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F.E.A.R. 2: Project Origin

Uno spaventoso ritorno.

L'horror giapponese rimane uno dei pilastri di F.E.A.R. ma la natura iconica di Alma può anche portarci a pensare che le cose siano rimaste così e non siano cambiate di un millimetro, il che è (in realtà) un errore. Nel primo titolo ci sono alcuni momenti horror unici, indimenticabili, infilati in quello che non era altro che un insieme di grandiosi combattimenti ambientati in location abbastanza noiose. Chi non li ricorderbbe con facilità? Rigiocando il primo titolo, tutto sembra appartenere per il 50% a un film d'azione e questa percentuale è stata gonfiata a livelli che l'avventura sembra spesso quasi... sfacciata.

Parlando delle location un po' loffie, Monolith ha masticato le critiche fino a digerirle e ha risposto adeguatamente. I livelli ambientati negli uffici sono ora più interessanti, una buona serie di azioni hanno luogo in strade distrutte dalle esplosioni e vi ritroverete a combattere in laboratori, scuole elementari e altri ambienti inquietanti, resi con grande varietà per costituire un mondo completo e organico impressionante.

Tra la carne da cannone, oltre ai simpatici Abomination, troviamo gli Spectre, creature che hanno il corpo completamente corroso e che esistono in forma di puro spirito. Un'anima che è stata ovviamente riempita fino all'orlo dall'inesauribile incazzatura di Alma. Questi nemici dall'aspetto translucido sono una sorta di fantasmi, in grado di presentarsi in modo sufficientemente concreto da attaccare, ma solo in alcune zone dove vi attireranno per poi manifestarsi in tutta la loro potenza e cercare di farvi male.

Più interessanti sono i Remnants. Finché non li disturbate sono quieti fantasmini anche loro che ripetono all'infinito alcune azioni della loro vita precedente. Nella scuola elementare, per esempio, un maestro di musica suona ancora un piano scordato mentre per strada un uomo d'affari continua a chiamare un taxi immaginario che non arriverà mai. Sembrano abbastanza innocui, tanto che vi concederanno di sparare per primi, ma una volta che li avrete svegliati dal loro torpore (cosa che il level design vi obbligherà ovviamente a fare...) diventeranno orrendi burattinai che comanderanno i cadaveri sparpagliati attorno a loro. Flussi di energia psichica li connetteranno ai corpi, in modo disordinato e velocissimo, e mentre i Remnant cercheranno riparo da qualche parte, vi lasceranno in compagnia degli zombi che hanno generato che che, è il caso di dirlo, in questo periodo sono davvero di moda.... Distruggerli o spazzarli via non sarà impresa da poco, ve lo assicuriamo.

Schifoso roditore.

Il livello più impressionante, non in termini di qualità ma per la quantità di sopracciglia che farà sollevare a chi non conosce la serie, è quello nel quale vi troverete a zampettare in giro con addosso l'armatura EPA. Vi sentirete davvero invincibili. Per lunghi periodi di tempo, mentre farete a pezzi soldati o letteralmente li nebulizzerete con le vostre pallottole, riuscirete a dimenticare che da qualche parte c'è una tizia seriamente alterata che gioca con il vostro cervello come se fosse il cubo di Rubik. Nelle sezioni "normali" vi limiterete a ribaltare i tavoli per creare un po' di riparo, ma nei livelli dedicati all'EPA sparerete attraverso i muri e potrete demolire interi edifici.

Matthews ha spiegato l'evoluzione delle tutine dell'EPA. "La community ce l'ha richiesto a gran voce. Volevano poter usare quelle armature. Ci abbiamo provato, ma non avevano tutto quello che volevamo realmente, per cui abbiamo creato questa versione (praticamente ilfratello maggiore) con la quale potrete disintegrare gli scenari. In F.E.A.R. l'intelligenza artificiale ha il controllo sullo spazio e dovrete combattere conquistando ogni centimetro per progredire. Quando indosserete EPA, la situazione si ribalterà e l'IA sarà costretta a rispondere."

Beh, la cosa non è che faccia proprio morire di paura. "E' vero, ma non potrete farlo tutto il tempo, si tratta solo di uno degli ingredienti della ricetta. E' come se riceveste una ricompensa dopo aver lavorato duramente... vi lasciamo fare i fighi per un po'." Se doveste essere contro ogni possibile forma di "figaggine", sappiate comunque che l'utilizzo dell'EPA suit è assolutamente opzionale e che, se lo desiderate, potete continuare a prendere mazzate invece di divertirvi un po' a massacrare i cattivi.

Abbiamo lasciato la sede della presentazione (nel centro di Milano) con un'opinione molto diversa rispetto a quella che avevamo quando siamo arrivati, anche perchè una buona parte dei nostri dubbi sono stati risolti. Il combattimento dei mech è opzionale, la sceneggiatura e i dialoghi sono eccellenti e doppiati benissimo, mentre la combinazione di medikit e recupero dell'energia sono ben bilanciati, riuscendo a mantenere alta la preoccupazione di essere colpiti. Tuttavia, alcune nuove preoccupazioni hanno fatto capolino. Il ritmo di gioco appare leggermente più lento e a volte sembra che i combattimenti si trascinino un poco. Ok, non abbiamo testato il gioco finito e riparleremo sicuramente di questi argomenti in sede di recensione, ma Project Origin sembra comunque indirizzato verso un futuro davvero roseo pieno zeppo di frasi tipo "oopporc... ma che diavolo succede?". Il che non è mai una cosa negativa.

F.E.A.R. 2: Project Origin è previsto in uscita per Xbox 360, PS3 e PC il 13 febbraio 2009.