Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

I due volti di Kinect

La nuova periferica, tra mercato casual e hardcore.

Dopo le spese sostenute con la prima Xbox, una corrente interna a Microsoft chiede con insistenza che si punti al massimo profitto con l’attuale bacino di utenza, mentre una seconda fazione vede di buon grado l’espansione verso nuovi segmenti del mercato. La posizione di Xbox 360 non è considerata del tutto salda: Nintendo è in vantaggio nella fascia downstream, mentre nella fascia upstream Sony costituisce una chiara minaccia. Il modello Slim è in parte una risposta alle esigenze del mercato di fascia alta.

Kinect, tuttavia, sembra un prodotto progettato dalla “fazione” che spinge per l’ampliamento del bacino d’utenza, ma con un prezzo stabilito dal gruppo interessato agli attuali possessori della console. La periferica si trova letteralmente nella terra di nessuno: i giocatori hardcore provano scarso interesse e il prezzo è troppo alto per i consumatori potenzialmente attratti dal prodotto. Un marketing efficace potrebbe regalare comunque un buon Natale a Microsoft, ma i PR dovranno inventarsi qualcosa di realmente efficace per superare l’ostacolo del prezzo.

I sostenitori di Kinect affermeranno che anche il prezzo di Move può aumentare rapidamente a seconda dei casi. E hanno ragione. Le periferiche Sony e Microsoft potrebbero entrambe avere successo, così come potrebbero fallire miseramente. L’esistenza di una fetta di mercato adatta a questi due dispositivi va ancora dimostrata. Un errore da parte di Microsoft non sarebbe giustificabile puntando il dito verso Sony.

Sembra chiaro tuttavia che a partire dai primi mesi del 2011, sia Move che Kinect saranno destinate al price cut. E qui troviamo una nuova insidia nel cammino dei PR della compagnia. Se Kinect e Move dovessero andare incontro a delle difficoltà a Natale per poi tornare alla carica nel nuovo anno con un prezzo ribassato, come si potrebbe introdurre a livello di marketing un prezzo più basso senza marchiarlo col timbro del fallimento?

Costasse 50/60 euro in meno, Kinect acquisterebbe improvvisamente senso: una periferica capace di incrementare l’appeal di Xbox 360 senza far lievitare eccessivamente il prezzo dell’intero sistema. Allo stato attuale, la strategia di Microsoft si muove sul filo del rasoio. In ogni caso, Microsoft ha le spalle abbastanza larghe da assimilare un fallimento di questo genere, ma dopo un anno di hype, il flop di Kinect metterebbe alle strette la compagnia portandola a interrogarsi sulle proprie strategie nel mercato delle console.

L’articolo che vi proponiamo è tratto da un editoriale del sito inglese del nostro circuito GamesIndustry.biz, che ogni settimana mette a fuoco gli argomenti più caldi dell’industria dei videogiochi.

Per consultare altre news di carattere economico in Italiano vi consigliamo la lettura di GameSushi, sempre del nostro circuito.