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Tales of Arise - recensione

Un gioco di ruolo che riesce a fare contenti tutti.

Un JRPG che rispetta l'identità del franchise di cui fa parte, riuscendo comunque a stare al passo coi tempi.

Dopo ben due sessioni di prova del promettente Tales of Arise, possiamo finalmente discutere ed esaminare la versione completa di questo nuovo capitolo della storica saga.

Come in passato abbiamo avuto modo di scegliere tra il doppiaggio inglese e quello giapponese, con anche la presenza di una valida localizzazione italiana di menu e sottotitoli.

All'inizio della storia il personaggio principale soffre di un'amnesia così grave d'avergli fatto dimenticare persino il proprio nome; chiamato da tutti come Maschera di Ferro a causa del misterioso e inamovibile copricapo da lui indossato, lavora come schiavo nella terra ardente di Calaglia, finché per tutta una serie di eventi non incontra la renana Shionne ed entra a far parte dei Corvi Scarlatti, un gruppo della Resistenza di Dahna, per sferrare un ultimo, definitivo attacco contro la Fortezza di Glanymede e abbattere una volta e per tutte il regno tirannico di Lord Balseph.

È da qui che ha inizio il viaggio dei nostri eroi e del loro sempre più nutrito gruppo d'avventurieri, che li porterà ad affrontare nemici e scoprire misteri ben più antichi di loro, oltre che sollevare il velo sulle strane e sconosciute origini del protagonista.

Cover image for YouTube videoTALES OF ARISE – Official Opening Animation

Confermiamo la piacevolezza estetica di ogni ambientazione di gioco, soprattutto grazie all'uso di un nuovo shader grafico, ispirato agli anime giapponesi e ai dipinti ad acquerello; anche l'atmosfera ci è parsa ben costruita e con un ottimo design ambientale e dei nemici.

Questi ultimi soffrono in parte dell'inevitabile problema dei giochi di ruolo di ogni epoca, ovvero il reskin di buona parte delle creature del bestiario... mentre, per quanto riguarda le mappe, i dungeon e gli ambienti urbani, la varietà e la cura per i dettagli sono sempre garantite. A questo si aggiunge la possibilità di vivere l'esperienza con un framerate solido come la roccia di 60fps su PC e console next-gen, in grado di regalare un feedback immediato e fluido, tanto durante l'esplorazione quanto, soprattutto, durante i combattimenti.

Ogni area nasconde al suo interno numerosi tesori, materiali per il crafting d'accessori e ingredienti per la cucina. Le zone sono anche fittamente popolate da creature ostili, che però non si mostrano mai eccessivamente aggressive, permettendo quindi d'ingaggiare uno scontro solo nel caso in cui sia desiderato.

Durante l'esplorazione è possibile raggiungere dei falò, presso cui accamparsi per recuperare le forze e, nel caso si volesse, cucinare qualcosa e per ottenere buff temporanei al party; riposare la notte è anche un buon metodo di farming, dato che fa riapparire tutte le creature sconfitte in precedenza e, da un certo punto in poi della storia, permette anche di approfondire la conoscenza dei membri del party, aumentandone l'affinità col protagonista.

Orbus Calaglia è una terra ricca di energia astrale del fuoco e il luogo in cui avrà inizio la nostra avventura.

Trattandosi di un gioco di ruolo, non mancheranno mai gli equipaggiamenti offensivi e difensivi da equipaggiare a ciascun personaggio del gruppo: ognuno richiede armi e protezioni differenti, mentre gli accessori sono identici e condivisibili. Le armi potranno essere commissionate al fabbro consegnando i materiali necessari e pagando una piccola quantità di denaro, ma è il crafting degli accessori ad aggiungere una benvenuta personalizzazione delle build di ogni eroe dato che, in base ai materiali usati e al loro livello, gli effetti dell'accessorio creato saranno diversi.

La necessità di reperire i minerali necessari alla creazione inoltre, invoglia i giocatori a esplorare (e riesplorare) le zone del gioco, per scoprirne ogni segreto e anfratto, non risultando mai frustrante anche grazie a un sistema di viaggio veloce molto efficiente e attivo fin dalle primissime ore di gioco; menzione d'onore, tra l'altro, ai tempi di caricamento rapidissimi delle mappe, almeno per quanto riguarda le build PC e next-gen.

La potenza dei personaggi non è però relegata al puro materialismo: sconfiggere nemici in combattimento e completare missioni secondarie permette di guadagnare Punti Abilità, da investire nei Titoli. Avanzando nella storia, o una volta raggiunti certi obiettivi, ciascun personaggio sblocca infatti nuovi Titoli, che a loro volta forniscono nuove Arti, incantesimi e abilità passive da apprendere.

Per quanto riguarda il sistema di combattimento, Tales of Arise prevede un party di quattro personaggi attivi e due riserve. Il giocatore controlla solo uno di essi, mentre gli altri si muoveranno seguendo una strategia predefinita, ma il giocatore ha modo di cambiare il leader in qualunque momento, sia in esplorazione che durante lo scontro.

Le missioni secondarie non sono mai troppo impegnative e offrono premi utili, come denaro e nuove ricette.

Durante la battaglia ci si muove all'interno di un'arena tridimensionale e sarà possibile saltare, schivare e parare; oltre agli attacchi standard, ogni personaggio può utilizzare le proprie abilità, chiamate Arti, assegnandone fino a tre alle mosse terrestri e altrettante per il combattimento a mezz'aria.

Continuare a utilizzare le Arti ne aumenterà l'efficacia grazie al livello di maestria, ma permetterà anche d'impararne di nuove e più potenti: a volte si tratterà semplicemente di una versione "evoluta" dell'Arte precendete, ma in diversi casi, la nuova mossa sarà completamente diversa. Altro dettaglio da non sottovalutare è che buona parte di Arti, incantesimi e armi avranno anche un'affinità elementale, da tenere sempre a mente per colpire gli avversari con le mosse più efficaci, sfruttandone appunto devolezze e resistenze.

Il giocatore può anche ordinare ai rimanenti cinque membri della squadra di eseguire un Attacco Boost e, nel caso in cui si mettano a segno abbastanza colpi e/o la salute del nemico sia bassa, vi è la possibilità che si attivi un Assalto Boost, in cui due personaggi attaccano contemporaneamente l'avversario, causando danni molto elevati.

Un altro fondamentale aspetto tattico, da considerare quando si affrontano nemici di grosse dimensioni ,è la presenza di punti deboli che si affiancano alle già citate debolezze elementali,: quando una parte del corpo della creatura è illuminata di arancione, occorre concentrare i propri attacchi su quel punto, in modo da causarle stordimento e poter massimizzare i danni una volta incapacitata.

Nonostante i temi trattati dalla storia siano molto cupi, non mancheranno le situazioni più spensierate.

Al livello di difficoltà standard, il gioco offre un'esperienza estremamente equilibrata, con dei (prevedibili) picchi di difficoltà solo durante le battaglie opzionali contro gli Zeugle Giganti; in ogni caso, Tales of Arise permette un'eccellente personalizzazione del comportamento degli alleati, a guisa dei famosi e storici Gambit di Final Fantasy XII.

In ogni caso, menzione d'onore anche alla programmazione genale dei compagni di squadra, che riescono ad agire tempestivamente e in modo intelligente anche nel caso in cui si lasci loro completa autonomia.

Tales of Arise è un JRPG in grado di far contenti tanto i fan di vecchia data della saga, quanto i neofiti: accessibile, esteticamente appagante e dal ritmo sempre scorrevole, è riuscito a rinfrescare il sistema di combattimento con un ottimo compromesso tra azione e strategia, senza però accantonare la componente parametrica. L'ottimo doppiaggio e la bellissima colonna sonora accompagnano alla perfezione un'avventura che merita assolutamente di essere vissuta e, perchè no, rivissuta in Nuova Partita +, con i bonus offerti dai misteriosi e potenti Manufatti.

Tales of Arise è atteso per il 10 settembre di quest'anno, su PC e sulle piattaforme Sony e Microsoft, di questa e della precedente generazione.

8 / 10

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Tales of Arise

PS4, Xbox One, PC

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Lara Arlotta

Contributor

Scrive, blatera e videogioca, spesso contemporaneamente e da oltre due decenni. L'unico modo per fermarla è darle da mangiare, ma l'effetto è solo temporaneo. Sono ancora in corso delle indagini confidenziali per comprendere se si tratti di un essere umano o di una credibile riproduzione, inviata nell'era contemporanea da una civiltà eternauta.

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