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Fuse - prova

Abbiamo provato il nuovo titolo di Insomniac!

Londra - Quando si parla di azione allo stato puro e armi scandalosamente non convenzionali, difficilmente ad ogni possessore di PS3 non viene in mente il nome di Insomniac Games. I celebri creatori di Ratchet and Clank e Resistance, dopo anni di prolifica attività come studio first party per l'intera genealogia di console Sony, sono finalmente pronti al balzo multipiattaforma con questo Fuse, neonata IP prevista per PS3 e Xbox 360 affiorata già da qualche tempo sulla scena con il nome Overstrike.

L'ingresso nel parco titoli di Microsoft sancisce dunque un netto taglio col passato per l'attivissimo studio statunitense, che dopo aver dato ampia prova delle proprie abilità in materia di platform 3D e FPS, muove i primi passi nell'universo dello shooting in terza persona. Primi, ma non certo timidi: Fuse è uno sparatutto cooperativo per quattro giocatori che porta al livello massimo il concetto di coop, contestualizzandolo in una dimensione inedita, più matura e, come prevedibile, piena zeppa di armi fuori dagli schemi.

Spendiamo due parole sul tessuto narrativo, uno degli aspetti più curati e riusciti dell'operato di Ted Price e soci. Fuse è incentrato sul ritrovamento di una sostanza aliena instabile, scovata in territorio americano e tenuta gelosamente segreta per interi decenni. Questo materiale, il Fuse, è già particolarmente letale di per sé, ma diventa persino più potente se miscelato con specifiche sostanze terrestri che ne amplificano gli effetti.

Come facciamo a sapere tutte queste cose? Beh, gli scienziati americani hanno condotto per anni esperimenti serrati sul Fuse, cercando di condurlo ad una situazione di stabilità molecolare tramite una lunghissima serie di test intensivi. Test che, proprio ad un passo dalla soluzione, sono stati vanificati dall'attacco di un gruppo di paramilitari (i Raven) interessati al prodigioso ritrovato alieno. Prima che la situazione diventi insostenibile, viste le incredibili potenzialità belliche della sostanza in esame, il governo USA convoca un gruppo di quattro mercenari altamente addestrati, affidando loro il compito di rincorrere i ladri e stanare l'origine del prezioso materiale.

"Fuse è incentrato sul ritrovamento di una sostanza aliena instabile, scovata in territorio americano e tenuta segreta per interi decenni"

a voi l'Enforcer, l'enorme robottone tutto latta e poco cervello incontrato nella parte conclusiva della demo. Un minimo di gioco di squadra e il problema è risolto.

Il quartetto di super eroi è composto rispettivamente da Dalton Brooks, Izzy Sinclair, Jacob Simble e, dulcis in fundo, Naya Deveraux. Ciascuno di questi, oltre a fare affidamento su un'arma prodigiosa che funziona a Fuse, gode di caratteristiche peculiari, espandibili con un meccanismo basato su skill tree e alimentato a Fuse Point.

Iniziamo da Dalton, il tank del gruppo. Ex membro degli stessi Raven a cui dà la caccia, il gigante non troppo buono stringe tra le mani un MagShield, un'arma nata dalla combinazione di Fuse e Ferrofluid capace di creare uno schermo protettivo a difesa del suo possessore. Questo, oltre a respingere gran parte degli attacchi avversari, è in grado di smembrarli istantaneamente qualora essi ne vengano in contatto.

Izzy Sinclair è una "vecchia" spia venditrice di segreti, equipaggiata con una Shatter Gun. Composta da Fuse e Black Menalite, essa riesce a cristallizzare ogni cosa colpita dal suo raggio: utile per congelare temporaneamente sistemi di sicurezza o, perché no, trasformare i nemici in ghiaccioli alquanto delicati. Oltre a sradicare gli avversari dalle relative coperture, la Shatter Gun permette a Izzy di fungere da curatore per i membri del team.

Jacom Simble, ex sbirro di Los Angeles, è il tipico elemento quadrato, rigido e ligio al dovere, uno di quelli che difficilmente improvvisa sul campo. Ha anche una mira infallibile che lo rende perfetto per l'ArcShot, un gingillo sperimentale a base di Fuse e Mercurio, che oltre a bruciare e sciogliere i nemici trafitti, gli permette di piazzare trappole esplosive da contatto al suolo.

"Il Fuse diventa più potente se miscelato con specifiche sostanze che ne amplificano gli effetti"

Ted Price di Insomniac ci parla della storia, dei personaggi e delle armi di Fuse.

Chiude il quartetto la bellissima Naya Deveraux, ex-assassina figlia di un pezzo grosso dei Raven. A lei l'onore e l'onere di portare il Warp-Rifle, l'arma potenzialmente più distruttiva capace di creare dei buchi neri nei quali far scivolare il malcapitato di turno. Non solo, l'accoppiata Fuse e Antimateria le permette di creare lunghe combo di singolarità e, non bastasse, le garantisce un breve periodo di invisibilità: non poteva certo mancare l'elemento stealth del gruppo!

Quelle appena esposte sono le armi principali del gioco, a cui se ne affiancano molte altre (fucili di precisione, lanciagranate, mitragliatori) "standard". Le abilità specifiche di ciascun giocatore possono essere ulteriormente sviluppate investendo Fuse Point nei relativi skill tree, andando ad aumentare parametri quali affinità con armi canoniche e Fuse-based o skill ben più "umane" come mira, resistenza o doti stealth.

Il tutto, come sottolineato da Price nel corso della presentazione, a libero arbitrio del giocatore, che potrà massimizzare la resistenza di Dalton, viste le doti da tank, a scapito della maneggevolezza con armi tradizionali. Ciò è possibile attraverso l'utilizzo dei Fuse Point, la "moneta di gioco" guadagnata attraverso le azioni offensive. La logica è sempre la stessa: maggiore è il numero di avversari spediti al tappeto o degli obiettivi superati con successo, maggiore sarà il premio corrispettivo di FP guadagnati. Questa volta, però, l'enfasi viene posta quasi totalmente sulla cooperazione, e l'utilizzo di tattiche corali per procedere nei livelli amplifica sensibilmente il bottino guadagnato.

"Le abilità specifiche di ciascun giocatore possono essere sviluppate investendo Fuse Point nei relativi skill tree"

Volete un esempio? Lo scudo generato dal Magshield di Dalton non solo blocca i proiettili avversari ma lascia passare quelli sparati dal team. Utilizzandolo dunque come copertura, Izzy può usare la Shatter Gun per congelare un gruppetto insistente di Raven, lasciando all'ArcShot di Jacob il piacere di frantumare il tutto in un sol colpo. Tre giocatori per un attacco corale d'eccezione: come risultato, una pioggia di FP per tutti.

Fuse è dichiaratamente cooperativo: eliminare i Raven ricorrendo a tecniche combinate premia tutti i giocatori coinvolti con maggiori quantitativi di Fuse Point.

Le possibilità offensive ereditate da tale sistema sono notevoli (lasciamo alla vostra immaginazione cosa potrebbe inventarsi Naya sfruttando la sua temporanea invisibilità). Non a caso, è il gioco stesso che incoraggia il lavoro di squadra, ricordando come l'unione, oltre alla forza, fa anche la ricchezza. Attenzione però: la morte di un solo membro si traduce nel game over!

Ma torniamo a parlare un po' di chimica, presentando un'altra caratteristica interessante del Fuse: a causa della sua forte instabilità, l'uso prolungato delle armi speciali funge da trigger per scatenare una devastante modalità, chiamata Fusione, durante la quale l'intero team gode di una potenza di fuoco ulteriore, seppur limitata nel tempo.

Se già l'impatto di tali armi è notevole, in questi frangenti esse fanno la differenza anche nelle situazioni più spinose. Il colpo congelante di Izzy, ad esempio, intrappolerà non solo lo sfortunato bersaglio ma anche chiunque si trovi a una distanza tale da entrare in contatto con le schegge di cristallo; idem dicasi per l'ArcShot, che brucerà più avversari ravvicinati.

Pad alla mano, ci siamo avventurati (nei panni di Izzy) in uno dei livelli introduttivi di Fuse per saggiarne in prima persona le tanto decantate meccaniche coop. La missione prescelta non poteva essere più classica, ossia l'immancabile infiltrazione nella base nemica cercando di mantenere un basso profilo: una cosa che, come ben sapete, non succede mai.

"L'uso prolungato delle armi speciali funge da trigger per scatenare una devastante modalità, chiamata Fusione"

Insomniac ed EA ci mostrano come piegare le leggi della fisica in Fuse.

Prendere confidenza con gli attacchi "a squadra" richiede un minimo di rodaggio e una certa affinità coi propri partner, che dovrebbero quantomeno muoversi con ordine sino alla posizione d'attacco più indicata. Se affrontate con il giusto spirito, le meccaniche shooting di Fuse funzionano alla grande e, inutile sottolinearlo, rendono l'esperienza coop davvero divertente.

La manovra d'attacco non lesina sangue e smembramenti vari, e mettere a segno una combo devastante alla "tutti per uno, uno per tutti" regala soddisfazioni. E a meno di non trovarsi in squadra con un Rambo misantropo, si tratta di un combat system a cui ci si abitua davvero in fretta.

Muoversi tra le coperture, attaccare, usare le torrette per arginare l'avanzata nemica o ricorrere al potere congelante per bloccare temporaneamente un sistema di difesa mentre i nostri colleghi cercano di disattivarlo, sono manovre piuttosto intuitive, che giungono facili al giocatore grazie ad un sistema di controllo che più classico non si può (dorsali per mirare/sparare, un tasto per sfruttare la copertura e un altro per cambiare arma).

Espugnata la base nemica, ci siamo ritrovati faccia a faccia con un Enforcer, un enorme drone dotato di missili e particolarmente attratto dal nostro quartetto. Molta apparenza ma poca sostanza: reduci dai precedenti scontri e allenati agli attacchi combinati, stendere l'avversario non ha richiesto al nostro team più di qualche minuto. Gli amanti del single player più ostili alle dinamiche coop multigiocatore potranno comunque affrontare l'intera avventura coadiuvati dalla CPU per la gestione del restante terzetto, sfruttando una particolare feature che Insomniac Games ha ribattezzato "Leap".

"La manovra d'attacco non lesina sangue e smembramenti vari, e mettere a segno una combo devastante regala soddisfazioni"

Izzy, il personaggio utilizzato nella nostra prova, può trasformare i nemici in orrende e delicate statue di cristallo. Che il buon Jacob sa benissimo come trattare.

La scelta iniziale del personaggio non sarà vincolante per tutto il playthrough ma, al contrario, ci si potrà alternare tra i personaggi con la pressione di un tasto. Nulla che non sia già stato visto dozzine di volte in altre produzioni, ma che tuttavia può rivelarsi utile qualora la prima scelta non si rivelasse così accattivante come previsto o qualora desideriate far crescere le skill della squadra in modo omogeneo e bilanciato.

Non manca infine l'opzione drop-in/drop-out per altri tre giocatori: sai mai che anche Lupo Solitario cambi idea. Terminata la sessione di gioco, inutile nascondere che l'impatto finale è stato sicuramente dei migliori: non mancano però alcuni dubbi, che auspichiamo essere risolti da qui alla release del titolo.

Qualora feriti gravemente, i nostri uomini cadranno al tappeto in attesa d'essere tempestivamente rianimati: considerando le dimensioni delle mappe, un'indicazione visiva sulla posizione avrebbe fatto dannatamente comodo, riducendo il rischio di trovarsi con un cadavere e di dover riaffrontare la missione dall'inizio.

A fianco di un'intelligenza artificiale un po' remissiva, cosa comunque comprensibile trattandosi di una demo a difficoltà base, a lasciare un po' perplessi è la direzione artistica di Fuse, al momento anonima e incapace di colpire nel segno come vorrebbe.

"Il charachter design funziona alla grande ma è l'impatto visivo nel suo insieme ad apparire poco incisivo"

Il charachter design funziona alla grande, con personaggi sfaccettati e caratterialmente complessi, così come la realizzazione delle location è dettagliata e di ampio respiro, ma è l'impatto visivo nel suo insieme (al di là di un engine proprietario di prim'ordine) ad apparire poco incisivo, dai toni quasi scialbi e smorzati. Manca quel pizzico di carattere in più per rendere Fuse accattivante nella grafica quanto lo è nel coop.

Non possiamo certo affermare che Fuse rivoluzionerà il genere degli sparatutto in terza persona, visto e considerato che gran parte delle caratteristiche proposte non sono così innovative nel mercato videoludico odierno. Allo stesso tempo, la forte vocazione cooperativa dell'IP è supportata da un sistema di gioco reattivo ed estremamente brillante, che regala il meglio di sé se giocato in compagnia di tre amici.

Semplice e immediato ma allo stesso punto tatticamente evoluto quando si cerca di portare a termine un potente attacco corale e con una spruzzatina superficiale di "ruolismo" nella gestione dei vari skill tree, Fuse sarà disponibile per PS3 e Xbox 360 il prossimo febbraio. Il tempo necessario per sistemare un paio di acciacchi e darsi una spolveratina di trucco…