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Final Fantasy XIII-2

Il ritorno del Re?

Kitase insiste invece nell'affermare che una volta terminato, il gioco offrirà un set di scelte se possibile ancora più avvincente: "In questo momento il giocatore ha ancora più possibilità di scelta: può decidere cosa dire ad un NPC o altre opzioni simili; non è solo il chiedere di prendere una decisione e di confrontarsi con le conseguenze della stessa, ma è molto di più, ti viene chiesto di riflettere sugli enigmi e le situazioni insieme ai personaggi non giocanti".

Un altro dei punti focali di XIII-2 riguarda l'approccio alla fase di narrazione; piuttosto che bombardare continuamente il giocatore con cutscene stupefacenti a livello visivo ma alquanto noiose al lato pratico, Kitase e il suo team hanno scelto di cucire narrazione e fasi di gioco in un insieme più coeso e senza soluzioni di continuità; per esempio, mentre si è intenti ad esplorare il mondo di gioco ci si può imbattere in trigger dinamici che attivano delle scene preimpostate, dove sarà nostra scelta decidere se partecipare o di converso ignorarle e proseguire lungo il nostro cammino.

Come ci ha spiegato Motumu Toriyma "se XII era un gioco guidato dalla narrazione, XIII-2 sarà incentrato sull'azione del giocatore; in questo modo per ogni singolo aspetto in cui il giocatore si imbatterà, questi potrà scegliere se prendere una strada oppure un'altra. Quando poi ci si imbatterà nelle cut scene, la loro dinamicità permetterà al giocatore di scegliere se prendere parte alle stesse o se di contro seguire la propria inclinazione e sfruttare differenti opportunità all'interno del gioco".

Il sistema di combattimento, probabilmente l'aspetto più riuscito del gioco originale, è sopravvissuto invece pressoché intatto, con la riproposizione dei meccanismi principali già visti in passato, a cui Square ha aggiunto una manciata di modifiche.

Sebbene non ci siano stati chiarimenti diretti sul come il tutto funzionerà all'interno del gioco, il giocatore sarà ad esempio in grado di richiamare le creature che avrà sconfitto durante l'avventura come se fossero un membro del proprio party; queste caricheranno poi un barra di energia durante i combattimenti che, una volta raggiunto il massimo livello, darà vita ad un QTE che se completato permetterà di rilasciare una combo micidiale.

Un ulteriore livello di profondità viene dato dal Mog Clock: quando un potenziale personaggio appare sullo schermo apparirà infatti un orologio che comincerà a scorrere in maniera istantanea; se si raggiunge il nemico mentre il cronometro è ancora verde si otterranno dei bonus nella battaglia, mentre in caso contrario la lotta comincerà senza alcun vantaggio.

Nuove scene dinamiche interromperanno poi i combattimenti con i boss, offrendo dei simpatici quanto poco innovativi QTE che permetteranno di infliggere danni extra al nemico qualora riusciste a premere nel giusto ordine i comandi che compariranno a schermo.

Le modifiche all'interfaccia, unitamente ad altri importanti aggiunte come un tasto dedicato ai salti, nuovi enigmi e una mappa di gioco ridisegnata, concorrono così a delineare un quadro maggiormente appetibile della formula di gioco proposta da FF XIII; se quanto mostrato sarà in grado di rimediare agli errori dell'episodio precedente è però ancora tutto da vedere, sebbene sicuramente tutti coloro che snobbarono il gioco precedente dovrebbero perlomeno concedersi un'occhiata.

Toriyama è infatti sicuro di aver riportato la serie sui corretti binari: "Il punto focale su cui abbiamo puntato nello sviluppo di XIII-2 è che questo gioco avrebbe dovuto piacere a tutta la platea dei fan serie di Final Fantasy: piacere a chi ha comprato e apprezzato XIII, piacere a chi non lo ha comprato e infine piacere anche a chi a suo tempo ha acquistato il gioco, ma l'ha mollato non trovandolo di suo gradimento. Con Final Fantasy XIII-2 siamo pronti a riportare la serie ai suo fasti originari".