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Medal of Honor

Il soldato che fissava le capre.

Il processo richiede molto più tempo del previsto (soprattutto rispetto ad altri esponenti della categoria), ma nonostante ciò contribuisce a rendere l'intera atmosfera ancor più intensa di quanto si possa immaginare. Una volta in posizione, sono sufficienti pochi colpi per porre fine alla vita dei nemici di turno ed essere così pronti a proseguire lungo il versante della montagna.

A giudicare dai 10 minuti di gioco mostratici, il ritmo dell'azione sembra eccezionale, e i vari set-piece appaiono realizzati con grande maestria. Una pattuglia nemica munita di torce è infatti sufficiente per creare attimi di grande tensione, e aggirandosi nei pressi di un dirupo, osservando magari l'attacco dei propri alleati situati in un'altra posizione, è impossibile non sentirsi ancora più coinvolti nella realtà bellica proposta.

Facendo saltare una postazione avversaria (i mini-obiettivi vengono forniti rapidamente e in grandi quantità e, no, alcuni di essi non sono particolarmente ispirati) è inoltre chiaro quanto gli effetti sonori contino in questo tipo di realtà. Trovandosi nel bel mezzo di una vera sparatoria, il suono delle armi da fuoco risulta infatti ancor più intenso e coinvolgente proprio a causa del silenzio che contraddistingue gran parte delle situazioni precedenti.

Se gli sviluppatori saranno in grado di giocare bene le proprie carte, questo titolo potrebbe rivelarsi una valida alternativa a MW2.

Sul fronte dell'IA, almeno per ora, è difficile esprimere un giudizio, ma a giudicare dalle prime sequenze di gioco sembra che i soldati siano perfettamente in grado di fornire un valido supporto in ogni situazione.

Tecnicamente parlando, nonostante il progetto sia ancora in fase pre-alpha, la realizzazione sembra di primissimo piano. Gli effetti di luce sono davvero ottimi e lo stesso dicasi per la cura dei dettagli che contraddistingue ogni ambientazione.

Al di là di tutto sarà però interessante vedere non solo come il gioco fonderà insieme l'esplosività delle sequenze incentrate sui Ranger con il ritmo lento e compassato dei Tier One, ma anche cosa ci riserverà il multiplayer, da sempre una delle colonne portanti di questo genere di produzioni.

EA sembra dunque intenzionata a non lasciare nulla al caso e, a giudicare da questo primo sguardo al prodotto, non possiamo che essere estremamente fiduciosi. Non ci resta dunque altro da fare se non augurarci che il processo di sviluppo possa procedere nel migliore dei modi, permettendoci così di mettere le mani su un prodotto in grado di reggere il confronto con i massimi esponenti della categoria.

Medal of Honor è previsto su PC, PS3 e Xbox 360 in autunno.