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Shift 2: Unleashed

Scaldate i motori... ci siamo quasi!

Il primo Shift, lanciato sul mercato nel settembre del 2009, è stato senza dubbio uno dei racing più sorprendenti dell'attuale generazione.

Sviluppato dopo il mezzo passo falso rappresentato da NFS: Undercover, il titolo riuscì infatti a conquistare l'interesse dei puristi e non, imponendosi come valida alternativa a Forza Motorsport su Xbox 360 e come un punto di riferimento per qualsiasi appassionati della categoria in possesso di una PS3 o di un PC.

I motivi? Una struttura molto classica in stile Gran Turismo, impreziosita da una serie di interessanti feature, quali il comportamento dinamico dei piloti avversari e un multiplayer di indubbio spessore.

Con questo sequel Electronic Arts sembra però seriamente intenzionata a ritagliarsi uno spazio sempre maggiore nel campo delle simulazioni automobilistiche, e l'obiettivo, almeno a giudicare da quanto ho potuto vedere fino ad oggi, sembra tutt'altro che proibitivo.

Le frenate improvvise faranno perdere stabilità al veicolo.
Le auto sono tutte visivamente splendide.

Andando a capitalizzare su tutti quegli aspetti che hanno sancito il successo del primo capitolo di questo reboot, il team di sviluppo sembra infatti essere riuscito a rendere l'esperienza di guida ancor più completa e ricca di quanto già non fosse quella offerta dal suo predecessore... ma questo basterà per renderlo un "must buy" assoluto per qualsiasi appassionato della categoria?

Almeno per quanto riguarda il singleplayer la risposta si preannuncia positiva, ma come Gran Turismo 5 insegna, sarà il multiplayer a definire le sorti di questo ambizioso prodotto.

Fortunatamente sembra che anche in questo senso gli sviluppatori non abbiano lasciato nulla al caso, e ciò grazie alla decisione di riproporre una delle feature distintive di Hot Pursuit. Di cosa sto parlando? Ma ovviamente dell'Autolog!

Per quei pochi che dovessero ancora le sue peculiarità, l'Autolog è essenzialmente un sistema di analisi che, monitorando la nostra condotta in-game (attitudini, debolezze, punti di forza, preferenze ecc...) ci suggerirà costantemente nuovi modi per ottenere il massimo dal singleplayer e, cosa ancor più importante, ci permetterà di tenere sempre sotto controllo i progressi dei nostri amici.

Tutto si tradurrà inevitabilmente in un'esperienza di gioco più completa e coinvolgente di quella offerta da molti altri racing in circolazione, dandoci la possibilità di trovare sempre nuovi stimoli anche dopo aver concluso la carriera, modalità che, proprio come quella del primo Shift, dovrebbe tenervi impegnati per oltre una decina di ore.

Il cuore pulsante dell'esperienza singleplayer sarà infatti ancora una volta la modalità carriera, la cui struttura, com'era lecito aspettarsi, non proporrà particolari novità rispetto al passato. L'obiettivo sarà come sempre quello di farsi strada attraverso una lunga serie di eventi dalle caratteristiche differenti per conquistare il titolo di campione del campionato GT1, e per farlo sarà necessario non solo migliorare le proprie abilità di guida, ma anche arricchire il proprio parco macchine con veicoli sempre più performanti.

Il realismo di Shift 2.