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FIFA 20: Volta Football - prova

L'evoluzione di FIFA Street?

Presentato in pompa magna durante l'E3 2019, Volta Football è il nuovo asso nella manica di EA Sports FIFA 20. Dopo aver timidamente sondato il terreno lo scorso anno durante Il Viaggio, il team canadese si deve essere sentito sufficientemente sicuro di sé non solo per introdurre il calcio di strada come modalità a sé stante, ma per costruirci intorno l'intera modalità carriera di FIFA 20.

Nel capitolo che uscirà il prossimo 27 settembre su Origin PC, Xbox One e PS4, infatti, non sarà presente né una nuova stagione nella quale impersonare la giovane promessa del calcio Alex Hunter, né un qualcosa di analogo. EA Sports ha preferito dare ad ognuno di noi la possibilità di creare nei dettagli un nostro alter ego e di guidarlo attraverso il fantastico mondo del calcio da strada.

I campetti sono ispirati a tipici luoghi dove si gioca per le strade.

Con questa definizione non si intendono né i tornei dell'oratorio, né le partiti "al volo" fatte in piazza e nemmeno la trafila di campi di periferia fatta con il proprio club amatoriale, ma lo stilosissimo mondo del freestyle. Una disciplina praticata, a quanto ci è dato di capire, da ragazzi e ragazze tatuati e coloratissimi che si trovano sulla cima dei palazzi di Tokyo o tra pulitissime strade di Rio de Janeiro per sfidarsi a suon di sombreri e doppi passi. Le regole possono variare: si va dal 3 contro 3 al 5 contro 5 in stile calcetto, ma con le sponde da utilizzare per eseguire dribbling o fare dei passaggi spettacolari.

A parte questo, le regole sono le medesime del calcio giocato, solo che il ritmo e le skill necessarie per vincere saranno differenti. Più di pressing, tattiche e cambi di campo, sarà fondamentale possedere la capacità di concatenare lunghi dribbling o il tempismo per intercettare la fitta rete di passaggi che taglierà il campo in due. Il risultato è una versione meno estremizzata di FIFA Street, ma comunque un'esperienza piuttosto differente rispetto al classico EA Sports FIFA 20.

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Grazie alle novità del gameplay di quest'anno, che semplificano i dribbling e migliorano la spaziatura dei calciatori in campo, ogni partita a Volta Football sembra essere un'esperienza migliore rispetto a quelle vissute lo scorso anno durante Il Viaggio. Eseguire dei trick è decisamente alla portata di tutti e il comportamento del pallone e dei calciatori più naturale. Nonostante questo, al momento, ci sembra manchino ancora la fluidità e la pulizia necessarie per rendere il FIFA di strada divertente e rifinito quanto quello da stadio.

Certo, ci sono skill particolari e persino modi inediti di fare gol, come il mettersi a carponi e tirare di testa, si possono usare le sponde in maniera creativa e Volta potrebbe essere una buona palestra per padroneggiare il sistema di controllo di FIFA, ma a nostro avviso si respira ancora po' troppa artificialità. Il mondo del calcio di strada, soprattutto in Europa o nei paesi latini, a nostro avviso manca del tutto di quell'elemento fashion e patinato che si respira in Volta Football, quel legame tra campetto e professionismo che invece è così forte nel basket a stelle e strisce. Molti campioni NBA, infatti, si sono effettivamente fatti le ossa su playground storici come quello di Muscle Beach a Los Angeles o Rucker Park ad Harlem e spesso ritornano in questi luoghi per tornei o apparizioni speciali.

La storia della gran parte dei calciatori moderni parla al massimo dei piccoli club di provincia nei quali sono cresciuti e sono stati scoperti, non di luoghi leggendari dove ci si trova a giocare con gli amici cool. Mancando queste fondamenta, questo substrato culturale, il viaggio che il nostro alter ego dovrà fare per il mondo, sfidando campioni reali e altri fittizi, ci è sembrato meno attraente rispetto al vivere la storia di una giovane promessa del calcio e nel trovarci di fronte alla necessità di scegliere il club nel quale giocare, o a fare fronte all'improvvisa popolarità.

Vlta Football non ci sembra più un qualcosa nel quale immedesimarsi, come invece è accaduto lo scorso anno con Alex Hunter, ma una modalità pensata ad hoc per farci costruire un avatar attraverso un profondo editor, per sviluppare le sue capacità e per vestirlo seguendo un proprio stile e scegliendo i capi tra i marchi più alla moda. Per acquistare nuovi oggetti occorrerà utilizzare i Volta Coins, una moneta virtuale ottenibile vincendo le partite o superando determinate sfide.

Oltre al proprio giocatore ci sarà la possibilità di personalizzare anche il proprio team, reclutando i giocatori delle squadre sconfitte. L'obiettivo sarà quello di avere un team di stelle con le quali dominare i campi di tutto il mondo. Si potrà persino creare il proprio campetto, personalizzando alcuni elementi grafici e i colori delle decorazioni.

In Volta Football si potrà seguire la storia della propria squadra, costruita attraverso le tecniche narrative sviluppate per Il Viaggio, ma si potrà anche giocare offline, giusto per il gusto di divertirsi. Si potranno ovviamente sfidare gli amici online e offline, così da scoprire chi è il più virtuoso.

Al momento non sono previste interazioni tra Volta Football, il Calcio Femminile e FUT: EA Sports le ha progettate come esperienze autonome e al momento non pensa di fonderle. Il segreto del successo di questa modalità andrà ricercato, comunque, nella sua capacità di tenere incollato il giocatore a sé, non importa se attraverso una storia coinvolgente o tante modalità di gioco differenti, in grado di stupire e intrattenere con regole sempre nuove. Andrà comunque verificata la tenuta del gameplay sul lungo periodo e la capacità del rinnovato motore fisico di gestire i continui contatti e i veloci movimenti della palla che saranno all'ordine del giorno in Volta Football.

Volta Football sarà disponibile all'interno di FIFA 20 in versione Xbox One, Origin PC e PS4 a partire dal 27 settembr