostri leggendari.

Le nuove aree sembrano prese di peso da Horizon: Zero Dawn.

Le nuove aree di Iceborne ricordano molto da vicino quanto visto in Horizon: Zero Dawn. La storia del Velkhana, pur non sconvolgendo per temi trattati o originalità, riprende gli stessi personaggi di World, li evolve e approfondisce i legami che ci sono tra i protagonisti. Ottimo come sempre l'adattamento in italiano, completo di voci e sottotitoli.

Con Monster Hunter World: Iceborne Capcom non si è limitata ad espandere il suo blockbuster, ma ha provato anche ad approfondire e limare le meccaniche di gioco. Il risultato è una nuova infornata di durissime sfide con le quali mettere alla prova le nostre abilità di cacciatori. Il rampino e la fionda rendono il gioco più dinamico e rendono alcune classi più utili contro i mostri volanti, mentre le nuove mosse rendono gli scontri un po' più tecnici e viscerali. Il nuovo rango Maestro non solo rende i nemici più duri da abbattere, ma dà la possibilità di forgiare armi ed armature sempre più potenti, nelle quali incastonare nuovi gioielli.

Certo, avremmo voluto anche qualche novità sotto il profilo della strategia o una qualche scorciatoia per i neofiti, ma anche così Iceborne è un'espansione enorme, in grado di dare agli amanti di Monster Hunter World quello che stavano aspettando: più Monster Hunter World.

9 / 10