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FIFA 10 Vs PES 2010

EA contro Konami: l’evoluzione del calcio virtuale analizzata a mente fredda.

GRAFICA

L’impatto visivo dei due giochi è senz’altro di ottima fattura, anche se i loro punti di forza sono diversi. PES punta molto sulla grande verosimiglianza dei suoi modelli poligonali e gli atleti in campo, soprattutto durante le zoomate, somigliano parecchio alle loro controparti reali. FIFA, invece, ha fatto un piccolo passo in avanti per ciò che riguarda le texture degli atleti, più pulite rispetto al passato, così come sono scomparsi i “micro-numeri” di maglia che campeggiavano sulle divise dello scorso anno (adesso la proporzione è decisamente più soddisfacente).

Allo stesso tempo, però, EA continua a pagare una costruzione dei modelli digitali dei calciatori troppo superficiale, se confrontata con il resto della produzione. Nei momenti in cui la telecamera stacca sui loro volti o su un replay, tanto i movimenti che la loro verosomiglianza lascia a desiderare. Lo stacco decisivo tra FIFA e PES c’è se ci riferiamo all’engine di gioco: next-gen ed in continua evoluzione quello sviluppato e ritoccato da Electronic Arts, di vecchia concezione e non al passo coi tempi il motore riproposto da Konami.

GIOCABILITÀ

Grandi conferme per FIFA e passi in avanti per Pro Evo. Entrambi i titoli introducono un controllo a 360 gradi sui calciatori ma con effetti diversi. Mentre in FIFA ciò ha migliorato la risposta ai comandi, con una maggiore reattività del sistema di controllo, il gameplay di PES si è fatto leggermente più “legnoso” e questo è dovuto al calo di ritmo di cui ha beneficiato il gioco. In questo senso le due produzioni si sono avvicinate, come impostazione e approccio al match. La ricerca dei varchi giusti, il girare la palla da destra a sinistra per imbastire un’azione d’attacco è diventata ormai una caratteristica imprescindibile di questi due esempi di calcio virtuale. La differenza, però, sta proprio nella risposta alla pressione dei tasti: FIFA si è snellito di quel carico di lentezza che ne ha caratterizzato i passati capitoli, mentre PES, per ridurre l’effetto “flipper” a cui era arrivato, ha virato verso una serie di controlli più macchinosi, il che lo rende certamente più simulativo ma meno immediato…

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Con i primi due aggiornamenti rilasciati da Konami sono state aggiunte nuove squadre nella Champions League e tre modalità di gioco per l’online.

Da sempre compagna delle nostre stagioni in solitario, l’IA di entrambi i titoli mostra dei buoni passi in avanti sia per quanto riguarda la gestione degli affari extra calcistici, ora decisamente più realistica (le trattative di calcio mercato, per esempio, se giochiamo a una delle modalità Carriera), che per ciò che concerne il campo di gioco. Infatti, al di là di schede speciali e freccette da selezionare sulle lavagne tattiche, sono i movimenti delle varie linee a fare la differenza. In FIFA abbiamo notato un miglioramento delle distanze tra i reparti, delle sovrapposizioni, del controllo sul pressing e sulla chiamata del fuorigioco (in passato l’overdose di offside si faceva sentire…).

PES, dal canto suo, ha ridotto il sovraffollamento esagerato a centrocampo ma non convince a pieno in fase di impostazione, come varietà di soluzioni tra cui scegliere per costruire una manovra offensiva, a causa della poca reattività dei compagni di squadra nello smarcamento, che invece FIFA garantisce con una certa concretezza.

AUDIO

Qui la sfida finisce in pareggio, perché se Pro Evo è ancora scadente a livello di ultrà presenti in curva, con dei coretti più da terza categoria che da palcoscenico internazionale e che non reggono il confronto col tifo organizzato di EA, FIFA ci ripropone un duo Caressa-Bergomi che sa di riciclato e alla lunga noioso: frasi nuove ridotte al minimo, pochi commenti contestuali, pochissime storie raccontate come contorno di un’azione pericolosa o appena sventata. La coppia Altafini-Pardo di Konami TV è tutta un’altra musica: verve, varietà e tempestività, quasi ci trovassimo ogni volta di fronte ad un posticipo serale!

ONLINE

La Live Season permette di aggiornare i valori dei giocatori a seconda delle loro prestazioni nella realtà.

La modalità Live di Pro Evolution Soccer sembra un cantiere aperto. Nonostante siano stati risolti i problemi di lag che avevano reso impossibile da giocare le ultime due edizioni del gioco, le modalità multiplayer restano ancora poco convincenti ed intriganti.

È vero che Konami sta dando finalmente segnali di grande attenzione al comparto online (in appena un mese ha già rilasciato due importanti aggiornamenti destinati a migliorare il servizio), ma se poi si entra in una sessione live di FIFA, ci si accorge di un mondo totalmente differente: possibilità di giocare 11 contro 11, notiziario flash in tempo reale nei menù di attesa, supporto web per l’upload dei migliori gol realizzati e molto molto altro ancora…

RISULTATO FINALE

Pur riconoscendo a PES uno sforzo e la voglia di rimettersi in gioco, il 2010 sarà ricordato come l’anno dell’effettivo sorpasso. FIFA vince per ragioni tecnico tattiche, per usare un termine tanto caro agli ambienti calcistici. È la nostra scelta, per le sensazioni che ti lascia subito dopo ogni match, per quello che ti regala nei novanta minuti e per le sfumature del prepartira con cui ti prepara all’entrata in campo. Pro Evo, non ne esce stracciato ma sicuramente ridimensionato e potrebbe rimanere una vostra scelta più dettata dal cuore che da un’effettiva e presunta superiorità. La palla, dunque, passa ora a Konami…