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Defiance

Un MMO che è anche una serie TV. E viceversa.

Avendo scoperto che il pianeta è abitato, gli alieni iniziano una negoziazione con il popolo terrestre per la colonizzazione. Un incidente dovuto ad un tentativo di sabotaggio di un’astronave aliena scatena però una catastrofe che sprigiona letali radiazioni su tutto il globo.

Si fa un salto in avanti di parecchi anni: la Terra si è ripresa e la vita comincia nuovamente a farsi largo sul pianeta. Gli alieni e gli umani sopravvissuti collaborano per ricostruire il mondo.

Nonostante la trama sia comune ad entrambi i prodotti, la serie TV e il videogioco di Defiance saranno ambientati in luoghi differenti: St. Louis per la prima e San Francisco per il secondo. Gli sviluppi della trama, sia a livello politico che geografico del serial, però, si rifletteranno in maniera pressoché istantanea sul gioco. Anche i personaggi passeranno dall’uno all’altro, cosa che in teoria dovrebbe arricchire la loro caratterizzazione.

Trion sembra voler andare addirittura oltre in questo già parecchio ambizioso e complicato progetto. Uno degli obiettivi finali, infatti, è di menzionare nello show televisivo quei giocatori che si sono particolarmente distinti nel videogame. Una scelta interessante, anche se decisamente rischiosa visto il variegato (e un po’ folle) pubblico che frequenta gli MMO.

Forse alcuni di voi si staranno chiedendo: ma che succede se la serie viene interrotta per pochi ascolti a metà di una stagione? Ovviamente gli sviluppatori hanno pensato anche a questo: Defiance, infatti, è collegato al suo stretto parente televisivo, ma viene anche sviluppato in modo che possa rappresentare un’entità a sé stante, giocabile indipendentemente dall’altro media.

Per quanto riguarda le classi presenti nel gioco, Trion è stata sempre piuttosto evasiva. Sappiamo che sarà possibile interpretare sia umani che alieni, che ognuno avrà diverse abilità di attacco e difesa, che il loot sarà una come al solito una componente principale e che i combattimenti avranno una forte componente action in puro stile “shooter”. Stop: tutte le informazioni disponibili finora su personaggi, classi, combattimenti e componenti GDR, si fermano qui.

Ci saranno arene per il PvP, componente importante se non essenziale per qualsiasi MMO che si rispetti, ma Defiance incentiverà soprattutto la cooperazione tra giocatori per la sopravvivenza. I combattimenti con i boss più grandi, ad esempio, ricorderanno solo in parte quelli di World of Warcraft e per certi versi saranno più vicini a quelli visti nella serie Lost Planet.

Ovviamente molte delle caratteristiche presenti e apprezzate in Rift verranno riproposte anche in questo nuovo progetto, con qualche piccolo ritocco per aggiornarle. Le cosiddette “public quest”, che da sempre vedono impegnati centinaia di giocatori nei migliori esponenti del genere, saranno più aperte e non necessiteranno per forza di alti livelli per essere completate.

Il gioco vuole essere più accessibile rispetto ad altri MMO attualmente disponibili. Non sarà quindi necessario prendere il tutto come un vero e proprio “lavoro”, ma al tempo stesso le novità a cui il team sta lavorando sembrano poter garantire una profondità e un’originalità di gameplay non indifferente.

Per la prima volta ci troveremo di fronte ad una serie televisiva giocabile, o se preferite ad un gioco che sarà anche possibile guardare. Qualunque cosa sia, ci auguriamo che Trion non faccia passi indietro per non rischiare troppo. Questo genere ha un disperato bisogno di una scossa e The Old Republic potrebbe non bastare a cambiare gli ormai radicatissimi assetti.