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Sid Meier's Civilization V

Un ritorno alla “vera” civiltà…

Una volta usati per creare delle unità a cavallo, ne avremo consumati un tot, il che rappresenta un’altra limitazione alla nostra macchina da guerra…

Certo, Civilization non è tutto incentrato sull’arte militare, che rimane comunque uno dei modi per arrivare a dominare il gioco. Gli altri elementi presenti quali la tecnologia e la cultura, sono a nostra disposizione e le ragioni che ci potrebbero spingere a usarli possono essere addirittura più coinvolgenti.

La tecnologia non può essere venduta ma sarà l’oro a fare la parte del leone a livello di investimenti. Naturalmente il nostro compito sarà quello di fare affari con altre popolazioni, non necessariamente nella stessa nostra area di provenienza. Saranno fondamentali le alleanze e i rapporti stretti con gli alleati, per allargare il fronte del commercio e degli affari.

Per una compagnia che punta tutto sul gameplay c’è stato molto da lavorare anche dal punto di vista grafico, per presentare al meglio i nuovi leader. Nessun tipo di look cartoonesco alla Civ Rev, poiché Fireaxis ha preferito tornare a dei modelli lineari e realistici, ognuno con le sue caratteristiche e la sua lingua, senza dimenticare le varie animazioni a corredo in grado di caratterizzarli nel migliore dei modi.

Le truppe si ammassano, pronte allo scontro.

Questo nuovo gioco è stato sviluppato ascoltando anche il parere di una community appassionata come quella di Civ, e dopo un solo giorno presso gli studi di Fireaxis ci si rende conto di quanto Civ IV possa risultare ormai arcaico. All’interno del gioco c’è uno dei più semplici editor di mappe che abbia mai provato nel mondo dei modding pensati per Civ. Se poi non si è tanto esperti, un browser dedicato ci guida con una serie di menu fatti apposta per portarti a superare qualsiasi tipo di ostacolo che possa presentarsi tra il titolo in questione, il videogiocatore e la sua curiosità di personalizzare il gioco.

Jon Schafer ancora non è in grado di illustrarci tutti i risvolti e/o i limiti di questa modalità, ma di sicuro ci sarà da sbizzarrirsi. Parlando invece dell’Intelligenza Artificiale è chiaro che tutto è legato ai gusti soggettivi dei vari leader. La loro predisposizione influisce sull’equipaggiamento, sulla loro cultura militare.

La Regina Vittoria, per esempio, ha una certa inclinazione per gli attacchi via mare anche se poi, ogni volta che la si incontra, l’IA andrà a valutare la situazione e, nonostante la sua preferenza per le flotte navali, magari cambierà in corsa il suo piano strategico e ci sorprenderà, mutando le sue priorità!

Fa sorridere pensare agli esagoni come a una novità, eppure in questo caso è così.

L’IA è gestita da quattro diversi tipi di fattori, ognuno operante a un differente livello di strategia. Uno condiziona le scelte a livello governativo, un altro quelle militari ed economiche, mentre quello operativo si accerta di piazzare al meglio le varie unità, e l’IA tattica si preoccupa di gestire gli scontri sul campo di battaglia.

Un altro aspetto che colpisce e che è migliorato rispetto a Civ IV è l’organizzazione delle icone presenti su schermo, molto più ragionevole e ragionata. Così di primo impatto, dunque, Civilization V rappresenta il meglio di due mondi apparentemente diversi: da una parte una semplicità d’approccio richiesta da più parti (soprattutto dai neofiti), dall’altra la storica profondità che da sempre ne fa un must del genere.

Sid Meier's Civilization V uscirà su PC durante il prossimo autunno.